Diventata icona ‘politica’ per la sua interpretazione ad Annozero di Veronica Lario, Monica Guerritore, a distanza di molti mesi ormai da quel turbinio di eventi che la tirarono in mezzo all’arena polemica, tra beatificazioni e quella copertina ‘gogna’ ad opera di Libero, racconta un po’ di sé e del suo tormentato rapporto con la televisione a Il Giornale.
Contagiata dalla sfida che Massimo Ranieri disputa con il piccolo schermo per il ritorno del grande teatro nelle case dei telespettatori, la Guerritore ha accettato di interpretare Rosa Priore, personaggio di Eduardo De Filippo in Sabato, domenica e lunedì, presto sui teleschermi. Nella confessione a Il Giornale è interessante un retroscena della sua carriera, frastagliata di tanti lavori cinematografici e teatrali:
“Quando a teatro ne Il giardino dei Ciliegi il pubblico accolse con un’ovazione me, che ero nessuno, invece della grande Valentina Cortese, giurai che non avrei più fatto tv. E per vent’anni ho mantenuto la promessa. Oggi non m’interessa più dove recitare. Ma cosa.
Una rielaborazione della sua immagine di donna di spettacolo a tutto tondo che per un periodo l’ha vista anche in contatto con La7 per la conduzione di un programma. Che l’aver attraversato, da cantrice esterna, le vicende del Bunga Bunga l’abbia resa interessante agli occhi del terzo polo televisivo che sulla fine del Governo Berlusconi ha costruito la propria forza editoriale?
Lasciamo al racconto dell’attrice l’evoluzione delle trattative:
“La 7 mi aveva proposto un’idea interessante, sulla quale avevo anche scritto qualcosa: una sorta di talk show sulle notizie positive e incoraggianti della settimana. Ma la cosa non è andata in porto. No, evidentemente è un destino: il mio sogno è sempre stato quello di diventare una brava attrice. E non posso farmi distrarre da altro”.
Manco a dirlo il primo pensiero che le viene in mente appena si parla di televisione negativa, a cui non presterebbe mai il volto è il reality:
“C’è da chiederlo? Non farei mai le varie Isole, i vari Ballando, Io canto, tu canti , Egli canta eccetera. Che per la verità -e per fortuna- nemmeno mi offrono”.
Posizione risoluta. Nella profonda convinzione che però sia meglio optare sempre per un Mai dire mai conserviamo memoria di questa volontà della Guerritore.
1. MisterGrr ha scritto:
30 dicembre 2011 alle 19:36