Chissà se Piersilvio Berlusconi si starà pentendo per aver tacciato Sky, nel corso di Mediaset Night, di raschiare il fondo del barile puntando sull’intrattenimento. Non che la sua affermazione avesse presupposti completamente erronei ma sei mesi più tardi ci hanno pensato i fatti a mistificare l’avventata asserzione. La quinta annata di XFactor 5 è stata un successo senza se e senza ma. Non è solo una questione di ascolti e nemmeno di contenuti – peraltro qualche pecca c’è stata - ma di attenzione mediatica.
Sky è riuscita a creare l’evento, cosa impensabile per una tv non generalista, attraendo altresì le masse verso una realtà a loro quasi sconosciuta. Non solo, la piattaforma satellitare ha saputo creare sinergie tra le diverse reti e piattaforme, ha rilanciato una rete quasi morta dando in definitiva dimostrazione di possedere capacità produttive e manageriali che vanno al di là di quelle necessarie per mandare in onda film o partite. Una pay tv che è artefice di un prodotto da tv generalista e lo realizza meglio di quest’ultima (e non ci riferiamo soltanto al mero confronto con le edizioni targate Rai ma alla maggior parte delle produzioni d’intrattenimento degli ultimi tempi) getta ancora più ombre sullo stato di salute attuale dei canali tradizionali.
Tutto è cominciato con l’arrivo di Simona Ventura - la cui disponibilità ad approdare sul satellite anche per mancanza di spazi è l’ennesimo paradosso del duopolio Rai-Mediaset -, che con sè ha portato esperienza, talento e l’indispensabile notorietà da prima pagina, ed è proseguito con una serie di scelte azzeccate relativamente alla vestizione del format. Dal meccanismo alla giuria, passando per il conduttore Alessandro Cattelan (anche se per il futuro gli toccherà prendere “qualche lezione da Maria de Filippi” per imparare a buttare benzina anzichè acqua sul fuoco nelle dinamiche da talent). Ottima la scelta delle aspiranti popstar, tra le quali ha meritatamente vinto Francesca Michielin, un vero talento anche se la sua strada discografica potrebbe non essere spianata.
E ora che la musica è finita, si pensa già al prossimo anno. La missione sarà quella di bissare l’evento. Ci riusciranno?
1. ANTONIO1972 ha scritto:
7 gennaio 2012 alle 14:01