Tanta carne al fuoco, l’avevamo presagito. Con questo nostro favellare ci riferivamo al pout pourri di concorrenti variamente intrallazzati con vip all’esterno della casa, ma sapevamo che presto saremmo arrivati al clou. Immancabile e puntuale come il treno dell’utopia la classica calamita voyeurista anche quest’anno diventa un must del Pomeriggio Cinque dedicato al Grande Fratello 12. Che doccia sia allora!
E con immagini del genere sai che traino; una rete praticamente rigenerata negli ascolti pomeridiani. Davanti ai bei ragazzi e alle formose ragazze che debuttano bagnati nella vetrina di Cinecittà il Paese si ferma. Titoloni allusivi come se la casa si fosse già trasformata in un lupanare. In realtà solo concorrenti che si lavano, in costume: nudi non potrebbero anche se volessero, c’è un regolamento chiaro.
Alessia Marcuzzi alla vigilia era stata molto chiara costringendo i più birichini a mettersi il cuore in pace: l’edizione italiana non ha nulla a che spartire con quelle del resto del mondo che osano mandare le docce spinte persino nei day time. La conduttrice del Gf del Belpaese ha dichiarato di non accettare deroghe al comune senso del pudore:
Questo programma e’ spesso accusato di essere trash. Ma noi tuteliamo i ragazzi, ad esempio non possono farsi la doccia nudi. Ed evitiamo di riprenderli in scene hard, quello lo fa la Gialappa’s, che va in onda molto tardi. Cerchiamo di tutelare il nostro pubblico nel miglior modo possibile.
Non ci resta che la pruriginosa Maria Carmela che lancia il solito servizio con tanto di montaggio dal taglio fortemente culturale, diciam pure così. Una tranquilla tornata di igiene collettiva assume già i caratteri dionisiaci dell’orgia, con tutta la pesantezza di un’audacia sbandierata e rimossa. Molto meno esibizionismo di quanto si voglia far apparire in realtà ma c’è l’alibi del programma sociale da portare ufficialmente avanti: quasi automatico allora è il senso di peccato connesso alla percezione del piacere estetico.
Il solito giocare sul limite della mostrabilità che ha un po’ stufato, che sa di ipocrisia e di sasso lanciato con la mano nascosta. Giusto per fare cicaleccio e smanceria, allusioni e apprezzamenti a doppio senso. Tutti atteggiamenti tipici di un paese che non riesce a guardarsi serenamente allo specchio.
1. Pippo76 ha scritto:
27 ottobre 2011 alle 01:19