27
ottobre

I POLITICI IN TV? NON VANNO PRESI ‘ALLA LETTERA’

Silvio Berlusconi, Porta a Porta

In Europa hanno capito l’antifona: i politici italiani non vanno presi ‘alla lettera’. A pagarne le conseguenze per primi sono stati Silvio Berlusconi e Gianni Letta, che nei giorni scorsi hanno partorito a fatica una missiva d’intenti da presentare a Bruxelles. Sembrava di rivedere Totò e Peppino alle prese con l’epistola alla Malafemmina: “Punto, due punti! Ma sì, fai vedere che abbondiamo… Abbondandis’id abbondandum“. Alla fine il documento è stato consegnato all’Unione Europea ed ora è il momento delle reazioni dipolimatiche. Ieri sera il premier è intervenuto telefonicamente alla trasmissione Porta a Porta per rassicurare gli italiani sulla buona riuscita dell’operazione anti-crisi.

Avremo una serie di provvedimenti nell’arco dei prossimi mesi” ha annunciato il Cavaliere, dicendosi certo che il Governo terrà fino al 2013. Collegato con Bruno Vespa, il Presidente del Consiglio ha anche lanciato un appello a Bini Smaghi perchè si dimetta dalla Bce e si evitino così frizioni con la Francia. Alle parole pronunciate da Berlusconi sono seguite le reazioni allarmate degli esponenti d’opposizione, tutti critici nei confronti delle misure previste dall’Esecutivo. Muro contro muro, ancora una volta. Come da copione. Il ping-pong delle dichiarazioni si è susseguito per l’intera puntata e alla fine la sensazione che rimaneva al telespettatore era quella di non averci capito un’acca.

In un momento politico così delicato, il pubblico rimane sempre più confuso di fronte ai comizietti da salotto. E la resposabilità di tale situazione è anche della tv, la quale spesso sostituisce le notizie con le dichiarazioni preconfezionate dalle segreterie di Partito. E il fenomeno, sia chiaro, riguarda un po’ tutti i programmi di informazione. Pensiamo ad alcune puntate di Ballarò o di Piazza Pulita che degenerano in sterili bagarre innescate dagli Onorevoli seduti in studio. Parole, parole, parole… Noi” contro “voi“: la dialettica del politichese prende il sopravvento e buona notte ai contenuti.

Per assurdo, certe serate a Ballarò potrebbero concludersi dopo l’intervento di Maurizio Crozza. Per il resto, infatti, vi è sempre il rischio che i politici possano rovinare il talk show politico. Sembra paradossale ma è così. La sensazione è che, ormai, il pubblico preferisca ascoltare le considerazioni dei giornalisti, dei commentatori e dei sondaggisti piuttosto che gli esercizi di ventriloquismo degli esponenti di partito. In tv funziona chi spiega le notizie senza pastoni politici: citofonare Enrico Mentana.

Vedrete, nei prossimi giorni assisteremo agli infiniti bisticci tra chi scrive missive all’Ue e chi le boccia a prescindere, col paraocchi. Sopravvivere allo ’smaronamento’ epistolare si può: non prendeteli alla lettera, come fanno a Bruxelles.



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7 Commenti dei lettori »

1. MisterGrr ha scritto:

27 ottobre 2011 alle 19:45

mi hai lasciato a bocca aperta…in senso positivo.

Comizietti da salotto e “noi contro voi” (o, cane contro cane dico io) sono espressioni che uso SEMPRE quando mi capita di vedere questi “approfondimenti” politici. Mi cascasse un fulmine in testa!

E tutto ciò si riflette anche nelle discussioni su internet, in social network e siti non specializzati in genere, e, quando succede e, quando esso non si basa su “devono bruciare tutti, se ci fosse mussolini” e altre cose dal simile profilo, nel dialogo tra due o più persone sulla politica.

Muro contro muro, una gara di tiro alla corda dove la corda non si sposta di un millimetro.



2. alex1989 ha scritto:

27 ottobre 2011 alle 20:46

@marco leardi:complimenti ottimo post molto intelligente
ho notato che vespa quando stava al telefono si chinava come se ascoltasse il papa
resto sempre dell’idea che piu i politici vanno in tv e piu perdono la bussola e la realtà dei problemi del paese,qualsiasi esso sia,i nostri poi, sono tifosi,io sto con te e anche se quello che dice l’altro è giusto,non importa sto sempre con te, come nel calcio,vincere, perdere, giocar bene ,male, non conta bisogna solo difendere i propri colori
girate scuole, fabbriche , uffici, perchè spesso sento dire cose dai politici che in questi luoghi non esistono
ecco perchè hanno paura di internet, perchè li non esistono cose confezionate,giornalisti schierati, ecc,



3. Mike ha scritto:

27 ottobre 2011 alle 20:50

Ore 20.47, TG2: Berlusconi (e gli altri co-indagati) assolto (per archiviazione) per il procedimento relativo alle PRESUNTE pressioni per far chiudere ANNOZERO. Insomma, Santoro può lamentarsi ancora… sì: ma con la “solerte magistratura” da lui tanto amata! Forse sta iniziando a decadere il castello delle accuse al Premier contestualmente al suo (presunto) declino politico? Vedremo…



4. luigino ha scritto:

27 ottobre 2011 alle 21:47

Oggi la De Filippi a u&d aveva detto,quando i corteggiatori si erano ritirati per scegliere sul da farsi con chiara, che la cosa era durata troppo, manco fosse il consiglio per la fiducia a berlusconi…ahaha…. quando la de filippi fa una battuta politica, mi preoccupo.



5. Giuseppe ha scritto:

27 ottobre 2011 alle 22:33

Se ho capito bene quel “boccia a prescindere, col paraocchi”, e quel “assisteremo agli infiniti bisticci” vanno riferiti ai talk televisivi. Perchè, fortunatamente, la politica si svolge anche fuori dagli studi televisivi e, come tu Marco sai meglio di me, può essere peggio ma, in alcuni casi, anche molto meglio di quanto divulgato. Una cosa è certa: non basta ascoltare la televisione, anche quella fatta bene di Mentana, Iacona e Gabanelli. La televisione ha i suoi limiti anche se è molto comoda. Le problematiche in ballo affrontate seriamente in un dibattito televisivo potrebbero risultare altrettanto poco appetibili dei “comizietti da salotto”. Lo stesso discorso vale per la sfera economica e finanziaria strettamente collegate alla politica. Se si ha una maggiore pazienza si potrebbe scoprire che non tutto è riducibile alla constatazione del muro contro muro. Diversamente ci riduce alla logica del “sono tutti ladri” per poi finire a votare proprio quelli che lo sono davvero. La democrazia richiede anche studi non televisivi.



6. Marco Leardi ha scritto:

28 ottobre 2011 alle 00:13

@Giuseppe. Apprezzo le tue considerazioni perché sono ottimiste. Io purtoppo noto invece come la politica fuori dagli studi tv assomigli sempre più a quella dei “comizietti” salottieri: arrogante, caciarona, svergognata, aggressiva e priva di valori. Da destra a sinistra, soprattutto laddove si cavalca la bestia dell’antipolitica.
Ovviamente “non sono tutti ladri” (o cattivi politici), e chi lavora sodo sta spesso lontano dalle telecamere.
ps. mi sono concentrato sull’ambito televisivo perché di quello trattiamo. Poi, come giustamente dici, “la democrazia richiede anche studi non televisivi”.



7. Giuseppe ha scritto:

28 ottobre 2011 alle 05:52

Marco, devo confessare che anche in rete si cavalca spesso genericamente e acriticamente la bestia dell’antipolitica (e del qualunquismo). Ho provato a commentare articolli su blog che si occupano specificamente di questi temi (p.e. quelli dei quotidiani) ma spesso i tassi di presunzione e arroganza di molti commentatori sono altissimi e non c’è molta attenzione da parte dei moderatori. Questo blog, e in particolare i tuoi articoli, pur affrontando le tematiche politiche da una prospettiva di critica televisiva, sono un’isola felice dove ancora si possono affrontare certi argomenti civilmente. Grazie per il servizio che offrite.



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