Pippo Baudo se l’era cavata con un colpo al cerchio e uno alla botte (“Ha ragione la Carlucci, ma la sentenza contro Baila non ha senso” disse), mentre a difendere inaspettatamente il programma di Barbara D’Urso ci pensa addirittura Lorella Cuccarini, fresca di debutto con la nuova Domenica In – Così è la vita. La sua, però, più che un’arringa pro-Baila, sembra quasi la rivendicazione di chi il ballo l’ha portato in tv prima ancora di Ballando con le Stelle:
“Credo di essere stata tra i primi – dichiara in un’intervista a La Nazione – A una ‘Buona domenica’ facevamo ‘Campioni di ballo’ che poi in prima serata su Rete4 fece il 20% di ascolto, record tutt’ora insuperato. Avevamo intercettato una grande passione degli italiani (…) Fare un programma sulla danza non significa copiare per forza. Nel mondo esistono 3-4 format diversi. Se prendi un format che ha dei meccanismi differenti rispetto a un altro, perchè non dovresti realizzarlo? Il problema semmai emerge quando prendi il format e lo rielabori, allora è più difficile giudicare”.
Dunque, non ha alcun dubbio nel difendere Baila dall’accusa di plagio:
“Si, oggi non si può dire che sia un programma uguale a ‘Ballando’. Però non sappiamo cosa fosse all’origine: se il giudice ha deciso in quel modo, forse prima c’erano meccanismi identici”.
Venendo, invece, a questioni che la riguardano più da vicino, ieri c’è stato il debutto della domenica pomeriggio di Rai 1, premiata anche dagli ascolti. Massimo Giletti si è confermato re incontrastato del dì di festa, così come il segmento della Cuccarini è risultato vincente sulla diretta concorrente Federica Panicucci e la sua Domenica Cinque: oltre 2 milioni di spettatori hanno seguito l’esordio di Così è la vita, saliti nella terza parte a 2.631.000, sfondando il muro del 18% di share.
Altra storia, invece, quella di Star Academy, il talent di Rai 2 che la vede in giuria al fianco di Nicola Savino, Ornella Vanoni e Roy Paci. Agli ascolti infelici del programma fa da contraltare la sua voglia di affrontare il prime time in un ruolo totalmente differente a quello cui era abituata, oltre al piacere di lavorare con Facchinetti:
“Mi piace come conduttore, e anche umanamente, è sempre molto divertente (…) Diciamo che cerco di essere equa, onesta, anche severa. Se invece cercavano il personaggio, il buffone, allora dovevano chiamare qualcun altro. Però noi a questi ragazzi, in caso di giudizio negativo, diamo anche una motivazione. E’ importante. A me, quando andavo ai provini e mi bocciavano, nessuno diceva niente. Andavo a casa e piangevo tutto il giorno”.
Infine, un ultimo pensiero lo dedica alla tv generalista di oggi, che secondo lei manca soprattutto nell’intrattenere i giovani, che di conseguenza scappano quasi in massa sul satellite:
“Il grande gap è nella tv dei ragazzi. La tv generalista di oggi è dedicata solo agli adulti, spesso agli adulti over 50. Ecco perchè i ragazzi si rivolgono ad altri canali. Ai miei tempi esisteva la tv dei ragazzi, nel pomeriggio. Oggi a quegli orari accendi la tv e cosa trovi? Programmi che parlano di cronaca nera e gossip. Il problema della tv generalista è che oggi si rischia meno, come se avesse abdicato alla propria funzione. Certo la Rai, che è una tv pubblica, dovrebbe stare ancora più attenta ai giovani”.
1. lelio85 ha scritto:
10 ottobre 2011 alle 16:06