21
dicembre

LA VITA IN DIRETTA: ALBANO ALLA RICERCA DELL’OUTING DI PAOLO LIMITI

Albano

Altro che lapsus. Albano è proprio convinto. Ebbene sì il cantante a La Vita in diretta voleva proprio fare il nome di Paolo Limiti come esempio di straordinaria persona gay (per maggiori info clicca qui). Non pensate, però, che Albano sia stato colpito da ‘cecchi paonite acuta’ e abbia voluto svelare all’italico popolo televisivo l’omosessualità dell’ex conduttore di Ci Vediamo In Tv. Tutt’altro.

Dal ‘backstage’ de La Vita In Diretta ci giunge notizia che il cellinese fosse convinto che Paolo Limiti avesse fatto outing molti anni addietro. Le perplessità, dunque, mostrate in diretta da Albano sulla faccenda non avevano nulla a che vedere con la consapevolezza di averla fatta grossa. L’ex marito di Romina Power piuttosto non si capacitava - e forse in lui cominciava a serpeggiare il dubbio – del perchè la Venier l’avesse interrotto.

Una convinzione piena, la sua, al punto che incredibilmente, a puntata finita, Albano ha cercato dietro le quinte  in maniera forsennata qualcuno che confermasse il fantomatico outing di Limiti. Ma, malgrado le sue insistenze, non c’è stato nulla da fare e solo allora, dopo aver interpellato un buon numero di persone, Albano si è arreso e ha capito la sua gaffe. Con buona pace del povero Limiti.

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10 Commenti dei lettori »

1. iTruth ha scritto:

21 dicembre 2011 alle 12:47

…ma dobbiamo ancora spiegare la differenza fra outing e coming out?

Limiti non ha fatto outing parlando di se stesso, se lo facesse sarebbe coming out.

Al Bano, involontariamente, ha fatto outing parlando di Limiti (e, comunque, trattasi del segreto di Pulcinella) ;-)



2. MisterGrr ha scritto:

21 dicembre 2011 alle 12:49

(si dice coming out Mattia [scusa per la figura del professorino] ;) )

Ah, ora ho capito,…no va beh, era convinto! Ahahah incredibile! Poverino Albano!



3. Nina ha scritto:

21 dicembre 2011 alle 13:58

Divertente questa storia, il povero Albano rimane un genuino, un puro, mi piace!



4. dert86 ha scritto:

21 dicembre 2011 alle 14:13

Limiti gay mi mancava..ce ne vogliono di outing di questo genere!! aahahah



5. Araton Cuthalion ha scritto:

21 dicembre 2011 alle 14:28

Se non ha fatto qualcosa di illegale ( e questo lo lascio a chi se ne intende) non vedo quale sia il problema.La mia domanda è un’altra:cosa ne pensate di chi non lo fa?Non hanno un potenziale artistico completamente falsato dalla mancanza di esso(sapendo quanto, si dice,essere importante nel mondo dello spettacolo?)



6. Nina ha scritto:

21 dicembre 2011 alle 14:43

@Araton: intendi chi non fa coming out? Che sono c…. suoi, non vedo questa utilità nel sapere certe cose anche se qualcuno vuole farci credere che favorisca la lotta all’omofobia.



7. marcko ha scritto:

21 dicembre 2011 alle 15:12

il COMING OUT (ossia venire fuori) lo fa l’interessato scegliendo liberamente di dikiarare la propia omosessualità pubblicamente, mentre

l’ OUTING e una pratica molto contestata nata molti anni addietro credo in america che consisteva nel rivelare le reali abitudini sessuali, di una persona solitamente molto conosciuta senza il suo consenso,
che si professava pubblicamente contro gli omosessualità, mentre nel privato era egli stesso omosessuale.
solitamente questa pratica veniva usata contro politi giornalisti o comunque persone influenti, allo scopo di screditarne la credibilità.

aggiungo ke al bano con l’ OUTING fatto nei confronti di paolo limiti possa essere citato in tribunale x danni.



8. marcko ha scritto:

21 dicembre 2011 alle 15:16

*contro l’omosessualità



9. Fabrik ha scritto:

21 dicembre 2011 alle 18:03

A parte la solita confusione fra coming out e outing che proprio non entra in testa a chi scrive articoli del genere, vorrei far notare a chi sostiene che non è importante fare coming out, che questo atteggiamento crea invece grandi problemi. Il nascondere la propria affettività (perché essere omosessuali non significa solo avere rapporti sessuali con persone dello stesso sesso ma anche condividere progetti, affetto, una vita degni di un riconoscimento pubblico…) continua a portare avanti il pensiero che l’omosessualità sia un qualcosa di sbagliato e da nascondere. Tutti gli omosessuali (soprattutto quelli famosi in quanto con il loro esempio influenzano tante persone) dovrebbero fare coming out: solo così sarà chiaro, una volta per tutte, che l’omosessualità non è né una malattia, né un fatto esclusivamente privato, né tantomeno qualcosa di cui vergognarsi, evitando in questo modo che diventi il pretesto per scherni e/o comportamenti più o meno violenti.



10. M. Sdoria ha scritto:

25 maggio 2014 alle 16:46

Ci sono omosessuali che fanno anche coming in. È questione di gusti.



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