Adattamenti letterari, lunga serialità, piacevoli ritorni e qualche sorpresa accompagnata da grandi nomi del cinema italiano: sono questi gli ingredienti della fiction che i canali Rai propongono per la prossima primavera, all’insegna di una pluralità tematica che mira ad accontentare un pubblico sempre più vasto.

Un genere, questo della fiction, che ha visto un Del Noce sempre più attento ai gusti del pubblico, consapevole di quanto sia importante proporre prodotti di qualità che siano vicini ai gusti dei telespettatori. Nello scorso dicembre, il direttore di Rai Fiction aveva dichiarato – “La Fiction è un genere costoso, e i soldi devono essere spesi bene. Meno costume e più serialità, bisogna essere più vicini ad oggi, più moderni“.

E proprio il 2008 è stato un anno piuttosto fortunato su questo versante. Con ben centosessanta serate di fiction in prima visione, la Rai si è resa protagonista della top ten delle fiction di maggior ascolto con ben nove titoli su dieci, sfruttando gli ambiti narrativi e i linguaggi più disparati per raccontare quelle storie che hanno appassionato milioni di telespettatori.

Dopo il salto scopri tutte le fiction della primavera rai 2009:
Fra queste anche Butta la Luna, la miniserie ispirata al best seller di Maria Farnesi, che nel suo ultimo episodio toccò il 32% di share, arrivando ad interessare un pubblico di più di 8 milioni di telespettatori, che oggi attendono le nuove avventure di Alyssa Calangida, interpretata da Fiona May. E giovedì 26 febbraio Butta la Luna ritornerà con il primo dei tredici nuovi episodi diretti da Vittorio Sindoni e un cast arricchito da due new entry, Vanessa Gravina e Roberto Farnesi. Guest Star Giuliano Gemma, nel ruolo di Luigi, il padre di Cosima, e Lola Ponce che farà una piccola apparizione nel ruolo di se stessa.

Grandi nomi fanno parte dei cast delle due miniserie liberamente ispirate ai celeberrimi romanzi di Charles Dickens e Carlo Collodi, David Copperfield e Pinocchio. La prima, diretta da Ambrogio Lo Giudice, è l’ennesima trasposizione su pellicola di una storia che ha appassionato milioni di lettori ed è arrivata al cinema ed in tv attraverso film e serie tv che hanno reso famosissima la storia del piccolo David, sfortunato orfano cresciuto nella suggestiva Inghilterra Vittoriana, e messo a dura prova da una vita che non gli risparmia nessun ostacolo. Giorgio Pasotti, Maya Sansa e Gian Marco Tognazzi compongono il trio di attori scelti da Rai Fiction per questa produzione.

Ci sarà anche la divertente Luciana Littizzetto nel cast di Pinocchio, chiamata a vestire gli insoliti panni di Grillo Parlante. Tornano, dunque, dopo più di trent’anni, le avventure del burattino di legno e di Mastro Geppetto, interpretato nella celebre versione degli anni ‘70 dall’indimenticato Nino Manfredi. La produzione Rai Fiction – Lux Vide – Power vede alla regia Alberto Sironi e presenta al pubblico un cast dal sapore internazionale, con Bob Hoskins (già visto in fiction italiane di grande successo come “Il Papa buono”, dove interpretava Papa Giovanni XXIII e “Io e il Duce” dove impersonava Benito Mussolini), Robbie Kay, Margherita Buy, Violante Placido e Alessandro Gassman.

Sarà il sequel del film tv Mio Figlio, l’omonima serie in sei puntate con la regia di Luciano Odorisio prodotta da Rai Fiction e ArtiSacha. Quattro anni dopo, tornano le avventure del Commissario Federico Vivaldi (interpretato da Lando Buzzanca), un poliziotto di stanza a Trieste dal carattere forte e risoluto, ancora innamorato della ex moglie Laura (Caterina Vertova) e fermamente  intenzionato a riconquistarla. Nel cast anche Giovanni Scifoni nei panni di Stefano, il figlio del Commissario, personaggio il cui coming-out era al centro della storia del film tv da cui è originata la serie.

Ma non di sola fantasia vive la fiction italiana. A chiudere l’offerta primaverile Rai arrivano due miniserie ispirate a due personaggi reali, probabilmente non così noti al grande pubblico ma sui quali si sono concentrate le attenzioni e gli sforzi produttivi di Rai Fiction. La prima è Pane e Libertà, prodotta da Rai Fiction e Palomar, scritta da Pietro Calderoni, Gualtiero Rosella, Alberto Negrin con la regia di Alberto Negrin. E’ la storia di Giuseppe Di Vittorio, uno degli esponenti più autorevoli del sindacato italiano del dopoguerra, interpretato da Pier Francesco Favino. Bracciante analfabeta, sindacalista rivoluzionario, bersagliere ferito a Monte Zebio, comunista amico di Gramsci e Togliatti, combattente nella guerra di Spagna, catturato dai nazisti nella Parigi del 1938, Di Vittorio è profondamente un uomo del popolo, più che del partito. Nominato segretario della Federazione Sindacale Mondiale, vive come un dramma umano e personale la scissione della Cgil, dopo l’attentato a Togliatti, ma si rimbocca le maniche: “Io non mollo”, dice a quei compagni che pensano che un sindacato solo comunista in fondo sia la cosa migliore. Nel cast, a raccontare la sua difesa dei lavoratori, ci sono anche Raffaella Rea, Giuseppe Zeno e Anna Ferruzzo.

Non ha mancato di suscitare polemiche invece Bakhita, miniserie diretta da Giacomo Campiotti prodotta da Rai Fiction e Titania Produzioni, accusata dalla stampa, in seguito alla proiezione al RomaFictionFest, di essere poco fedele alla realtà dei fatti. La fiction racconta la vita della Santa africana Giuseppina Bakhita, beatificata nel 17 Maggio 1992 da Papa Giovanni Paolo II, rapita dal suo villaggio sudanese, venduta come schiava all’età di sette anni e strappata dalla schiavitù all’età di vent’anni da un console italiano. Ad interpretare la religiosa l’esordiente Fatou Kine Boye, nel cast con i più famosi Fabio Sartor, Stefania Rocca, Sonia Bergamasco, Ettore Bassi e Francesco Salvi.

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