Speriamo siano solo dei rumors. E’ difficile credere che in casa Rai siano così poco lungimiranti da fare a meno dell’allegro carrozzone dei programmi sportivi che allietano il weekend dello spettatore privo di abbonamenti pay per poter guardare il calcio di Serie A. Eppure Dagospia e Repubblica (nella rubrica Spy Calcio di Fulvio Bianchi) ipotizzano uno scenario a dir poco inquietante: in quel di Viale Mazzini sarebbero pronti a rinunciare, in un’ottica di riduzione dei costi, ai diritti in chiaro del campionato per il triennio 2012-2015.
Sarà insomma un CDA davvero turbolento quello di oggi pomeriggio che, in sostanza, potrebbe decretare l’addio a 90°Minuto, Stadio Sprint e Sabato Sprint con la sola Domenica Sportiva confermata. A forte rischio anche Quelli che il calcio che, seppur in onda nel triennio Venturiano 2006-2008 con i diritti acquisiti da Mediaset, potrebbe finire fuori dai palinsesti anche a causa di un ascolto che non riesce a decollare.
E’ vero che con un campionato sempre più segnato dall’indigesto “spezzatino”, la Lega Calcio non possa pretendere cifre iperboliche per i diritti in chiaro ma è vero anche che il glorioso Novantesimo Minuto, nonostante la concorrenza di Panicucci e Cuccarini e un numero sempre più ridotto di partite giocate alle 15, riesce ancora a garantire a Rai2 una media che si aggira intorno al 12-13% di share. Non male per un programma che dimostra tutti i suoi 41 anni di vita e che magari, ritornando su Rai1 e arricchito con qualche rubrica e un conduttore più vivace, potrebbe ottenere un ascolto più alto di chi attualmente occupa quello slot.
Il problema è, naturalmente, di natura economica. Mamma Rai non vorrebbe scucire i 25 milioni di €uro a stagione richiesti dalla Lega A per i diritti tv ai quali vanno aggiunti 3,2 milioni annui per i diritti radiofonici e le trattative private con Viale Mazzini e Mediaset (che comunque punta forte sulla Champions League dal momento che trasmetterà in esclusiva assoluta la miglior partita del mercoledì) non hanno ancora portato alla tanto attesa “fumata bianca”.
In un’ottica di prospettiva, gli scenari sono tutt’altro che rosei per i calciofili d’Italia: i possibili acquirenti dei diritti free hanno dimostrato in passato di non aver saputo valorizzare il prodotto calcio. Ricordate, ad esempio, il catastrofico “Serie A” di Paolo Bonolis – sostituito in corso d’opera da Enrico Mentana – e le sue liti con la redazione giornalistica di Sport Mediaset e il “penombra Ettore Rognoni”? Se siete masochisti e vi piace rimestare tra gli incubi, come non rimembrare il comico “Goleada”, programma-maratona (dalle 19 alle 22.30) di TMC che sarà ricordato solo per le difficoltà della Sellerona Ela Weber alle prese con la schedina totocalcio. C’è chi parla anche della nascita di un canale della Lega Calcio, ma come potrebbe un network non ancora nato e privo di una redazione giornalistica coprire al meglio le partite del weekend?
Beh, pensando a questi esperimenti malriusciti, forse converrebbe augurarsi che Mamma Rai ci ripensi. Meglio l’incolore Franco Lauro che certe trasmissioni improvvisate.
1. tania ha scritto:
29 novembre 2011 alle 12:51