Vabbè dai, per un po’ non ne parliamo e così par condicio è fatta. Non fai in tempo a pensarlo che Silvio ti ha già fregato. Sul campo minato della comunicazione il premier è un vecchio luccio: sa bene che certe dichiarazioni non passeranno inascoltate se pronunciate in tv al momento giusto. Qualcuno le commenterà, si indignerà e anche i media non potranno fare a meno di parlarne. Nella puntata di Porta a Porta andata in onda ieri sera, l’ospite unico Berlusconi ha adottato questa strategia, lanciato com’è all’inseguimento di un risultato elettorale dalle implicazioni particolarmente decisive. Nel salotto di Bruno Vespa si è parlato degli imminenti ballottaggi per le Amministrative, ma non solo.
Moratti, Pisapia, De Magistris, Agcom, tenuta del Governo, congiura dei pm… Il ‘Cavaliere mascarato’ è andato a ruota libera. Nel commento agli esiti elettorali del primo turno, ha affermato che se i candidati del centrodestra hanno ottenuto risultati insoddisfacenti è perchè “c’è un motivo preciso: abbiamo contro di noi un blocco mediatico terrificante“. E le multe dell’Agcom ai principali tg? “Una follia“. Il cerimoniere Bruno Vespa interroga Berlusconi sui principali argomenti politici che tengono banco in questi giorni. Lui risponde senza esitare, con la parlantina da ultimi giorni di campagna elettorale.
Il Cav denuncia l’accanimento della magistratura contro di lui, paragonandosi al genio Leonardo (“come avrebbe terminato la Gioconda se qualcuno lo avesse preso sempre a schiaffi?“). Sostiene poi che la sinistra potrebbe vincere solo nel caso gli elettori dimentichino il cervello a casa. Parla, parla, e ancora parla. Ritornando sulle elezioni chiosa: “la partita, come nel calcio, finisce dopo 90 minuti, qui la partita finisce dopo il secondo turno“. Ed è vero: aspettiamo lunedì a stabilire chi ha fatto Kakà.
Per il resto, a noi interessa il dato mediatico delle parole di Berlusconi. Chi ieri sera ha avuto il coraggio di seguire Porta a porta fino a notte fonda avrà notato come Sua Emittenza fosse già proiettato verso il dopo-elezioni, impegnato a rassicurare i telespettatori di Rai1 che il Governo reggerà indipendentemente dal responso delle urne. Gli altri leader di partito hanno sfruttato il salotto di Vespa per l’ultima ‘telepromozione’ prima del voto, Silvio no. Non solo.
Con le sue dichiarazioni Berlusconi ci è parso voler preparare il pubblico alle prossime puntate del suo perenne reality, lanciando sibilline frecciate agli altri concorrenti ed avversari. Un’impressione che sembra confermata dalla sollecitazione inviata al premier dal suo ’spin doctor’ Giuliano Ferrara. Ieri sera a Qui radio Londra l’Elefantino ha affermato: “penso che Berlusconi debba farsi venire un’idea (…) un piano B, un modo di chiudere la legislatura che sia politicamente credibile“. Anche stavolta la strategia inizia in televisione e solo in un secondo momento si sposta, eventualmente, a Palazzo. Dal piccolo schermo parte la grande mossa per salvare le penne già strinate.
Altro che ministeri al nord e ciance assortite gettate nel Calderoli, pardon, nel calderone del circo mediatico: in verità l’unica arma segreta annunciata negli scorsi giorni potrebbe essere ancora l’uso tattico della tv. E Porta a porta val bene una messa (in onda).
1. sirgeorgebest83 ha scritto:
26 maggio 2011 alle 11:04