Sembrava dovesse cadere il mondo, e invece a cadere sono state solo le speranze degli italici spettatori, convinti che per La7 fosse ormai giunta l’ora del grande salto dopo un’ultima stagione di grandi successi. E invece sarà probabilmente tutto rimandato a tempi migliori, in attesa – chissà – di novità a livello politico e di maggiore libertà a livello editoriale.
Alla fine l’unica banana, di quelle citate dall’AD di Ti Media Giovanni Stella, caduta dal servizio pubblico è stata quella di Michele Santoro che, dopo la provocazione dell’ultima puntata di Annozero – a conferma del legame che intercorre con l’azienda pubblica nonostante le continue liti con i piani alti – e il bis con tuttiinpiedi!, pare sempre più lontano dalla nuova destinazione. Se amore sarà, l’amato giornalista andrà ad inserirsi in un palinsesto fin troppo pieno di programmi di approfondimento e informazione, con il serio rischio di fagocitare (o di essere fagocitato dal)la restante programmazione del network targato Ti Media
La tematizzazione di La7 si fa infatti ancora più marcata rispetto al passato, ed è pronta a rimpolpare il proprio palinsesto con nuovi programmi dalla forte impronta politica, con la mission di acquistare il maggior numero spettatori, di destra e sinistra, delusi dall’informazione generalista di Rai e Mediaset. Una strategia vincente nel breve termine, ma che potrebbe portare qualche problema nel momento in cui il clima si rasserenerà. Anche perché il berlusconismo, e il conseguente antiberlusconismo che tanto successo riscuote nei pressi della terza rete pubblica da cui attinge non a caso pubblico, si avvia a conclusione. E quando il reality della politica sarà finalmente concluso, cosa ne sarà di una rete che si basa in gran parte proprio su questo tormentato racconto?
Tutto fumo e niente arrosto per ora quindi. Ma prima o poi Ti Media (o chi verrà) dovrà fare i conti anche con l’intrattenimento, anche perchè il telespettatore, con l’avvento del digitale e la diffusione del web, ha ormai imparato a “tradire” e spostarsi senza problemi su altri lidi se la proposta non lo convince o non lo soddisfa più. E questo abuso di informazione -appunto- potrebbe portare presto alla nausea.
Rincuorante in tal senso la conferma di G’ Day, con una nuova veste “long” in diretta concorrenza con i preserali di Rai1 e Canale5, e l’arrivo di Benedetta Parodi, un personaggio molto più commerciale, finalmente, rispetto alla “media di rete”. Di banane, pure belle mature, ne sono comunque cadute parecchie – soprattutto recentemente – in quel di viale Mazzini e poteva essere per La7 l’occasione giusta per l’attesa svolta.
Evidentemente una nuova generalista a 360 gradi rimarrà un sogno ancora per un altro po’.
1. Phaeton ha scritto:
24 giugno 2011 alle 12:20