31
maggio

DA DA DA: UN NUOVO TUFFO NELL’AMARCORD DA STASERA SU RAI1

Da da da

Archiviati i pacchi di Affari tuoi e le identità nascoste de I soliti ignoti, da questa sera l’access prime time di Rai1 riprende il viaggio nell’amarcord con Da da da. Nato dalle ceneri del Supervarietà di Paolo De Andreis e forte dei buoni consensi di pubblico ottenuti la scorsa estate, la trasmissione firmata da Elisabetta Barduagni torna con un ciclo di nuove puntate, in onda tutti i giorni alle 20,30. Sketch comici, gag, momenti musicali e spezzoni cinematografici, ripescati dall’infinito archivio della Rai, saranno ancora una volta rispolverati e montati seguendo un filo conduttore.

Una formula vincente nella quale è possibile riscontrare e apprezzare l’impegno, da parte del gruppo autorale della trasmissione, nel valorizzare l’imponente patrimonio audiovisivo della tv di Stato offrendo al pubblico brevi ma efficaci documentari” sulla storia e l’evoluzione della tv. Un programma in cui, a differenza di Supervarietà, caratterizzato da un montaggio casuale di spezzoni, in buona parte legati a un ristretto numero di artisti e varietà, si ha finalmente la possibilità di ritrovare volti e spezzoni di show meno noti al pubblico, ma non per questo meno validi ed interessanti.

Da da da, che la scorsa estate è riuscito a raggiungere una media di 5.000.000 di spettatori con il 25% di share dando del filo da torcere alle Velone di Canale 5, da lunedì 6 giugno dovrà scontrarsi con Paperissima Sprint, lo show estivo di Antonio Ricci che in questa nuova edizione vedrà oltre al Gabibbo e al campione di bike trial Vittorio Brumotti, anche la presenza della rediviva Giorgia Palmas.

L’ex velina, nonché  trionfatrice dell’ultima edizione de L’Isola dei famosi, sarà protagonista delle consuete gag dal sapore estivo che intervalleranno l’ennesime, ma a quanto pare sempre molto apprezzate, riproposizioni di video con protagonisti animali, incidenti domestici, matrimoni e scivoloni d’ogni sorta. Insomma, una sfida a colpi di vhs e amarcord, ormai scelta obbligata per supplire alla sempre più preoccupante carenza di idee e budget.



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6 Commenti dei lettori »

1. Taichi ha scritto:

31 maggio 2011 alle 21:44

ma sperimentare qualche nuovo gioco per l’access no eh? dobbiamo sorbirci da da da già dal 31 maggio per poi riavere i pacchi a settembre, così come canale 5 poteva riproporre cultura moderna invece delle sempre solite papere, cavolo un minimo di sperimentazione in questa fascia la possono fare solo in estate e loro non fanno niente…



2. Salvatore-Cau ha scritto:

31 maggio 2011 alle 22:13

Taichi

Il problema è sopratutto di tipo economico. Da da da e Paperissima sprint sono dei programmi con il migliore rapporto costi e ascolti. Budget ridotissimo e ascolti alti o comunque molto buoni.

Certo, un po’ di sperimentazione non farebbe male. Del resto anche I soliti ignoti vennero sperimentati nell’estate del 2007.



3. sam83 ha scritto:

1 giugno 2011 alle 00:27

ciao io vi leggo sempre ma nn scrivo mai…pero’ volevo segnalarvi una cosa.
L’intervista, di Michele Misseri a Matrix.

Questo nn e’ giornalismo e’ sciacallaggio allo stato puro, Misseri che racconta con dovizia di particolari l’omicidio della povera Sarah’ e’ il punto piu’ basso che la tv italiana abbia ragginto.
Poi parlano te… e c…. beh sono meno volgari di questo lucrare sull’auditel. scusate per lo sfogo



4. sirgeorgebest83 ha scritto:

1 giugno 2011 alle 08:47

ma visto che i miei negli anni 70 hanno pagato il canone, io posso evitare di pagarlo? visto che fanno vedere le stesse cose, ritengo insulso pagarle 2 volte



5. Nina ha scritto:

1 giugno 2011 alle 11:39

Sam83: ti dirò che, a parte l’esagerata mole di particolari per soddisfare la morbosità malata di alcuni, questo è stato un episodio giustificabile come scoop giornalistico. Ciò che mi ha sconvolto di più è stata la gestione totale del caso, la quale ha generato nel paese di Avetrana una reazione mostruosa. Mi riferisco alla gente, bimbi compresi, plaudente ed ululante all’arresto della moglie di Misseri. Tutto ciò è da addebitare ai giornalisti che hanno aperto il microfono ad chiunque volesse dire qualunque cosa, oltre a ciò la “familiarità” con cui trattano i protagonisti: Zio Michè, Zia o mamma Cosima, Mimina, Mimino, Mamma Concetta. Questo secondo me ha creato un coinvolgimento esasperato.



6. PeregoLibri ha scritto:

1 giugno 2011 alle 12:25

@Nina: sono d’accordissimo con te, specialmente con l’ultima cosa che hai detto, riguardo i nomignoli dati a personaggi che, comunque, sono criminali. Questo sì che mi fa venire il vomito.



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