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febbraio

JACK & BOBBY: LA GRANDEZZA NON CADE MAI DAL CIELO, VA CONQUISTATA

Jack & Bobby @ Davide Maggio .itDue fratelli, Jack e Bobby, e un’eccentrica madre. Il primo più estroverso, eroe e leader nato; il secondo generoso, intelligente ma anche disadattato. Entrambi sono giovani e brillanti ma solo uno di loro è destinato a cambiare il mondo. Solo uno tra loro diverrà Presidente degli Stati Uniti d’America.

Il racconto della nascita di un leader, un ritratto a tutto tondo, fin dalla sua giovinezza, è, in estrema sintesi, Jack & Bobby, telefilm in onda in anteprima assoluta ogni giovedì alle 21, su Joy (un’ora dopo su Joi + 1). La serie, prodotta dai geniali Greg Berlanti (Everwood e Dawson’s Creek), Mickey Liddell (Everwood) e da Thomas Schlamme (The West Wing, Ally McBeal) è andata in onda sul canale americano Warner Bros, per una sola stagione (2004/2005).

Un chiaro presupposto è sotteso al telefilm: quello che accade oggi nella vita di un ragazzo potrebbe avere degli effetti e delle ripercussioni sul mondo intero. Dunque, fondamentale risulta concentrarsi sugli eventi che contribuiscono alla formazione del carattere e dei valori dei nostri protagonisti. Perché come asserito dal Presidente Obama “la grandezza non cade mai dal cielo, va conquistata”… A sorpresa, infatti, il futuro capo sarà Bobby, il più problematico e introverso dei due fratelli.

Ambientato nell’immaginaria cittadina di Hart, nel Missouri, ai giorni nostri, il telefilm racconta le relazioni tra i due fratelli Jack (interpretato da Matt Long) e Robert “Bobby” (Logan Lerman) McCallister (lo stesso cognome che sarà utilizzato in Brothers and Sisters per l’omonimo senatore aspirante Presidente, ndDM) e tutte le persone che orbitano attorno le loro vite. Tra queste la loro madre, Grace (Christine Lahti, premio Oscar e indimenticata dottoressa Austen in Chicago Hope). Quest’ultima è un’apprezzata insegnante universitaria con un’idea per nulla convenzionale dell’essere genitore: vive ignara del fatto che è stata e sarà proprio lei ad allevare il futuro presidente degli Stati Uniti, colui il quale entrerà a pieno diritto nei libri di storia.

L’arrivo del nuovo preside Peter Benedict e della sua bellissima figlia nella cittadina di Hart, cambierà le vite dei tre McCallister. Per Grace si tratta di una persona con cui essere in perfetta sintonia intellettuale,  prova per lui un’attrazione che talvolta però si trasformerà in repulsione, causa il discutibile carattere dell’uomo. Jack e Bobby, invece, legheranno con la figlia adolescente di Peter, Courtney, per Bobby si tratterà di un rapporto molto speciale. La famiglia di Courtney nasconde, però, un segreto inconfessabile. Un’altra figura cruciale nella giovinezza di Jack e Bobby è il migliore amico di Jack, Marcus Ride, figlio del proprietario del J.R., un popolare luogo di ritrovo. Nonostante siano molto amici, Marcus e Jack si ritrovano spesso a competere tra di loro, ragion per cui il loro rapporto verrà messo a dura prova.

Ma non conosceremo solo l’adolescenza di Jack e Bobby… Infatti, il telefilm mostra, altresì, l’America tra 40/50 anni. Che tipo di Presidente guiderà il paese nel 2040? Quale mondo erediterà? Come sarà il viaggio dei fratelli, Jack e Bobby McCallister dalla cittadina di Hart a Washington D.C.? E che cosa significheranno le loro vite per gli Americani? Sono solo alcune delle domande che troveranno risposta nel corso del telefilm. In un’epoca di grandi divisioni politiche, “Jack&Bobby” offre il punto di vista di un nuovo leader con un solo compito quello di unificare. L’illimitato ottimismo e l’infinita speranza del Presidente McCallister gli sono valsi la fama di un uomo di grande ottimismo. Nonostante questo l’amministrazione McCallister non sarà priva di contraddizioni e perfino scandali ma il messaggio che passa è che ciascuno, nel proprio piccolo, può fare la differenza. Ogni episodio della serie ha la peculiarità di approfondire varie tematiche etiche.

Nel telefilm, realtà e finzione si mescolano e si autoalimentano, Jack & Bobby è l’ennesimo esempio di come per gli americani la fiction non sia solo fiction, e di come questa riesca meglio di ogni altra cosa a raccontare il passato, il presente e il futuro. Lapalissiani, infatti, i riferimenti a Barack Obama (il compito di unificare, l’ottimismo…) e ai Kennedy (Jack e Bobby non sono due nomi scelti a caso).



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