28
agosto

MARCO TRAVAGLIO BACCHETTA L’AD STELLA: NON PRESE SANTORO A LA7 PER PAURA DI CRITICHE AI POLITICI ‘AMICI’

Marco Travaglio, Michele Santoro

Da “giustizialista” a giustiziere il passo è breve. E’ bastato che qualcuno mettesse in dubbio l’integrità di Michele Santoro per trasformare Marco Travaglio nel temibile Vendicatore brizzolato. La metamorfosi è avvenuta stamane sulla prima pagina del Fatto Quotidiano, innescata da alcune dichiarazioni che l’AD di La7 Giovanni Stella aveva rilasciato ieri al Giornale. “Con Santoro non abbiamo chiuso il contratto solo perchè lui pretendeva libertà assoluta… facile chiedere la libertà con i soldi degli altri” aveva proferito il vertice della tv di Telecom. Così il giornalista, compare televisivo del noto conduttore, ha impugnato la clava ed ha replicato al “Canaro” per fare giustizia.

Nel suo editoriale, Travaglio ha provato a smontare la versione di Stella, secondo la quale Santoro avrebbe preteso un’eccessiva autonomia dall’editore di La7. Il brillante vicedirettore del Fatto, in particolare, ha citato l’articolo 21 della Costituzione in riferimento alla tutela della libertà di espressione. E ha bacchettato il dirigente della tv terzopolista:

Non sappiamo quali editori conosca, a parte se stesso, il dottor Stella, ma in tutto il mondo libero funziona così: l’editore sceglie i giornalisti a proprio gusto secondo criteri professionali; dopodiché questi lavorano come meglio credono, in base alle regole fissate dal contratto nazionale (…) Se poi l’editore non è soddisfatto di loro, li licenzia per giusta causa. E alla fine è il giudice a stabilire se la causa era giusta o no

Se Michele Santoro è stato scaricato da La7 la colpa mica è sua. Piuttosto, ci saranno state altre motivazioni. Travaglio si è così messo a scandagliare le cause che avrebbero fatto saltare la trattativa tra il teletribuno e l’emittente. Per poi trarre una personale conclusione.

Passando in rassegna gli eventuali ostacoli al nuovo contratto di Santoro, il giornalista ha edotto che i motivi non fossero professionali né finanziari, né aziendali o politici. Di qui la domanda schiacciante:

Dunque perchè (Stella, ndDM) pretendeva – stavolta il verbo è appropriato – ciò che nemmeno la Rai di Masi&C. aveva mai ipotizzato, cioè di controllare scaletta, ospiti e filmati?”

L’interrogativo, del tutto pertinente, sembrerebbe incastrare il “Canaro” anche rispetto al problema delle garanzie legali (che invero Mentana e Santoro si erano dichiarati pronti a coprire). Andrebbe però considerato che non stiamo parlando di un anchorman qualunque, ma di una mina vagante tanto geniale quanto esplosiva. Risulta dunque comprensibile che La7 volesse prendere delle adeguate tutele, cosicché stavolta affanbicchiere non ci venisse mandato nessuno.

Tuttavia, secondo Travaglio, la faccenda avrebbe una spiegazione ben precisa:

la paura di Stella, o di Telecom tutta, che Santoro usasse la sua libertà per criticare i politici dai quali la concessionaria Telecom dipende“.

Perchè zio Michele non è mica pestifero o fazioso. Sono gli altri che lo dipingono così, e poi finiscono col mettersi paura.



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19 Commenti dei lettori »

1. pig ha scritto:

28 agosto 2011 alle 11:48

Santoro non può replicare da solo senza l’aiuto del suo protetto Travaglio?
Travaglio si crede la ragione assoluta ed è di un’antipatia unica



2. ANTONIO1972 ha scritto:

28 agosto 2011 alle 11:50

travaglio è un mito!



3. Giuseppe ha scritto:

28 agosto 2011 alle 11:51

Sì, la paura di Stella era proprio quella “che Santoro usasse la sua libertà per criticare i politici dai quali la concessionaria Telecom dipende”. Travaglio dice anche: “Soltanto nello Stato semilibero di Bananas un dirigente di successo, braccio destro di un top manager del calibro di Franco Bernabè, può mettere nero su bianco, per giunta sul quotidiano del premier, che la libertà è una pretesa”. Ma una rete commerciale non è uno Stato. E anche la storiella che l’editore sceglie i giornalisti a proprio gusto e poi “questi lavorano come meglio credono, in base alle regole fissate dal contratto nazionale” è solo funzionale alla polemica nei confronti di Stella, ma Travaglio sa bene che il meccanismo non è così semplice. Quella libertà di espressione garantita dalla Costituzione la si potrebbe avere solo lavorando per un servizio pubblico affrancato da partiti e potentati economici. Ma in Italia è pura utopia.



4. Davide Maggio ha scritto:

28 agosto 2011 alle 12:06

Non so se puo’ tornarvi utile, ma a qualunque programma io abbia partecipato (e quindi non parliamo di programmi di politica, argomento decisamente piu’ sensibile) la produzione deve inviare prima della messa in onda scaletta con ospiti e argomenti trattati.



5. Fabrizio ha scritto:

28 agosto 2011 alle 12:09

Travaglio e Santoro hanno uno strano concetto di democrazia… Libertà editoriale non significa certo mandare a quel paese il proprio editore o chiunque non sia coerente con le loro idee politiche… Santoro è un (FAZIOSO) eccellente professionista, ma come ha detto Stella nell’intervista di ieri, deve per forza trovare un nemico, altrimenti le sue trasmissioni sarebbero uguali a tutte le altre, con un normale audience… Ciò che fa ascolto sono le polemiche, non certo la qualità della trasmissione… Santoro è bravo a creare l’attesa, ad incuriosire il telespettatore… Ora provi a farlo senza i soldi pubblici, vediamo se sarà ancora così bravo…



6. Conte Dracula ha scritto:

28 agosto 2011 alle 12:47

davide c’è qualche possibilità di un arrivo di santoro a cielo o a sky?



7. Davide Maggio ha scritto:

28 agosto 2011 alle 13:05

Conte: Sky dice di no. E io non so nulla in proposito.



8. Paola ha scritto:

28 agosto 2011 alle 13:41

Bravo Marco sei un mito!!

Volevo dire a Fabrizio che se il Dott. Stella ha questa opinione di Santoro ha fatto benissimo a non concludere la trattativa. Mi pare fosse lui prevenuto . Lo dimostra anche la scelta del giornale su cui fare queste dichiarazioni. Non so quali siano le regole televisive, quindi può essere anche che Santoro esageri, ma ciò non toglie che il suo programma insieme a Report e forse pochi altri che ora mi sfuggono ci restituivano una fetta di realtà del ns Paese che il servizio pubblico volutamente OCCULTA . Il danno non è tanto per i suoi “fans” che fortunamente si informano altrove, ma per chi non avrà piu’ l’occasione di dire che è fazioso non vedendolo appunto, e quindi non avranno piu’ neanche quella pulce all’orecchio per riflettere un nanosecondo e magari chiedersi se il paese di Bengodi che da venti anni a questa parte qualcuno ci ha descritto, magari non esista proprio… In fondo un’opinione si forma ascoltando campane contrarie … e non facendo i lavaggi dei cervelli…



9. vicky ha scritto:

28 agosto 2011 alle 14:01

Tre anni or sono non perdevo una loro trasmissione ora hanno una capacità di innervosirmi come un martello pneumatico.Sempre lo stesso rumore,la stessa tattica ora ci mancava il vittimismo.
L’Italia va in rovina totale e loro danno la colpa ad uno solo e intanto mangiano,mangiano….



10. ventiore ha scritto:

28 agosto 2011 alle 15:50

Questo è il ritrovo degli antisantoriani =]
Bene, lo stesso autore, mi sembra
solidarizzasse con Mentana dopo lo scambio di battute sui giornali tra quest’ultimo e Santoro. E cosa si dicevano sui giornali? Mentana dice che Santoro vuole una libertà assoluta, Santoro risponde che se Mentana ritiene che quella che pretende sia una libertà assoluta allora sono diversamente liberi. Alla luce delle ultime dichiarazioni di Stella al Giornale capiamo quanto fossero vere queste parole: Mentana diceva che Santoro voleva una libertà assoluta quando Santoro voleva solo la stessa libertà di Mentana. Mi ricordo le grandi difese vostre: ecco ora dovreste ammettere che Mentana era senza vergogna a dire certe cose. Come si dice: carta canta. Oppure: il canaro ha abbaiato.
Invece ironizzate su Travaglio e Davide Maggio dice che nelle trasmissioni in cui va la produzione si informa su tutto: beh, dato che vogliamo essere precisi che trasmissioni erano? L’Italia sul Due? Il processo ad X Factor? Non comunque Annozero. Trasmissioni dall’interesse pubblico pari a zero ed in cui si può benissimo, se si vuole, accettare vincoli. D’altronde gli ospiti vengono chiamati solo per marketing, lo stesso motivo per cui chiamano lei, Davide.
Santoro non può invitarla e quindi dubito che lei troverà qualche motivazione per apprezzarlo, tralasciando il talento ed il seguito popolare (che a quanto pare per lei non contano dato che su Santoro è sempre scettico mentre Tamarreide ancora un po lo rimpiange).
Quindi direi che sono proprio cose poco paragonabili.
Buona giornata.



11. Giuseppe ha scritto:

28 agosto 2011 alle 15:51

@ 4. Davide Maggio
Forse prendevano certe cautele proprio a causa della tua partecipazione.



12. Davide Maggio ha scritto:

28 agosto 2011 alle 16:08

ventiore: infatti sottolineavo la cosa proprio per il peso delle trasmissioni alle quali partecipavo. Se c’e’ per queste trasmissioni un obbligo del genere, a maggior ragione dovrebbe esserci in programmi che si occupano di politica, materia certamente sensibile.



13. ventiore ha scritto:

28 agosto 2011 alle 18:08

Una trasmissione di informazione non deve rispondere all’editore altrimenti produrrà informazione semi-libera. Se sbaglia paga, se non piace lo si manda via, ma gli si lascia la libertà di decidere ospiti, argomenti e stile di conduzione. Tra l’altro per la questione della tutela legale si era anche risolto. Dunque perché intervenire? Ed ancora: perché interessarsi a Santoro che in Rai ha certe tutele per poi proporgli un contratto che non gli contiene? Cioè dovrebbe passare ad un network più piccolo per avere meno garanzie di libertà? La7 è meno libera della Rai, la Rai fa di tutto per rimuovere spazi di libertà. E Mediaset è direttamente del capo di governo. Ecco la sintesi.



14. Luca ha scritto:

28 agosto 2011 alle 18:14

La VERITA’ è che Santoro e co. NON erano stimolati ad andare a La7 e volevano rimanere in questa Rai che TANTO CRITICANO!!

Perchè non hanno mai chiesto queste libertà alla Rai?? Ma poi chi è Santoro per pretendere tutto questo??

Ci sono riusciti a rovinare La7…bravi..ed ora ve ne state a casa vostra.



15. Davide Maggio ha scritto:

28 agosto 2011 alle 18:17

ventiore: sul fatto che ci sia un indiscutibile conflitto di interessi penso che non ci sia da discutere. Non posso essere d’accordo, invece, quando dici che una trasmissione di informazione non debba rispondere all’editore. Penso sia naturale il legame con l’editore e mi sembra anche ovvio, visto che a risponderne è proprio questo. Sarei d’accordo con te se ci fosse realmente un principio in base al quale ’se sbaglia paga’, ma così non è mai stato. D’altronde La7 ha fatto proprio ciò che hai scritto tu: le regole che voleva Santoro non sono piaciute e conseguentemente non è stato siglato alcun accordo. Se poi uno non vuole rispondere a nessuno di ciò che fa… sia editore di se stesso.



16. Giuseppe ha scritto:

28 agosto 2011 alle 18:49

Un conto è avere un grande e ricco editore “alle spalle”, un altro l’essere piccoli editori di se stessi. Qualche compromesso bisogna sempre farlo. Certo che l’idea che un importante giornalista prima di fare un pezzo debba di volta in volta avvertire il proprio edtore (nel caso di Santoro si salterebbe il passaggio del Direttore): “Guarda che devo scrivere così e cosà di Tizio e Caio” fa un pò sorridere. Anche se a volte qualche illustre “lecchino” mi sa che fa proprio così..



17. Giuseppe ha scritto:

28 agosto 2011 alle 19:16

Proviamo a fare un esempio in stile “microfisica del potere” (Foucault): i collaboratori delle trasmissioni di Santoro penso concordino, come avviene in tutte le redazioni (e in senso lato in tutte le collettività accomunate da un mcd), il lavoro da svolgere. E se qualcuno di questi pretendesse di fare una bela sorpresa e di non anticipare niente di quello che metterà in onda? Che farebbe Santoro? Si fiderebbe o lo manderebbe a c…?



18. Luca ha scritto:

28 agosto 2011 alle 22:02

Ma poi chi è Santoro?? Chi si crede di essere?? Poteva farle alla Rai queste richieste..ed invece in questi anni ci è rimasto nonostante la brutta aria che tira. Sa solo predicare bene e razzolare male.

A La7 lavorano Mentana, Lerner, Piroso, Gruber, Costamagna, Bignardi, Crozza e da quest’anno ci saranno anche Formigli (spalla storica proprio di Santoro), Saviano e Fazio..chissa perchè loro di sinistra hanno accettato di fare La7 senza problemi e non si solo lamentati facendo pretese assurde. Solo Santoro è arrivato a tanto. VERGOGNA!! Ricordiamoci che andrà in onda Vieni via con me SENZA problemi..oltri agli speciali di Saviano…



19. francesco ha scritto:

29 agosto 2011 alle 10:21

ma questo Travaglio prende pure le difese di Santoro? Dalle mie parti quando qualcuno viene licenziato dal posto di lavoro e và in cerca di qualcos’altro nei colloqui di solito non “PRETENDE” le cose ma cerca di adattarsi a quello che i capi vogliono..se poi non gli sta bene libero di andarsene ma la faccia tosta di andare in un azienda nuova in cerca di un lavoro e chiedere carta bianca su tutto mi sembra assai pretestuoso e sfacciato! BEN GLI STA AD AVERGLI CHIUSO LA PORTA IN FACCIA!! Santoro si deve ricordare che in tv è un dipendente non il padrone..altrimenti puo benissimo creare un canale tv lui, cosi dopo potrà fare tutto quel che vuole in santapace senza tirare fuori sempre la censura che oramai con questa storia ci ha rotto veramente a tutti!!!!1



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