Chi sarà l’erede di Marco Carta? La risposta è sempre più vicina e gli autori di “Amici di Maria De Filippi” sembrano mettercela tutta per tenere vivo l’interesse del pubblico, oltre che per sopperire all’improvviso cambio di collocazione al martedì. E, dopo la sigla cantata dai Blu, è la stessa padrona di casa a spiegare le novità in arrivo, a cominciare dalla suddivisione del prossimo serale in tre parti:
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Blu contro Bianchi e consueta uscita;
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medesima sfida con seconda eliminazione e annuncio dei primi tre finalisti ufficiali;
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ballottaggio tra i due sconfitti della serata che si contenderanno un ultimo posto vacante per l’attesissima “resa dei conti” del 24 marzo.
I primi in classifica restano i soli a non essere candidati all’uscita, come del resto si eviterà un ballottaggio tra i due reduci Bianchi. L’oggetto della puntata domenicale, tanto per cambiare, è ai limiti dell’inutilità: una miriade di prove per accaparrarsi l’inizio della prova staffetta dove è palese che i concorrenti ne approfittino, esclusivamente, per conquistare qualche altra briciola di popolarità.
E debutta, ormai si fa per dire, Valerio Scanu con l’intensa “When a man loves a woman”. Per lui una media più che sufficiente, accompagnata da polemiche dovute a un delirante “4″ giunto da Garrison e un 5 dalla Di Michele. Entra in studio una vecchia conoscenza del talent show: è Andrea Dianetti, l’unico attore ad un passo dalla vittoria in una precedente edizione del programma e oggi testimonial di uno dei quattro progetti de “La fabbrica del sorriso”. Tocca, poco dopo, a Pedro Gonzales che balla un pezzo dell’assente, e si sente, Alessandra Celentano. Ma l’aitante cubano, più che per le sue doti, si fa notare, suo malgrado, per un ingiusto “0″ (zero) preso da Garrison. E’ ora che Maria assuma un insegnante per i suoi docenti perché, in situazioni come questa, è la credibilità del format a traballare. Commissione più omogenea per Alessandra Amoroso che porta a casa voti altissimi. Altra esibizione e nuove polemiche, invece, per “Mille giorni di te e di me” cantata da Valerio che si scontra, nuovamente, con Garrison che abbassa ulteriormente i suoi voti.
Immancabile, l’angolo “marchetta” stavolta ad appannaggio di Malika Ayane che presenta la sanremese “Come foglie”. La seconda parte, all’insegna dei “Bianchi innamorati”, vede una serie di esibizioni che ottengono un maggiore riscontro dalla commissione, tanto che vincono senza troppi problemi l’inizio della futura staffetta. Ma il contorno è sicuramente più interessante del talento di Luca Napolitano e Alice Bellagamba.
Valerio che di ritorno in casetta minaccia di andare via per “colpa” di Garrison, fino a cominciare addirittura a preparare le valigie per tornarsene nella sua amata Sardegna. A tal proposito, è doveroso sottolineare che, se da una parte l’atteggiamento dell’insegnante di danza è a dir poco irritante e spesso privo di ogni minima coerenza, il comportamento ed il linguaggio dell’allievo vanno ben oltre i limiti imposti da ruolo. Ma non finisce qui: la seconda marchetta del nuovo libro di Zanforlin-Sfondrini è incentrata su una maestra attratta da un suo allievo, mentre Luca canta in sardo e Alessandra viene insultata da uno sparlante del pubblico.
Decisamente, un buona buona premessa per una spumeggiante semifinale prevista per martedì 17 marzo, ore 21.10, su Canale5.
1. Biagio Chianese ha scritto:
15 marzo 2009 alle 21:17