A teatro ha fatto il sold-out, al cinema ha sbancato il botteghino, ora a Checco Zalone non resta che conquistare il pubblico del piccolo schermo con i due speciali del Resto Umile World Show in onda il 2 e il 9 dicembre in prima serata su Canale 5. La location sarà quella di Fiera Milano City dove proprio in questi giorni si registra lo spettacolo.
Il mattatore della serata non sarà l’unica star a calcare il palco: Checco al suo fianco ha voluto con sè una ‘gnocca intelligente’ proprio come Santoro che fa affidamento alla sua Giulia Innocenzi in Servizio Pubblico. La scelta è caduta su Youma Diakite (!), la modella maliana lanciata nel nostrano tubo catodico da Maurizio Costanzo che nel 1999 la presentò a Buona Domenica come sosia di Naomi Campbell.
Tra i personaggi del Resto Umile World Show, ci sono quelli annunciatissimi di Nichi Vendola in versione Jesus Christ Superstar e di Roberto Saviano. Tra gli ospiti sono stati confermati Al Bano e Kekko dei Modà, anche se Zalone ammette in un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni, che si aspettava più partecipazione:
“L’idea era quella di invitare i personaggi che sfotto nel mio show e farli incontrare con Checco, e molti altri. Il punto è che sto incontrando diverse difficoltà e tanti no. A me non interessa chi passa a cantare la canzone per promuovere l’album. Vorrei che si mettessero a giocare, a farsi prendere un po’ in giro, come fece Jovanotti a Zelig. Tanti invece dicono che non vengono per non accostarsi al brand Checco e cose simili. Penso siano scuse: in realtà se la fanno sotto. Venire a farsi prendere per il c… non è da tutti, lo so, ma mi aspettavo più partecipazione“.
Nel corso dello spettacolo, il comico sarà accompagnato dalla band dei Militi Ignoti, dal corpo di ballo e, secondo quanto si apprende da Tv Sorrisi e Canzoni, anche dall’attrice Claudia Potenza. La regia dello show è affidata a Duccio Forzano. Zalone ha spiegato anche le difficoltà di portare in tv uno spettacolo di questo genere:
“Vedrò di essere meno sboccato, farò il possibile per edulcorare alcune cose, ma la rete non può chiedermi di snaturare me stesso. Ecco, cercherò al limite di mettere nei primi blocchi le cose meno volgari e poi il resto, quando si va più in là con l’orario. Ma poi che cos’è la vera volgarità? Non sono certo le parolacce. A volte un c… o un vaffa detti bene, al momento giusto e alla persona giusta, sono poesia pura, diventano plusvalore“.
Come non dargli ragione quando in tv c’è ben di peggio di qualche parolaccia detta in un contesto scherzoso.
1. MisterGrr ha scritto:
21 novembre 2011 alle 18:46