Milano 10 euro, Napoli da 15 a 20 euro: non è il borsino del pesce, non c’è da prestare occhio alla spesa né da sondare la linea blu. La quotazione oscillante riguarda il video hard di Belen Rodriguez nelle bancarelle. E’ notizia riportata gli organi di stampa più diffusi che nelle principali città della Penisola il circuito pirata ha fatto ahinoi breccia, diffondendo in vendita clandestina gli ormai famigerati 22 minuti amatoriali. (La copertina potete vederla qui)
Nel mondo in cui la comunicazione è più veloce del dialogo umano diventa sicuramente quasi un fenomeno inarginabile la diffusione istantanea dei contenuti più disparati, così che sia nel bene che nel male notizie e immagini corrono veloci, ma è altrettanto vero che indignazioni e meraviglie si consumano con altrettanta rapidità e presto, raffreddatasi la pietra dello scandalo, sarà già tutto acqua passata.
Dalla diretta protagonista ancora nessuna dichiarazione ufficiale, ma da quanto filtra dalle dichiarazioni delle persone a lei più care non è certo un periodone. Potrebbe essere rimandata per un po’, in attesa di una cornice adeguata al numero dei riflettori che si accenderanno, la migliore risposta a questi giorni di tam tam virtuali alla ricerca di soluzione alle domande che impazzano: chi? come? perché?
Belen e Corona non si danno per vinti e a mezzo stampa oggi fanno sapere di essere uniti come mai. Così come Cecilia Rodriguez, mentre si ripropone per l’Isola dalle pagine di Chi, con un’ apprezzabile spigliatezza rimanda al mittente ogni chiacchiericcio pruriginoso e difende a spada tratta la sorella:
Non ha fatto nulla di male, solo l’amore [...] La diffusione del video è una cattiveria allucinante. Belen non ha fatto niente di male, non ha nulla di cui vergognarsi: il sesso lo fanno tutti.
In effetti non si possono dare tutti i torti alla minore delle Rodriguez. Di sicuro non è edificante nè tanto meno encomiabile, ma nel paese in cui si pensa di tutelare i concorrenti di un reality obbligandoli a fare la doccia in costume un video così esplicito è quasi naturale che faccia scandalo. L’effetto dirompente si vedrà alla lunga: come reagiranno i marchi di cui Belen è il volto pubblicitario?
Cavalcheranno la popolarità del momento o sceglieranno di ripensare la politica di gestione dell’immagine?
1. Giuseppe ha scritto:
23 ottobre 2011 alle 06:25