10 a Striscia La Notizia. Lunedì scorso la trasmissione ideata da Antonio Ricci è entrata nel Guinness dei Primati come “più longevo programma televisivo satirico di informazione per numero di puntate”. Un riconoscimento che si unisce agli ottimi ascolti registrati nelle ultime settimane.
9 alle dichiarazioni di Fiorello in risposta alle polemiche sugli elevati compensi. Il mattatore, in conferenza stampa, ricorda i suoi esordi quando era sottopagato ma nessuno protestava.
8 al nuovo meccanismo di Amici. La divisione in tre squadre – ciascuna capitanata da un professore per il ballo e uno per il canto – anche se a qualcuno ricorderà X Factor, funziona e ci piace.
7 a Giovanni Floris, reduce da una settimana di ascolti record con Ballarò. Peccato per il funerale liberatorio e trionfalistico fatto a Berlusconi.
6 a Pietro Valsecchi, intervenuto a Tv Talk. Dopo aver messo a tacere con acume chi criticava il successo de I Soliti Idioti, il fondatore di Taodue prova a difendere l’indifendibile Distretto di Polizia 11 che in settimana è crollato sotto il 10% doppiato dalla fiction di Rai1, Ballarò e battuto dal film di Italia1.
5 al debutto di TgCom 24. Buona l’idea di cogliere il momento, purtroppo però la sensazione di improvvisazione nel guardare il canale 51 è stata dominante. Come si dice: “la gatta per la fretta fece i figli ciechi“.
4 alla svolta politica di Lorena Bianchetti all’Italia sul 2. Lei è senz’altro volenterosa ma per parlare di politica è necessario un know how differente. Altrimenti non si risulta credibili.
3 alle accuse reciproche che Albano e Romina Power si sono rivolti sulla tv spagnola. Dichiarazioni che fanno la felicità degli amanti del gossip e che, pur rafforzando la loro mediaticità, potevano essere un tantino limitate nei contenuti per rispetto dei propri figli e anche di quel pubblico che ha amato la loro favola.
2 alla solita ipocrisia di Grande Fratello. Mentre Alessia Marcuzzi si ritrova comprensibilmente a stigmatizzare i comportamenti aggressivi dei concorrenti, il Grande Fratello quando si tratta di decidere i cosiddetti ‘nominabili’ sceglie puntualmente i più pacati ed educati.
1 al Chiambretti Muzik Show. Grandi ospiti, un bravo conduttore e una grande esclusiva, quella di Laura Pausini, eppure il nuovo show di Pierino la Peste non ha funzionato. Il motivo è per certi versi simile a quello di Quelli che il calcio by Cabello, ossia, l’ostinarsi a ripetere meccanismi che non hanno mai del tutto convinto il pubblico.
0 al nuovo spot di Baciati dall’amore che per descrivere la fiction parla dell’”ultima grande interpretazione di Pietro Taricone” quasi si parlasse di Massimo Troisi. Oltretutto puntare tutto sull’ex guerriero per promuovere la fiction sembra una diminutio verso il resto del cast e la sceneggiatura.
1. mats ha scritto:
14 novembre 2011 alle 16:39