Bancarotta fraudolenta: è questa l’accusa che ha fatto scattare l’ordine di arresto per l’impresario Lele Mora. Proprio pochi minuti fa gli uomini della Guardia di Finanza di Milano hanno arrestato l’agente dello spettacolo nel quartier generale di Viale Monza. I magistrati gli contestano una distrazione da 8 milioni e mezzo di euro.
Non è la prima disavventura giudiziaria per l’agente coinvolto ultimamente in più indagini in merito a condotte poco chiare. Oltre all’indagine sul Rubygate, che vede coinvolto anche il premier Silvio Berlusconi, sulla sua fedina penale pesa già più di un procedimento giudiziario per evasione fiscale.
Allo scorso aprile risale inoltre l’istanza del tribunale fallimentare di Milano che aveva dichiarato il fallimento personale di Mora nonché di una delle società in qualche modo collegata, la immobiliare Diana. Divieto per l’agente di esercitare qualsiasi attività imprenditoriale: questa la richiesta avanzata dai pubblici ministeri Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci nell’ambito di un procedimento fallimentare relativo al crac della sua società Lm Management, fallita con un passivo di circa 17 milioni.
Secondo la ricostruzione di Repubblica anche il curatore fallimentare della Lm Management, l’avvocato Salvatore Sanzo, aveva presentato istanza di fallimento personale per Mora, il cui debito con il fisco si aggira intorno ai 16 milioni, a cui se ne aggiungono altri 4 di debiti con privati.
1. ANTONIO1972 ha scritto:
20 giugno 2011 alle 19:06