Reduce dall’insuccesso della fiction di Canale5 Due mamme di troppo, rieditata senza migliori fortune con il titolo L’amore non basta…quasi mai, Lunetta Savino si consola con il teatro. Dal 10 gennaio è in scena a Milano, al fianco di Emilio Solfrizzi, con Due di noi di Michael Frayn, un ritratto agrodolce di tre disavventure coniugali. La simpatica Cettina di Un medico in Famiglia, ha recentemente spiegato sulle pagine de Il Giornale, i motivi del suo momentaneo allontanamento dal piccolo schermo, in particolare dalla Rai, azienda nella quale ha raccolto in passato grandi consensi di pubblico e critica.
“Dopo che dalla Rai è andato via Agostino Saccà – una persona con cui ho lavorato benissimo, ottenendo successi come Raccontami, il coraggio di Angela, Il figlio della luna – non mi hanno più cercato. Del Noce non mi convoca. Dipenderà dall’età: capisco che s’investe sempre meno sulle interpreti mature. Dipenderà da me: io non ho gusti facili, voglio fare solo cose belle. Sta di fatto che, a parte Due mamme di troppo per Mediaset, in tv sono cinque anni che non lavoro”.
L’attrice precisa inoltre i motivi che la spinsero a lasciare Un medico in famiglia, serie della quale sarà presto sul set l’ottava stagione, segnata dal ritorno di Lino Banfi, ma non della Savino, decisa a non tornare sui suoi passi.
“Più che coraggiosa la scelta fu inevitabile. Col Medico avrei potuto viverci di rendita. Ho per quella serie un affetto enorme: ci stavo dentro come a casa mia, ho passato più ore con la mia finta famiglia tv che con quella vera. Quando mi sono resa conto che ormai tutti mi chiamavano Cettina, invece di Lunetta, ho capito che rischiavo di rimanere per sempre in grembiule e ciabatte”.
La Savino non risparmia qualche piccola critica alle nuove stagioni della fiction prodotta dalla Publispei, a suo avviso troppo snaturata rispetto alla formula originaria.
“C’erano un sacco di bambini. Troppi. Va bene che ormai i ragazzini li mettono dappertutto, ma nelle fiction proprio non si sopportano. E poi, sa che cos’è: forse una volta andati via io e Banfi…”
1. Peppe93 ha scritto:
11 gennaio 2012 alle 15:21