30
gennaio

YES, WEEK END: 1500 AUGURI A PORTA A PORTA

Porta a Porta (Bruno Vespa e Silvio Berlusconi) @ Davide Maggio .it

Torna yes week end e lo fa per festeggiare la trasmissione che, giunta al traguardo della puntata n. 1500, più di ogni altra, da anni, incarna e assolve al difficile compito di raccontare la politica in tv. Era il 22 gennaio 1996, quando un Bruno Vespa dal viso ancora deturpato da innumerevoli nei, oggi, inspiegabilmente, scomparsi, (roba che i segreti di Fatima appaiono, al confronto, come innocenti barzellette), teneva a battesimo la sua creatura. Padrino d’eccezione il professor Romano Prodi. Il buon Vespa, incredibilmente sopravvissuto al feroce ostracismo di un’ingrata mamma Rai, inaugurava, così, una serie di approfondimenti di natura politica, ma anche di costume, cronaca e spettacolo, destinati a imprimere una svolta epocale alla tradizionalmente noiosa e povera seconda serata di Rai Uno.

Sin dal primo appuntamento fu evidente l’originalità di un prodotto televisivo che avrebbe rivoluzionato l’ormai stantio metodo di fare politica in tv, sostituendo a seriose, e spesso incomprensibili, tribune politiche, apprezzate e seguite solo da una ristretta elite di addetti ai lavori, accesi confronti e godibili conversazioni, finalmente, alla portata di tutti. Non a caso, infatti, nella puntata inaugurale, accanto a Romano Prodi, sedevano personaggi, dalla storia personale e dal curriculum professionale profondamente lontani e diversi, quali Milly Carlucci e Francesco Moser. Un’ardita mescolanza di generi che, se allora fece arricciare il naso a numerosi critici, con il tempo, avrebbe, invece, dimostrato tutta la sua straordinaria forza, dando ragione all’intuizione dello scaltro Vespa.

Quel candido salotto diverrà, così, nel corso di questi 13 anni, luogo deputato ad accordi politici di portata storica, ma anche teatro di insanabili crisi governative, tanto da meritare il nobile e lusinghiero appellativo di Terza Camera della Repubblica Italiana. Come dimenticare, d’altra parte, che Silvio Berlusconi scelse proprio quella ribalta televisiva per firmare il suo celeberrimo “contratto con gli italiani”, o che il tradizionalmente schivo Massimo D’Alema aprì, alle telecamere della trasmissione, le porte della sua casa per dare prova delle sue straordinarie abilità culinarie? Un bagaglio stracolmo di ricordi e di momenti che hanno segnato, nel bene e nel male, la storia della televisione italiana: dalla spassosa rissa fra Alessandra Mussolini e Katia Belillo (che ha segnato il record di ascolti della trasmissione registrando uno share di oltre il 60% – QUI IL VIDEO), al macabro plastico della villetta di Cogne, dall’intervista esclusiva a Saddam Hussein, in occasione dell’ultima guerra del golfo, all’annuncio, in diretta tv, dell’ uccisione di Fabrizio Quattrocchi.

Il ricordo che, più di ogni altro, però, accompagna Vespa (come ci ricorda lo stesso giornalista in un’intervista che ci ha rilasciato qui) e i suoi numerosi fedelissimi spettatori è, senza dubbio, quello relativo alla telefonata storica di Papa Giovanni Paolo II che, in occasione di una puntata interamente dedicata ai suoi 20 anni di pontificato, andata in onda il 13 ottobre 1998, intervenne per ringraziare il commosso e sorpreso presentatore. Evento unico e, probabilmente, irripetibile nella storia della televisione italiana destinato ad impreziosire il curriculum del sommo sacerdote che, da anni, amministra, incontrastato, nonostante i numerosi cloni sfigurati che tentano di emularlo, il rito pagano della politica in tv.

Come tutti i programmi di successo anche Porta a Porta, e il suo conduttore, sono stati fatti oggetto di feroci e spesso ingiustificate critiche. Accusato di eccessivo servilismo nei confronti dei politici di casa nostra, ma anche di fomentare una morbosa curiosità e un patologico e pericoloso voyeurismo per la cronaca più sanguinaria, Brunetto nostro ha sempre fatto rispondere alla forza dei suoi risultati in termini di ascolto, che sembrano suggerire un’indimenticata affermazione perfettamente in linea con l’inconfondibile motivo musicale che, da sempre, accompagna il suo programma: “Francamente me ne infischio”.



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3 Commenti dei lettori »

1. Astrix ha scritto:

30 gennaio 2009 alle 18:39

uno dei programmi che peggio sopporto.



2. lordchaotic ha scritto:

30 gennaio 2009 alle 19:00

ottimo sempre attuale e sempre nuovo pur avendo 24 anni, sono anni che lo guardo e Vespa è un indiscusso professionista!!!



3. Mari611 ha scritto:

31 gennaio 2009 alle 11:11

…che il programma spesso sfori nella curiosità più morbosa e in macabri dettagli non c’è dubbio. Anche gli ospiti a volte sono “accozzati” a caso e il talk-show diventa becero e volgare. Buona l’intenzione però e ottima capacità di moderare del bravo Vespa.



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