Doveva essere sostituita da Caterina Balivo nel contenitore domenicale dell’ammiraglia della TV di Stato ma Lorella Cuccarini, a poche ore dalla presentazione dei palinsesti della stagione tv appena iniziata, è tornata saldamente al suo posto. E alla sua nuova Domenica In Così è la Vita (da domenica, ore 16.35 Raiuno) si è aggiunto anche il ruolo di giurata all’interno di Star Academy, talent show partito la scorsa settimana su Raidue. Parliamo di tutto questo con la diretta interessata che sceglie DM in esclusiva per il web.
Allora Lorella, come direbbe una tua collega… più forte di prima?
E’ arrivato tutto in maniera inaspettata. La candidatura per Star Academy, poi, si è rivelata una sorpresa.
Con il talent show di Rai2 stai cercando di scrollarti di dosso l’etichetta da buonista?
La verità è che io sono anche come mi vedete a Star Academy. Io sono una persona buona, mite, che ama il proprio lavoro e adora condividerlo con gli altri, ma ciò non significa non avere carattere. Ognuno lo tira fuori a proprio modo e nel talent show di Rai2 mi si chiede di essere onesta e leale. C’e’ bisogno, dunque, di professionalità perchè se è vero che facciamo un programma televisivo è anche vero che questi ragazzi si giocano il futuro. Io ci sono passata mille volte. E nel corso delle audizioni quasi sempre vieni liquidato con un ’si’ o con un ‘no’. In questo caso c’è la possibilità di aggiungere qualcosa in più.
Ormai nei talent show sembra che siano gli allievi a bacchettare i docenti…
Sono meccanismi televisivi. Io spero che possano fare tesoro di ciò che diciamo loro. Poi, in questo caso, se avessero voluto far scoppiare la polemica non avrebbero chiamato me.
Infatti hanno chiamato la Vanoni. State attenti perchè tra un po’ vi mena in diretta!
Mi aspettavo addirittura qualcosa di più da Ornella (ride, ndDM). Spero solo che impari a usare il microfono della giuria.
Come valuti il programma?
Il programma lo valuto come un format che ha bisogno di rodaggio. E’ stato poco provato. Oramai dipende anche da noi, i tempi a cui siamo sottoposti e l’ottimizzazione dei costi ci fanno rischiare di essere impreparati. E poi ci sono stati problemi tecnici in relazione all’audio. Noi non ce ne siamo accorti perchè in cuffia non avvertivamo alcun problema. Certo bisognava comunque essere molto attenti soprattutto nei momenti di coralità. E poi il meccanismo…
Non funzionava?
Tutte le prime puntate di questi programmi rischiano di essere molto noiose: ci sono tanti concorrenti, non li conosci, non ti ci affezioni e la coralità non ti fa vivere la gara nel modo giusto. Stasera ci saranno delle semplificazioni mantenendo comunque il punto di forza di Star Academy che è l’incontro di questi ragazzi con i big della musica. Se dovessi paragonarlo alla prima puntata di XFactor (è così che si dovrebbe fare), il programma ha grandi margini di miglioramento.
A proposito di problemi tecnici, la tua Domenica In è slittata di una settimana…
Considera che lo studio era pronto solo il giorno prima e il contratto delle docusoap ritardava. Motivi non ascrivibili a noi, tanto che avevamo tre puntate già pronte.
Stesso problema anche per Giletti?
Credo di si, anche se, tra tanti problemi, mi occupo solo dei miei.
Come valuti, in un’ottica aziendale, l’appalto esterno ad Europroduzione per le docusoap?
Io non contraria agli appalti esterni, spesso fanno risparmiare l’azienda. Ci sono alcune cose per cui la Rai ha grandi strutture e grandi disponibilità (anche dal punto di vista delle risorse umane). Per altre, probabilmente conviene affidarsi ad altre aziende.
Speri che appaltino parecchio anche all’azienda di famiglia? (Triangle Productions del marito Silvio Testi)
Il fatto di avere un’azienda mi permette di avere una visione più chiara e conoscere meglio i vari meccanismi.
A proposito di azienda di famiglia, abbiamo anticipato il ritorno di Ci Vorrebbe un Amico. Ce lo confermi?
Non posso confermatelo ma posso confermarti un grande desiderio del direttore Mazza di puntare su questo format perchè nonostante abbia fatto ascolti molto bassi è stato fatto un focus molto interessante e ci sono tanti aspetti del programma che sono piaciuti. Si vorrebbe realizzare uno spettacolo con tutti gli insegnamenti tratti dal pilot andato in onda a giugno. Ci sono grandi possibilità.
Ascolti bassi. Finalmente un po’ di onestà!
L’11% è un risultato basso, nonostante la rete fosse già spenta e la collocazione non fosse delle migliori. E’ accaduto un po’ ciò che è successo a Baila lunedi scorso. Se non ci fosse stato Quarto Grado, probabilmente il programma non sarebbe calato dal 18,8% al 10%.
Ti piace Baila?
Ho visto un po’ della prima puntata e per quello che ho visto c’ho capito un po’ poco. D’altro canto l’ha detto la stessa Barbara che il programma era stato sistemato in pochissimo tempo. Forse avrebbero potuto aspettare.
Risposta molto ‘english’. Ultimamente, invece, l’hai pizzicata un po’ Barbara D’Urso…
No, non pizzico. Devo solo rispondere quando qualcuno dice delle cose che non vanno. Normalmente sono una che sta al proprio posto ma se viene detto che con la mia Domenica In “avrei cambiato la televisione”… devo intervenire. Sono cose che non mi appartengono. D’altro canto non mi sono lodata nemmeno quando facevo il 30% di share.
Tornando alla tua domenica, non ti spaventa l’arrivo di queste minifiction? Il pubblico si è sempre lamentato di quelle dell’Italia sul 2.
Sono cose completamente diverse. Noi raccontiamo delle storie importanti che ci permettono di affrontare determinate tematiche (nella prima puntata, ad esempio, parleremo di adozioni). Avremo ogni settimana il protagonista di una storia e noi andremo a realizzare un film della sua vita di circa 12 minuti, diviso in quattro parti. La fattura è molto buona. Si tratta di storie vere e soprattutto già concluse. Potremo, quindi, sapere ogni settimana com’è andata a finire la storia di cui parliamo. Durante il dibattito, invece, tra uno spezzone e l’altro della minifiction andremo a parlare delle tematiche in divenire dell’argomento.
Avrai dei compagni di viaggio…
Si, ci saranno con me Pierluigi Diaco e Irene Pivetti. Avere un uomo e una donna è un valore aggiunto. Tra le varie tematiche che tratteremo è interessante vedere entrambi i punti di vista. Forniranno una visione globale.
A me risulta che avreste voluto le sorelle Pivetti.
Si, era la prima idea. Ci sarebbe piaciuto avere due sorelle che rappresentavano due modi diversi di vedere una stessa cosa.
Dicono che loro non abbiano gradito.
Non so. Veronica non avrebbe potuto per gli impegni legati alla fiction. Per averla ospite l’anno scorso ho aspettato quattro mesi!
1. MisterGrr ha scritto:
6 ottobre 2011 alle 14:08