C’è un fatto curioso che sta caratterizzando gli sgoccioli di questo agguerrito periodo di garanzia: l’innesto di produzioni dal target più commerciale all’interno di una rete, Rai3, che si è sempre caratterizzata per una programmazione a forte vocazione da “servizio pubblico” con una marcata predisposizione per i programmi di approfondimento giornalistico, d’inchiesta e a carattere regionale, e i talk show.
I tentativi di portare sulla terza rete pubblica gli “scarti” di Rai2 sono tutti pressoché falliti. E tra i flop non possiamo dimenticare la sesta stagione di Desperate Housewives che l’anziano pubblico di Rai3 ha snobbato tout court mentre gli affezionati hanno comprensibilmente optato per altre piattaforme.
Intanto in attesa che arrivino novità su Agrodolce – la cui messa in onda pare tutt’altro che scontata nonostante le riprese già avviate della seconda stagione -, nella fascia di access prime time, da anni monopolio dei telegiornali, Paolo Ruffini le sta provando veramente tutte. E l’ultima novità è talmente paradossale e inspiegabile da giustificare pure le casalinghe disperate nel prime time della terza rete.
Dopo sette stagioni e due serie animate trasmesse con successo nel pomeriggio della rete giovane del Biscione, è infatti comparsa dal nulla su Rai3 Sabrina Vita da Strega, la famosa sitcom basata sulle storie a fumetti di Archie Comics. La scelta al momento pare non ripagare in termini di ascolti ma non potrebbe essere altrimenti vista l’incoerenza della stessa all’interno di un contesto particolare, e comunque adulto, come quello della terza rete pubblica.
La domanda sorge spontanea: ma il prodotto, tra l’altro strareplicato, non sarebbe più adatto su Rai2 al posto, ad esempio, della vetusta Signora in giallo?
1. mats ha scritto:
19 maggio 2011 alle 12:56