In Europa hanno capito l’antifona: i politici italiani non vanno presi ‘alla lettera’. A pagarne le conseguenze per primi sono stati Silvio Berlusconi e Gianni Letta, che nei giorni scorsi hanno partorito a fatica una missiva d’intenti da presentare a Bruxelles. Sembrava di rivedere Totò e Peppino alle prese con l’epistola alla Malafemmina: “Punto, due punti! Ma sì, fai vedere che abbondiamo… Abbondandis’id abbondandum“. Alla fine il documento è stato consegnato all’Unione Europea ed ora è il momento delle reazioni dipolimatiche. Ieri sera il premier è intervenuto telefonicamente alla trasmissione Porta a Porta per rassicurare gli italiani sulla buona riuscita dell’operazione anti-crisi.
“Avremo una serie di provvedimenti nell’arco dei prossimi mesi” ha annunciato il Cavaliere, dicendosi certo che il Governo terrà fino al 2013. Collegato con Bruno Vespa, il Presidente del Consiglio ha anche lanciato un appello a Bini Smaghi perchè si dimetta dalla Bce e si evitino così frizioni con la Francia. Alle parole pronunciate da Berlusconi sono seguite le reazioni allarmate degli esponenti d’opposizione, tutti critici nei confronti delle misure previste dall’Esecutivo. Muro contro muro, ancora una volta. Come da copione. Il ping-pong delle dichiarazioni si è susseguito per l’intera puntata e alla fine la sensazione che rimaneva al telespettatore era quella di non averci capito un’acca.
In un momento politico così delicato, il pubblico rimane sempre più confuso di fronte ai comizietti da salotto. E la resposabilità di tale situazione è anche della tv, la quale spesso sostituisce le notizie con le dichiarazioni preconfezionate dalle segreterie di Partito. E il fenomeno, sia chiaro, riguarda un po’ tutti i programmi di informazione. Pensiamo ad alcune puntate di Ballarò o di Piazza Pulita che degenerano in sterili bagarre innescate dagli Onorevoli seduti in studio. Parole, parole, parole… “Noi” contro “voi“: la dialettica del politichese prende il sopravvento e buona notte ai contenuti.
Per assurdo, certe serate a Ballarò potrebbero concludersi dopo l’intervento di Maurizio Crozza. Per il resto, infatti, vi è sempre il rischio che i politici possano rovinare il talk show politico. Sembra paradossale ma è così. La sensazione è che, ormai, il pubblico preferisca ascoltare le considerazioni dei giornalisti, dei commentatori e dei sondaggisti piuttosto che gli esercizi di ventriloquismo degli esponenti di partito. In tv funziona chi spiega le notizie senza pastoni politici: citofonare Enrico Mentana.
Vedrete, nei prossimi giorni assisteremo agli infiniti bisticci tra chi scrive missive all’Ue e chi le boccia a prescindere, col paraocchi. Sopravvivere allo ’smaronamento’ epistolare si può: non prendeteli alla lettera, come fanno a Bruxelles.
1. MisterGrr ha scritto:
27 ottobre 2011 alle 19:45