Per un abile oratore come lui non deve essere stato tra i giochi di parole più difficili. Troppo semplice cambiare una vocale e trasformare i ‘palinsesti’ in ‘palinsisti’, per descrivere l’attuale situazione di una televisione accartocciata su se stessa, priva di guizzi e originalità. In apertura della 41^edizione del Giffoni Film Festival, Paolo Bonolis si sofferma nuovamente sulla crisi di idee che ha colpito (pare in modo irreversibile) il piccolo schermo: “La tv di oggi ha smesso di rinnovarsi, è un mezzo dal quale non si riesce ad ottenere più stupore, non ci sono più i “palinsesti”, ma i “palinsisti”, si ripete ciò che è stato fatto, perché andare sul certo è più conveniente“.
Questo, il Paolino-pensiero arricchito da un’altra interessante metafora: “La tv di un tempo era “pionieristica”, oggi è solo “coloniale”, non si cercano più nuove terre, ma si tende a coltivare quelle che già si conoscono“. Non è la prima volta che il conduttore si sofferma sull’argomento, però – diamo a Cesare quel che è di Cesare – va riconosciuto che quella 2011/2012 sarà la prima stagione televisiva nella quale Bonolis riuscirà ad armonizzare la sua voglia di nuovo con dei fatti concreti. Almeno nelle intenzioni, il suo Avanti un altro potrebbe dare una scossa ad uno slot da troppi anni arroccato sugli stessi programmi: “Cercherò di stupire con il nuovo preserale che partirà a settembre“.
Il contesto fanciullesco in cui sono state pronunciate queste dichiarazioni porta il presentatore anche ad esprimere un giudizio sull’attuale tv dei ragazzi: “Oggi per i bambini ci sono solo cartoni animati, non c’è un programma dedicato a loro, ad un orario preciso, i bambini non hanno un punto di riferimento con la realtà” per poi aggiungere ironicamente: “Bim Bum Bam, era unico, era un programma cattivo, schiacciavamo addirittura i puffi, io non li sopportavo“. E chissà che nella pentola di Bonolis non bolla qualcosa pensato appositamente per i più piccoli…
Il compare di Luca Laurenti, infatti, si lascia scappare un curioso: “Farò un programma pensato per piacere anche ai bambini, ho un’idea che devo condividere… vediamo se le persone con cui parlerò saranno pionieri o coloni“. Date le premesse, appare scontata la rinuncia a Ciao Darwin alla quale probabilmente si accompagnerà quella, più dolorosa, a Il Senso della Vita, difeso strenuamente nonostante lo scarso riscontro di pubblico: “Qualcuno ha scritto la fregnaccia che Il senso della vita è stato un flop, in realtà è andato benissimo. Il 14/16% di share per un prodotto come questo è un ottimo risultato“.
Un taglio al passato e (almeno nelle intenzioni) sguardo puntato su nuove forme di intrattenimento. Sarà Bonolis il nuovo pioniere – per usare un termine a lui caro – della tv tricolore?
1. roch ha scritto:
12 luglio 2011 alle 17:00