Piccole tv crescono. Babel – Tutti i colori dell’Italia (Sky canale 141), il canale televisivo dedicato agli immigrati che vivono e lavorano nel nostro Paese, compirà il prossimo 8 novembre il suo primo anno di vita. Un anniversario che la rete ha deciso di festeggiare proponendo ai suoi telespettatori un nuovo appuntamento. Da domenica 6 novembre prenderà infatti il via in prima serata, Invito a Cena – Storie di (stra)ordinaria integrazione, un programma che vedrà ancora una volta protagonista la cucina, ma con una formula e degli obbiettivi completamente differenti rispetto alla miriade di trasmissioni dedicate ai fornelli.
Scritta e diretta da Angelo Bozzolini, già documentarista ed ex collaboratore di Michele Santoro, la trasmissione vedrà in ogni puntata un italiano e uno straniero residente nel Belpaese incontrarsi a cena per la prima volta. Di fronte a un piatto tipico, preparato dalla persona proveniente dal paese straniero, i due avranno l’occasione di conoscersi, confrontarsi e raccontarsi. Le otto puntate di un’ora ciascuna, saranno dedicate ogni volta a una regione dell’Italia, associata a una diversa comunità di “nuovi italiani”.
Un programma a metà strada tra il documentario e il reality show, nel quale la cucina offre lo spunto per un confronto culturale e umano tra realtà apparentemente lontane, ma alla fine più vicine di quanto si possa pensare. La trasmissione si avvarrà della voce narrante di Giuseppe Battiston, il Dottor Freiss di Tutti pazzi per amore, che aprirà la puntata presentando i protagonisti e la realtà in cui vivono. Realtà spesso difficili, proprio per via della mancanza di comunicazione e interazione con gli italiani.
Invito a Cena, si presenta dunque come un docu-reality che non si limita semplicemente ad intrattenere i telespettatori, ma svolge una funzione di servizio pubblico. Un esperimento che a detta di Luca Artesi, Managing Director di Babel, tratterà in tv il fenomeno dell’immigrazione sotto un nuovo punto di vista.
“Mancava un luogo dove conoscersi un po’ meglio, anche alla luce del fatto che il tema dell’immigrazione è trattato dai media in un modo piuttosto allarmante, sempre focalizzato sulla questione sicurezza e sulla paura. Quello che vogliamo fare noi è esattamente il contrario, raccontare cioè in maniera del tutto spontanea, le tante storie di quelli che definiamo i nuovi italiani senza sentirli mai uguali a noi“
Nel corso degli 8 appuntamenti avremo la possibilità di assistere all’incontro tra la Toscana e la Cina, tra il Veneto e il Senegal, tra la Lombardia e il Marocco, tra l’Emilia Romagna e l’India. Ed ancora, l’Umbria a confronto con la Colombia, la Calabria gemellata con la Moldavia, la Campania insieme all’Ucraina, ed il Lazio alle prese con il Kurdistan turco.