Trema, Grande Fratello, trema. Lunedì sera su Rai1 arriva Fiorello e per un GF già in crisi d’ascolti saranno cavoli amari. La debacle sembra annunciata: se Cenerentola nel giorno di Halloween è costata una serata da incubo al reality di Canale 5, non ci sono dubbi che un evento a cadenza quasi decennale come l’apparizione di Fiorello in tv, sarà più seguita di una soap spalmata per sei mesi all’anno. E’ una questione fisiologica che, è bene comunque dirlo, difficilmente potrebbe essere smentita anche se tra le mura di Cinecittà fosse rinchiuso il miglior cast di sempre.
Perché in effetti il problema non è nella Casa, ma fuori: è lo spirito di questa dodicesima edizione. Traspariva dalle parole di Alessia Marcuzzi prima ancora di conoscere i nuovi concorrenti: “Confido nel meccanismo del nostro reality che anche l’anno scorso ha tenuto bene”, rispondeva la conduttrice a chi le chiedeva della sfida con Fiorello. Ora, confidare semplicemente in un meccanismo già usurato potrebbe apparire un tantino presuntuoso. Ma tant’è, gli autori hanno scelto di imboccare questa via.
Hanno confidato nel pubblico o meglio, confidavano forse che nessuno da casa si accorgesse dei teatrini sempre più (e peggio) costruiti, dei concorrenti pescati dai soliti giri per giunta sempre più stretti, delle coincidenze che aumentano e che iniziano a mettere seri dubbi sulla veridicità del programma. Ecco, Andrea Palazzo ti diamo questa notizia: il web corre veloce e non è controllabile come la realtà della Casa del GF. I telespettatori nei forum, sui blog e sui social network commentano, si confrontano e traggono conclusioni. E non li puoi ignorare.
Ma d’altra parte il programma va bene così: in fondo l’anno scorso ha retto (contro un evento che puntava ad un target completamente differente), perché non dovrebbe farlo quest’anno? Perché certi personaggi che fino ad ora hanno dimostrato solo di saper ‘bulleggiare’ e farsi belli, non trasmettono più nulla al telespettatore da casa: seguendo le vicende di queste prime due settimane si ha la netta sensazione di un forte loop, un copione troppo prevedibile che si ripete.
Impossibile non notare poi l’escalation delle ultime edizioni: dopo il bicchiere di Federica Rosatelli, i muso-a-muso tra Scattarella e Marin, le pagliacciate del Principe Leonard e il fondo toccato con Guendalina Tavassi e Giordana Sali, non sorprende se il palestrato di turno che inveisce a muso duro e mostra i muscoli da bravo gradasso, non fa più alcun effetto. Lo stesso dicasi per i ‘teatrini’: dopo Marco e Lea, le cento amanti di George, Remo Nicolini e la soap di Nando, sono gli stessi concorrenti a non prenderli nemmeno sul serio.
Magari si potrebbe cambiare strada e iniziare a tirar fuori qualcosa di migliore dai personaggi: d’altra parte se anche Filippo sembrava un bravo ragazzo durante la permanenza nel tugurio con Ilenia, c’è speranza per tutti. Altrimenti diventa inutile fare la solita morale da prima serata: piuttosto che la ramanzina, è bene chiedersi chi abbia scelto i concorrenti. Di certo non si sono autoselezionati, e nemmeno il pubblico da casa ha diritto di voto sulla fase di casting. Quindi a cosa serve la trafila dei provini se i personaggi – da soli – non sono in grado di tenere il timone di una nave alla deriva?
La conclusione è che i burattinai del Grande Fratello quest’anno si sono cullati in maniera esagerata sul successo degli ultimi anni: hanno dato per scontato l’affetto del pubblico e, anziché creare un gruppo che potesse amalgamarsi e creare dinamiche convincenti, hanno scelto personaggi a solo uso e consumo di facili scandali pre-meditati che forse pensavano nessuno avrebbe smascherato prima del tempo.
E invece si è trasformato un programma potenzialmente di punta in uno sceneggiato che sa di ridicolo. E con l’arrivo del ciclone Fiorello, comincia la conta dei danni. Cambiate in strada finché siete in tempo, oppure per essere cattivi fino all’osso potremmo anche dire: ve la siete cercata e ora sono affari vostri.
1. ariel ha scritto:
9 novembre 2011 alle 18:59