Alla fine, probabilmente, ha vinto lei. Milly Carlucci può dirsi soddisfatta perchè la giornata di ieri è iniziata e terminata come forse sperava da mesi. In mattinata la sentenza del giudice che le dà ragione e dice stop a Baila, in serata la messa in onda (palesemente improvvisata) del programma di Barbara D’Urso con tutte le modifiche necessarie, segno che la versione Ballando con le Stelle in salsa Mediaset era più che un timore di casa Rai.
Oggi la Carlucci è intervenuta a La Vita in Diretta per fare il punto della situazione al pubblico di Rai 1:
“La cosa bellissima che io vorrei comunicare anche al pubblico a casa è che noi autori di Ballando con le Stelle abbiamo iniziato un’azione per difendere il nostro programma dalle imitazioni. Lunedì è arrivata una sentenza del giudice Gabriella Muscolo che ha stabilito un principio importantissimo: che anche il lavoro degli autori è una proprietà intellettuale che va tutelata. Per cui non si può imitare, non si può copiare laddove questo sia un lavoro di natura artistica. E ha detto che l’imitazione di Ballando con le Stelle, che la concorrenza si stava preparando a mettere in onda, era da definirsi contraffazione“.
La conduttrice ammette di aver visto ieri sera la prima puntata di Baila, però dice di non poter rilasciare alcun giudizio personale perchè la vicenda è ancora aperta. Tuttavia, la scelta di andare in onda, nonostante la decisione del giudice, non la condivide e per questo ha portato una prova video che mette a confronto il nostro Ballando con le Stelle con il format messicano Bailando por un Sueno, da cui è tratto Baila. La Carlucci rimarca tutte le similitudini tra i due marchi: presentazione della coppia, contributo filmato, esibizione in gara, commenti della giuria, votazione con la paletta, etc.
Inoltre, rimprovera Mediaset di aver fatto passare i concorrenti come persone comuni e non come dei veri ballerini quali sono:
“Non si deve usare la televisione per dire il falso al pubblico a casa, per dire bugie, perchè la televisione è autorevole (…) Non si può andare in onda e presentare dieci ballerini che hanno fatto gare di ogni tipo, a livello mondiale, europeo, internazionale, etc… Presentare un campione dicendo che è solo impiegato, o agricoltore, è un falso, e farlo dire anche a loro è un modo brutto di costringere la gente a dire bugie. A me dispiace per la deontologia televisiva perchè credo che la televisione sia un luogo dove bisogna fare le cose belle per il pubblico da casa che ci guarda. Senza mentire. Senza bugie”.
1. Ciro ha scritto:
27 settembre 2011 alle 17:05