5
ottobre

OMAR FAVARO STASERA IN ESCLUSIVA A MATRIX: ERIKA VOLEVA UCCIDERE ANCHE IL PADRE

Omar Favaro oggi

Per anni ho avuto l’incubo delle urla di Gianluca e la madre di Erika che le diceva “ti perdono, ti perdono””. Omar Favaro racconta questa sera in esclusiva a Matrix l’efferato delitto da lui commesso il 21 febbraio 2001 a Novi Ligure (Alessandria) con Erika De Nardo,  “Sentivo quelle parole e andavo avanti e indietro nella cucina”.

Omar racconta nell’intervista ad Alessio Vinci di rimpiangere “di non aver avuto la forza di aiutarla nel modo giusto”. “Mi chiedo ancora perché odiasse così tanto la sua famiglia pensavo fosse gelosia nei confronti del fratellino, ma ora sono convinto che ci dovesse essere qualcos’altro perché quello non è un motivo sufficiente per uccidere nessuno”.

In un intervista ad Ilaria Cavo, sempre in onda stasera a Matrix, Omar racconta che Erika gli chiedeva “ossessivamente di uccidere la sua famiglia anche mentre avevano rapporti sessuali per dimostrare di essere un vero uomo e amarla veramente”.

Io non sono più quel ragazzo. Ora so cosa è giusto e cosa è sbagliato. Ho lavorato molto su me stesso e chiedo la possibilità di tornare a vivere. Temo il pregiudizio degli altri. Ho ancora vergogna e paura di non poter andare avanti”.

Lei voleva uccidere anche suo padre”. Omar Favaro stasera in esclusiva a Matrix racconta dell’efferato delitto commesso a Novi Ligure con Erika De Nardo, “ma io ho detto me ne vado. Lei non voleva. Si è arrabbiata. Ma io ho detto no vado via e lei mi ha chiesto di prendere i coltelli”, spiegando così come Erika rinunciò ad uccidere anche il padre.

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16 Commenti dei lettori »

1. Zoro ha scritto:

5 ottobre 2011 alle 19:42

sto tizio doveva passare tutta la vita in carcere gettando via la chiave ed invece ecco libero dopo soli 8 anni. Spero che nessuno guardi questa intervista, anche se temo che farà il botto, una persona del genere non la si può intervistare!



2. Sue Ellen ha scritto:

5 ottobre 2011 alle 19:58

La colpa è solo di lei… ma per piacere!!! Ma chi è quella persona normale che accetta di commettere un puriomicidio per motivi del caovlo?|

Ma non possono lasciarli entrambi in carcere a marcire??? Chi è che ha il coraggio di liberare questa gente???



3. Sue Ellen ha scritto:

5 ottobre 2011 alle 20:00

Omar racconta che Erika gli chiedeva “ossessivamente di uccidere la sua famiglia anche mentre avevano rapporti sessuali per dimostrare di essere un vero uomo e amarla veramente”.

Lei è una psicopatica
Lui è un demente



4. luke ha scritto:

5 ottobre 2011 alle 20:34

Di lui sappiamo tutto, delle persone che guarderanno Matrix dobbiamo dire qualcosa?!



5. Andrea80 ha scritto:

5 ottobre 2011 alle 21:01

Spero solo che la società CIVILE volti le spalle a questo feroce assassino, un elemento simile non merita alcuna pieta’, quella stessa pieta’ che questi due disgustosi elementi non hanno avuto mentre ammazzavano una povera mamma ed il suo piccolo…
Fosse stato per me avrei riservato loro la stessa sorte delle vittime.. ASSASSINI ed invece gia’ liberi..



6. manu.s ha scritto:

5 ottobre 2011 alle 22:17

Invece di dimenticare e farsi dimenticare va in tv a raccontarsi?… boh!… :(



7. Giuseppe ha scritto:

5 ottobre 2011 alle 22:22

E’ un argomento delicato e difficile da affrontare senza lasciarsi condizionare dalle passioni. Forse è scontato ricordarlo ma in Italia nacque Cesare Beccaria la cui opera è effettivamente conosciuta, forse, solo dagli specialisti. Per il resto preferisco nè commentare ulteriormente nè, tantomeno, polemizzare.



8. deb ha scritto:

5 ottobre 2011 alle 22:36

Credo che sia di dubbio gusto mandare in onda questa (come molte altre) interviste. Se ripenso a questo delitto mi viene ribrezzo ma non riesco a non pensare che, forse, questo ragazzo era uno psicolabile, molto bisognoso d’aiuto. Non tutte le azioni corrispondono ad un ragionamento razionale. Purtroppo.



9. CHE SCHIFO!!!! ha scritto:

6 ottobre 2011 alle 01:13

Io sto guardando questa intervista e sono schifato!!! Se uno bestemmia viene radiato dalla televisione per sempre, questo è lì a volto scoperto mentre si fuma una sigaretta e mostra le foto romantiche con la fidanzata! Prima di tutto riporto da wikipedia quello che ha fatto: “Inizialmente, Erika cerca di far bere al fratellino del topicida, poi lo butta nell’acqua della vasca e tenta di affogarlo. I fidanzati, forse perché presi dal panico non riescono però nel loro tentativo di affogare Gianluca, che si difende disperatamente riuscendo anche a ferire Omar mordendolo, ma avendo con se ancora uno dei coltelli usati per uccidere Susy, ricominciano a colpirlo. La furia dei due giovani diventa bestiale. Colpiscono di nuovo e serviranno in tutto ben 57 coltellate, per farlo smettere di agitarsi dopo almeno un quarto d’ora d’agonia.” Questo soggetto ha ucciso una donna e una bambino e si è fatto solo 9 anni di carcere, non 90, solo 9! e adesso è in televisione che viene santificato dagli ospiti in studio! A questo punto io se rubo macchine e scippo vecchiette voglio essere pagato! Tra poco, POCO, esce erika (quella che cercava di far bere il topicida al fratello) cosa facciamo? le facciamo condurre un programma per giovani? Io spero che qualche organo di controllo faccia qualcosa perchè è disgustoso.



10. Silvano ha scritto:

6 ottobre 2011 alle 08:02

Che orrore che vada a raccontare un delitto così raccapricciante in televisione anzichè cercare di farsi dimenticare da tutto e da tutti.
Certo che ormai siamo messi male con interviste ad assassini, annunci di morti in diretta e sciacallaggi spesso provo vergogna.



11. beppe ha scritto:

6 ottobre 2011 alle 09:21

Erica e omar avrebbe dovuto come minimo stare in carcere per 30 anni….ma in un manicomio criminale!!il delitto che hanno commesso è raccapricciante…son entrambi degli psicotici violenti e pericolosi e potrebbero ricaderci ancora….lei ne è uscita mediaticamente meglio di lui,ma non dimentichiamo che il fratello e la madre erano di Erica..che x me rimane un’assassina!!!



12. Claudia ha scritto:

6 ottobre 2011 alle 11:35

Disgustoso. Non merita il reintegro nella società ma solo di marcire in galera.



13. Vale ha scritto:

6 ottobre 2011 alle 12:06

Beh è raccapricciante quello che hanno fatto, su questo nessuno discute.
E’ altrettanto raccapricciante la curiosità/morbosità delle persone, lui va a farsi intervistare, c’è chi paga per avere l’intervista. Quelli fanno schifo, aumentano e spettacolarizzano la cronaca nera oltre ogni limite.
A chi parla di perdono o hanno fatto poca prigione dico 3 cose:
1. il nostro sistema giudiziario li ha considerati colpevoli e condannati (che sia poco per i nostri gusti è un altro paio di maniche), la pena l’hanno scontata, gli sconti di pena sono previsti dal sistema giudiziario, quindi anziché prendercela con loro che sono stati condannati, hanno scontato la loro pena e stanno usufruendo di opportunità messe a disposizione dal legislatore, prendiamocela con il legislatore che fa queste leggi.
2. l’intento della prigione è il recupero della persona (così come prevista dal sistema giudiziario italiano) e mi pare che è questo che si sta mettendo in atto con questi due ragazzi. Il recupero lo termina la comunità, se lo isoli di nuovo questo ragazzo che fine fa?
3. se il padre ha perdonato, noi chi siamo per non perdonare? Non è in fondo quello che ci insegna Cristo? O ci ricordiamo di essere cristiani solo quando si parla di gay o coppie di fatto?

Criticatemi quanto volete, ma almeno loro la pena l’hanno scontata, non come altri colpevoli non condonnati



14. Moni ha scritto:

6 ottobre 2011 alle 21:47

Vale sono molto d’accordo con te.
Ho avuto molta difficoltà riguardo a questa intervista. Da una parte lo guardavo e non riuscivo a non pensare che cosa avesse fatto a Gianluca e Susy ( sì, non dimentichiamoci di Susy che non aveva 12 anni ma era un essere umano anche lei e anche lei è stata atrocemente uccisa). Dall’altra se davvero si è pentito come afferma, credo che la sua vita sarà un inferno in terra. Non ci potrà mai essere vera pace per lui e la mostruosità che ha perpretato lo tormenterà tutta la vita.
Credo che sia troppo facile inveire contro e maledirlo, come anche da parte nostra “perdonarlo” del resto a noi non ha fatto niente. Credo che abbia sbagliato ad andare in Tv ma allo stesso tempo ci ha mostrato il vero volto del male. un volto banale di ragazzo ancora insicuro di cui, se non sapessi niente, metteresti la mano sul fuoco che non sarebbe capace d schiacciare una formica. Non so che dire, onestamente sono disorientata. Spero che non vada mai più in TV che sia davvero pentito e che possa trovare la sua via nella vita magari facendo qualcosa che possa servire da espiazione all’orrore che spero inconsapevolmente ha commesso.



15. SALDORSI ha scritto:

7 ottobre 2011 alle 00:38

PERCHE NESSUNO DEVE DIMENTICARE
‹‹21 febbraio 2001, ore 20.53. E’ tutto finito finalmente. C’è silenzio adesso. Solo il gocciolio del rubinetto nella vasca da bagno Iacuzi piena d’acqua. L’acqua è tiepida, rossa. IL piccolo Gianluca vi galleggia in posizione fetale, con addosso brandelli della tuta da ginnastica, lacerata da 50 coltellate. Sotto le unghie la pelle che ha strappato ai suoi assassini. Ha lottato come può lottare un bambino di 12 anni. Ha lottato sgomento contro un mostro a due teste, che prima ha ammazzato sua madre davanti a lui e poi lo ha inseguito, ingannato, dilaniato. Un mostro che gli era cresciuto accanto, giorno dopo giorno. Invocava l’aiuto del papà, Gianluca, ma è morto solo. Strisce di sangue dalla vasca da bagno portano fuori, lungo le scale, fino al pianterreno, in cucina. Lì il sangue forma una vasta chiazza su cui giace bocconi Susy Cassini, una donna massacrata da 47 coltellate, che mentre moriva ha perdonato chi le toglieva la vita. La porta di casa De Nardo si apre e dal villino a due piani color salmone in via Lodolino, a Novi Ligure, Alessandria, esce una ragazza in pigiama, a piedi scalzi, gli occhi vuoti: Erika. Cerca aiuto nella notte fredda. La soccorrono. La giovane blatera poche parole confuse, si capisce che qualcosa di terribile è avvenuto in casa sua. “Sono stati due albanesi”, afferma Erika. E lo ribadisce anche al padre, arrivato dopo pochi minuti, e che ora sta lì, davanti casa, con le mani nei capelli. Erika dichiara che mentre si trovava in camera sua aveva sentito il fratello urlare e aveva visto la madre correrle incontro inseguita da due rapinatori armati di coltello; dichiara quindi di essere scappata. Però agli investigatori che compiono il sopralluogo qualcosa non torna. Ad esempio, le orme dei piedi della ragazza ‘in fuga ’ dimostrano che camminava e non correva; e poi, perché i cani da guardia non hanno abbaiato? E che ruolo può aver avuto Mauro Favaro, detto Omar, il fidanzato della ragazza, che ora la segue a testa china, dovunque lei si sposti, fuori e dentro la casa del delitto? Forse nessun estraneo è entrato nella villetta. Forse il mostro non viene da fuori. Forse è dentro: in famiglia.>> Attendono nascosti in un bagno della villetta il ritorno di Susy e Gianluca. Entrati in casa, la madre va in cucina e il piccolo corre sopra, nella cameretta, a leggere un fumetto di Pokemon, mentre si riempie la vasca per il bagno. Susy, di spalle, viene aggredita a coltellate da Omar: i colpi, inferti con un coltello della cucina, sono talmente violenti che la lama si piega a 90 gradi. A questo punto a dar manforte al ragazzo interviene Erika, che con un altro coltello, ringhiando “Muori! Muori!”, finisce la madre, la quale sussurra: “Erika, ti perdono”. Alla fine il corpo di Susy sarà attraversato da 47 coltellate. Gianluca sente le urla della madre e si precipita al piano di sotto, dove assiste all’assassinio. Erika ferisce il fratello ad un braccio e lo costringe a risalire nella sua stanza, dove lo chiude a chiave. Il bambino distrugge parte del mobilio nel tentativo di uscire. La sorella scende dal fidanzato: non sanno che fare. Omar vorrebbe risparmiare il piccolo, che però ha visto e capito: è la sua condanna. Decidono di fargli bere un veleno per topi acquistato tre giorni prima, forse allo scopo di avvelenare tutta la famiglia (si rinviene anche un manuale dei veleni, in cui sono sottolineate le parti riguardanti le dosi letali per l’uomo). Erika alza al massimo il volume dello stereo e torna dal fratello, cercando di rassicurarlo; con la scusa di lavare il sangue lo porta in bagno. Qui arriva Omar col bicchiere d’acqua in cui è disciolto il veleno. I due tentano di far bere Gianluca, che si rifiuta, lotta, morde, finchè il bicchiere cade per terra. Improvvisamente Erika accoltella più volte il fratello, che grida: “Erika, perché mi fai questo?” e tenta disperatamente la fuga, cercando addirittura di arrampicarsi sulla parete, come testimoniano le impronte delle manine insanguinate. Anche Omar infierisce col coltello su Gianluca, che alla fine soccombe. Il piccolo viene trascinato nel bagno ed annegato nella vasca piena d’acqua. Omar fa per andarsene, ma Erika gli dice: “Come, te ne vai? E mio padre non lo uccidiamo?” “Se vuoi fallo da sola. Io me ne vado, non ce la faccio più” ribatte lui e si allontana col motorino (visto da un testimone). Erika butta all’aria alcuni oggetti per inscenare una rapina. Poi esce di casa e inizia a recitare … >> [Paolo De Pasquali, pagg. 138-139, 2004]



16. beppe ha scritto:

7 ottobre 2011 alle 09:36

cara Vale….ma ke confronto del c….o fai?
Metti sullo stesso piano qsti 2 psicopatici assassini con le problematiche sociali dei gay e delle coppie di fatto?Ma ti rendi conto?
visto che ti appelli alla pietà cristiana, ai gay non è molto dimostrata mi sembra,ma certi mass media e istituzioni son piu disponibili a capire gli assassini psicopatici che le difficoltà delle persone che si comportano umanamente nel rispetto dei propri simili.

mi auguro che queste 2 bestie poichè x me sono tali,non compiano altri delitti una volta messi in libertà….come quel criminale della strage dell’Argentario!



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