Il prossimo 24 novembre presso la Corte d’Assise di Roma prenderà il via il processo d’appello nei confronti di Raniero Busco, condannato in primo grado, lo scorso 26 gennaio, a 24 anni di reclusione per l’omicidio di Simonetta Cesaroni. La sera prima, con un invidiabile tempismo, Canale 5 manderà in onda Via Poma, il tv movie dedicato all’ormai tristemente noto delitto avvenuto nel quartiere Prati a Roma nell’estate del 1990.
Il film tv diretto da Roberto Faenza, le cui riprese sono partite lo scorso 7 agosto a 21 anni esatti dal giorno del delitto della giovane impiegata, vedrà protagonista Giulia Bevilacqua nei panni di Paola Cesaroni, la sorella della vittima, Fabrizio Traversa in quelli del presunto assassino Busco, Silvio Orlando nel ruolo di un investigatore, unico personaggio di fantasia presente nella fiction, e Giorgio Colangeli, nelle vesti del misterioso Pietrino Vanacore, il portiere dello stabile, trovato suicida nel 2010. Simonetta Cesaroni, presente solo in pochissime scene, avrà invece il volto della giovane attrice sarda Astrid Meloni.
Nella fiction, prodotta dalla Taodue di Pietro Valsecchi, verranno raccontati vent’anni di dubbi, sospetti, illazioni, colpi di scena, di un delitto che solo quest’anno, a sorpresa, ha trovato in Raniero Busco, all’epoca fidanzato della vittima, il colpevole. Una condanna sulla quale è prontamente arrivato il ricorso in appello da parte di Paolo Loria, l’avvocato di Busco.
Proprio il legale, alla notizia della lavorazione della fiction, aveva espresso il suo dissenso, annunciando l’intenzione di bloccarne la messa in onda, cosa che è peraltro avvenuta mercoledi tramite la deposizione di un ricorso d’urgenza al tribunale civile. Informato dal quotidiano Libero della decisione dei vertici Mediaset di programmare il film tv il giorno prima dell’inizio del processo, lo stesso Loria ha dichiarato:
“Siamo allo scandalo. La fiction doveva andare in onda l’anno venturo, ma visto il buon gusto usato nello scegliere il giorno per cominciare le riprese, il 7 agosto, lo stesso in cui fu uccisa Simonetta..il Giudice prenderà in esame il fascicolo, e può darsi che fissi un’udienza anche tra 10 o 15 giorni.”
Protesta al Corriere anche Roberta Milletarì, la moglie di Busco:
“Sono indignata, è una questione di rispetto: spettacolarizzare questa vicenda non significa cercare la verità (…) Mi stupisco solo fino a un certo punto: è lo stesso tipo di atteggiamento tenuto da Paola Cesaroni quando è andata in tv la sera prima della sentenza. Lei, che in vent’ anni non si era mai lasciata intervistare”
Dopo il recente caso Baila-Ballando e le polemiche della scorsa primavera legate alla miniserie Tiberio Mitri: Il campione e la miss, un nuovo verdetto tutto televisivo attende dunque i Giudici, costretti in questo caso a pronunciarsi in tempi strettissimi, vista l’imminente messa in onda del contestato film tv.
1. pippo ha scritto:
28 ottobre 2011 alle 21:32