Non era nei piani del direttore: Massimo Liofredi avrebbe preferito affidare la nuova edizione di Quelli che il calcio alla coppia Balivo-Facchinetti ma dalla direzione generale della Rai è stato imposto a tempo di record il nome di Victoria Cabello. Le dichiarazioni del direttore sono state lapidarie: “Victoria Cabello non è adatta a Quelli che“. La diretta interessata non sembra esserci rimasta male, anzi è pronta a raccogliere la sfida.
Per Liofredi, la giovane conduttrice di Victor Victoria è un volto di nicchia, non andatta ad una rete generalista come la sua Rai2. Per condurre un contenitore di tre ore, in diretta, occorre dimestichezza nel saper gestire al meglio il programma e una partecipazione al Festival di Sanremo non basta. Eppure come prima scelta Liofredi aveva proposto Belen Rodriguez, un volto si più generalista ma con un bagaglio di esperienze che non andava poi molto lontano da quello di Victoria Cabello.
Il quotidiano di via Solferino dà voce oggi alla replica dell’ex veejay di Mtv, anche lei ignara e sorpresa dalla proposta ricevuta almeno quanto il direttore: fino alla scorsa settimana tra i suoi progetti c’era un programma per la domenica di La7. A Liofredi comunque dà ragione:
“Sono ancora elettrizzata per l’offerta della Rai. Liofredi ha detto una cosa vera: vengo dalla nicchia. Una nicchia che mi ha dato visibilità e possibilità di crescere nel tempo. Non conosco il direttore, non ho ancora avuto modo di parlarci. Ma sono una sua fan da sempre: da bambina stavo buona solo quando i miei mi facevano sentire “Mango Tree” (Liofredi ha fatto parte di questo duo pop negli anni ‘80). Penso sia intelligente e capisco volesse far crescere artisti Rai. Ma anche se non ero nei suoi disegni spero di renderlo orgoglioso. E che mi dia fiducia, ne ho bisogno“.
Il suo passaggio in Rai non ha intaccato i rapporti con La7, anzi: il direttore Lillo Tombolini, che la conduttrice considera come un papà, le avrebbe detto: “Come fai a dire di no?“. Riguardo a Quelli che il calcio:
“Sempre seguìto. E’ una trasmissione che fa gola. Ammiravo Fazio che conciliava lo spirito generalista con qualcosa di alto. La Ventura è una signora della tv. Raccogliere la sua eredità è impegnativo. Non l’ho ancora sentita, nel delirio di questi giorni io ho rotto il telefonino“.
Nella sua edizione vorrebbe conciliare il gusto della tv generalista con quello della nicchia:
“Di calcio non me ne intendo. Ma da tre giorni la prima cosa che faccio ogni mattina è leggere quel giornale rosa. Non voglio far finta di sapere cose che non so ma posso dire che imparo velocemente e che ho una borsetta a forma di pallone, se può essere utile“.
Non si può negare un fondamento alle preoccupazioni di Massimo Liofredi: per quanto Simona Ventura abbia fatto di Quelli che il calcio un programma scanzonato, al limite del cazzeggio, tenere le briglie della diretta per tre ore richiede polso, più polso di quanto ne richiedessero le chiacchiere in libertà del suo Victor Victoria in cui era l’ospite a far da mattatore e la conduttrice era poco più che una spalla.
1. Zoro ha scritto:
1 luglio 2011 alle 18:36