Abbiamo gioito, sofferto, riso e pianto insieme a loro. Abbiamo imparato a conoscerli, ci siamo appassionati alle loro storie, li abbiamo derisi e crudelmente sbeffeggiati e ora stiamo per salutarli. In poco più di tre mesi tante cose sono cambiate.
99 giorni fa ignoravamo che fra i nani di Biancaneve vi fossero anche “Nannolo e Emmolo”, o che il must del nuovo millennio fosse presentarsi in discoteca con un nano (vero) al guinzaglio, né minimamente sospettavamo che la casa più spiata d’Italia si sarebbe trasformata nell’ormai tristemente nota “Villa Grande Fratello”, casa di cura per disadattati mentali senza alcuna seria possibilità di guarigione. Ingenuamente credevamo che non vi fosse al mondo persona più goffa nel ballo di Luca Giurato, ma Marcello c’ha smentito, o più drammaticamente instabile di Karina Cascella, la quale, vista all’opera la mai dimenticata Federica, d’un tratto c’è apparsa come un’asceta tibetano.
Volge a conclusione, dunque, la nona edizione del Grande Fratello, un’edizione fortunata e coronata da più che lusinghieri risultati in termini d’ascolto (il programma ha viaggiato intorno ad una media superiore al 30%). Un cast ricco (un record con addirittura 25 ingressi) e, indiscutibilmente, ben assortito che ha fatto la vera fortuna del programma, quest’anno, dopo l’emorragia d’ascolti degli ultimi anni.
Un Grande Fratello, inizialmente, improntato al sociale con tematiche delicate quali lavoro precario, immigrazione clandestina, emarginazione sociale e crisi dell’istituzione famiglia, ha, ben presto, lasciato il campo ai più consueti inciuci sentimental-sessuali che tanto eco hanno avuto nella nostra società tradizionalmente bacchettona ma, parimenti, ingorda di pruriginosi teatrini. Vanessa, il cui viso butterato tradisce un’attività ormonale mai doma, è divenuta l’emblema della nuova gatta morta, mentre la giunonica Cristina più che Jessica Rabbit si è rivelata un’adorabile Alice nel Paese delle Meraviglie (come dimenticarla alle prese con una dispettosa aspirapolvere).
Anche quest’anno, le personalità più forti e strutturate sono state castigate dal sentimentale pubblico italiano pronto a correre in soccorso dei più sfortunati o, se si preferisce, di chi ha saputo giocarsi, magistralmente, la carta di una vita di soprusi e sofferenze (fa eccezione Gerry, ma in quel caso, un pubblico amante del buon gusto cominciava a soffrire di insopportabili sfoghi cutanei alla sola vista del suo pigiama da pensionato convalescente).
Chiunque dovesse vincere, dunque, tra Ferdi, Cristina e Marcello (non citiamo Gianluca perché con la sua votazione della scorsa settimana e la sua aggressione a Ferdi si è precluso ogni possibilità di vittoria) sarà celebrato, romanticamente, come un eroe che è riuscito a prendersi una meritata rivincita sulla vita, sarà il trionfo dei “vinti” e l’italiano medio, con le gote solcate dalle lacrime, applaudirà convinto.
Considerata la straordinaria inutilità della permanenza di Marcello all’interno della casa e le deprecabili doti da insospettabile stratega di Ferdi, non facciamo mistero del nostro favore per Cristina che, nel corso di questi tre mesi, oltre a scuotere, ravvivare e dominare incontrastata le nostre più inconfessabili fantasie c’ha regalato, con i suoi interminabili soliloqui, momenti di indimenticabile spasso.
Per quanto ci riguarda (si perdoni la chiusura autoreferenziale e un pizzico autocelebrativa) non possiamo che ringraziare di cuore quanti, davvero tantissimi, hanno seguito con affetto, acuti suggerimenti e costante partecipazione le nostre cronache semiserie del Gf.
Appuntamento a questa sera, allora, 21.10 Canale 5 con l’attesissima finale di Grande Fratello 9.
1. Davide83 ha scritto:
20 aprile 2009 alle 15:40