8
maggio

BIANCA BERLINGUER DENUNCIA: DOSSIERAGGIO ANONIMO PER DIFFAMARMI DAVANTI AI VERTICI RAI

Bianca Berlinguer

In Rai gira un dossierzeppo di accuse maleodoranti“, una velina anonima per delegittimare Bianca Berlinguer. Forse qualcuno sta giocando sporco contro la ‘Zarina’. A lanciare l’allarme rosso è stata  la stessa direttrice del Tg3 che in una nota ha denunciato l’esistenza di un documento contenente informazioni false e diffamanti nei suoi confronti. Il carteggio senza autore – sostiene la responsabile del notiziario di Rai3 – è stato “raccattato” da un giornalista del Tg1, che lo ha a sua volta inviato a dirigenti, delegati sindacali e operatori dell’informazione di Viale Mazzini. Il direttore generale della Rai Lorenza Lei è stata immediatamente informata della vicenda.

In un dispaccio dai toni infuocati diffuso nella giornata di ieri, la Berlinguer ha dichiarato che il testo del documento “si qualifica da solo, tanto è zeppo di accuse maleodoranti nei miei confronti costruite su informazioni totalmente false, scambi di persona e attacchi infamanti a me e alla mia direzione”. Secondo le prime informazioni, sarebbe stato l’anchorman del Tg1 Stefano Campagna a venire in possesso delle carte sulla giornalista di Rai3 e poi a girarle ai vertici aziendali e sindacali della tv pubblica.

Un’ iniziativa ambigua, che però sarebbe stata giustificata dall’intenzione di tutelare l’integrità professionale della redazione del Tg3. Tuttavia – ha rivendicato la Berlinguer nella sua nota – questo è un compito che spetta solo “al comitato di redazione e nessuno può fare le sue veci“. “Mi limito a far notare che mai nella storia di questa azienda nella quale lavoro da più di vent’anni era capitato di assistere ad una tale degenerazione interna del clima tanto più tra chi ha responsabilità di direzione” ha proseguito la giornalista.

Oltre ad aver riferito dell’accaduto al DG Lorenza Lei, la Berlinguer ha anche affidato ai suoi legali il mandato di difendere la sua immaginein ogni sede giudiziaria opportuna nei confronti della fonte anonima, se individuata, e di chiunque abbia concorso o concorrerà alla circolazione di un simile scritto falso e diffamatorio“. L’episodio sta suscitando accese reazioni tra i corridoi di Viale Mazzini.

C’è già chi ha rispolverato il teorema della “macchina del fango“, parlando di un’estensione del “metodo Boffo anche al terreno dell’informazione tv. In verità, prima di sentenziare e azzardare paragoni, bisognerebbe far chiarezza sul contenuto del presunto “dossier Berlinguer”, sulla sua autenticità e la sua misteriosa origine.

Dopo sì, potremo esprimere un giudizio su questa spiacevole pagina di giornalismo televisivo.



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17 Commenti dei lettori »

1. xabaras ha scritto:

8 maggio 2011 alle 03:06

Ah, certo… facile tirare sempre fuori le parole “macchina del fango, metodo Boffo” ecc ecc.. e quello che è successo con Scajola invece come si chiama??? no, tanto per sapere.. ma Scajola si è dovuto dimettere da ministro per le paparazzate dei giornali di sinistra e poi si è risolto tutto in una bolla di sapone… e quello che è stato fatto era normale, vero??? e chiaramente nessuno ha pagato per le falsità scritte, vero???



2. Davide Maggio ha scritto:

8 maggio 2011 alle 03:20

Xabaras: infatti.



3. eugenio ha scritto:

8 maggio 2011 alle 08:41

Scajola per 2 lire ha un appartamento vista Colosseo. Le prove in quel caso non mancano , se poi c’è stato un reato o meno spetta ai giudici.

In questo caso è paradossale che un giornalista ( secondo me per mettersi in luce con la dirigenza Rai) del TG1 raccatti un dossieraggio su un direttore del TG3 per tutelare la redazione del TG3.

La cosa è talmente paradossale che mi viene da ridere.



4. eugenio ha scritto:

8 maggio 2011 alle 08:46

Poi i giornaisti non sono i primi e verificare l’ attendibilità delle notizie.

OPS al TG1 prima danno le notizie e poi verificano se sn corrette e se nn sn false hanno sempre un giustificazione.

In questo caso Campagna può dire che qlc gli ha infilato nella borsetta qst dossier e che andando alla DG gli è scivolato di tasca.

Ma agli italiani chi ci tutela dal direttore e da parte della redazione del TG1.



5. PB ha scritto:

8 maggio 2011 alle 09:47

Cosa c’entra Scajola?!? Il problema di voi destrorsi e’ che paragonate sempre le mele con le banane. Fate apposta o cosa???



6. nicola83 ha scritto:

8 maggio 2011 alle 11:27

La mia più piena solidarietà a Bianca Berlinguer per questa situazione assurda in cui si è suo malgrado venuta a trovare.



7. claudia ha scritto:

8 maggio 2011 alle 11:58

Xabaras: definisci meglio “si è risolto tutto in una bolla di sapone”. Grazie.
“C’è già chi ha rispolverato il teorema della “macchina del fango“. In verità, prima di sentenziare e azzardare paragoni, bisognerebbe far chiarezza sul contenuto del presunto “dossier Berlinguer””: verissimo, prima bisogna far chiarezza. Ma “rispolverare” non mi sembra il verbo più adatto… è un’abitudine attualissima!



8. borghese annoiato ha scritto:

8 maggio 2011 alle 12:10

@ Davide Maggio: infatti cosa? ti sembrano la stessa situazione?



9. alfio ha scritto:

8 maggio 2011 alle 12:12

una parola sola: SQUALLORE. arriverà il giorno che i vertici rai saranno ripuliti da questo skifo a cominciare dal tg1…prima o poi la legislatura arriverà alla sua fine naturale per fortuna



10. ciaociao ha scritto:

8 maggio 2011 alle 13:49

i soliti metodi neofascisti,prima si usavano i manganelli adesso la macchina del fango dei giornali e televisioni che fanno capo a una persona sola…e questa è democrazia?per me no…

p.s. e per tutti quelli che sputano sangue per comprarsi una casetta,
è vergognoso che gente come scaloya la paghi 2 lire non si sa come…VERGOGNOSO



11. Marco Leardi ha scritto:

8 maggio 2011 alle 14:57

Il paragone con Scajola non mi pare molto calzante, ma ci può anche stare..
ricordo @ eugenio e ciaociao che l’ex Ministro, stando alle informazioni della Procura, non è mai stato indagato per la vicenda g8 e di recente il suo nome non compare nemmeno nelle richieste di rinvio a giudizio per gli appalti ‘Grandi eventi’. Eppure certa informazione si dimenticò le regole basilari del garantismo…

La vicenda Berlinguer deve essere assolutamente chiarita ma trovo insopportabile che, visto che a subirne le conseguenze è una persona vicina alla sinistra, si parli già di macchina del fango, dossieraggi, manganelli mediatici…….
Due pesi e due misure, a seconda dell’area di riferimento. siamo alle solite



12. ARA ha scritto:

8 maggio 2011 alle 15:55

Spero che il tutto si chiarisca.Solidalerietà alla Berlinguer per il suo lavoro di tanti anni a R3 con professionalità e serietà.Quelli di Tg1 la dovrebbero prendere da esempio.



13. claudia ha scritto:

8 maggio 2011 alle 16:42

Marco Leardi: “trovo insopportabile che, visto che a subirne le conseguenze è una persona vicina alla sinistra, si parli già di macchina del fango, dossieraggi, manganelli mediatici”: nell’articolo tu stesso hai parlato di: “dossier zeppo di accuse maleodoranti”, “velina anonima per delegittimare”, “qualcuno sta giocando sporco”, “documento contenente informazioni false e diffamanti”, ecc. e la Berlinguer che ha visionato il documento parla di “documento zeppo di accuse maleodoranti nei miei confronti costruite su informazioni false, scambi di persona e attacchi infamanti”. Ora, come hai ben detto deve essere tutto verificato ma se si di questo si tratta allora è più che giusto parlare di macchina del fango… se non è macchina del fango questa! Invece tu attribuisci subito questa classificazione all’appartenenza politica della Berlinguer e affermi che solo per il fatto che è di sinistra non bisognerebbe parlare di macchina del fango. Dico io: chiariamo la situazione e se veramente le cose stanno come sembrano (come tu stesso le hai descritte) allora la macchina del fango c’è eccome!



14. Marco Leardi ha scritto:

8 maggio 2011 alle 17:07

D’accordo Claudia. A me solo non entusiasma la definizione “macchina del fango” perchè ormai è stata connotata, cucita addosso ad una forma giornalismo che quando si fa a destra è dossieraggio, se invece si fa sinistra diventa legittimo “dovere d’inchiesta”. Tutto qui.
Se il documento sulla Berlinguer verrà smentito, allora parleremo di grave delegittimazione a danno della direttrice e ne indicheremo il responsabile come diffamatore.
Quella non sarebbe più informazione né tutela dell’azienda..ma gioco sporco. Siamo tutti d’accordo credo



15. ciaociao ha scritto:

8 maggio 2011 alle 17:12

il problema è che certi dossier preparati da pseudo giornalisti alla sallustri per intenderci,sono rivolti sempre contro coloro non necessariamente di sinistra,che non usano il minzolini style(a proposito sarebbe ora di dimettersi a tratti è più imparziale il tg4 di fede),in poche parole chi si permette di dare notizie sul premier o siamo arrivati al punto perino chi non lo elogia apertamente viene emarginato o infangato,il rischio per l’informazione è evidente e non mi si dica santoro che è lì per una sentenza…



16. claudia ha scritto:

8 maggio 2011 alle 17:24

“Se il documento sulla Berlinguer verrà smentito, allora parleremo di grave delegittimazione a danno della direttrice e ne indicheremo il responsabile come diffamatore”: smentito nel senso che verrà smentito il suo contenuto diffamatorio credo che tu intenda… se è così certo, sono d’accordo. Trovo scorretto dire però che essendo di sinistra si parla di macchina del fango automaticamente… certo, va tutto verificato, ma di fronte ad un certo numero di informazioni (elencate con precisione in un articolo) che vanno tutte nella stessa direzione ci sta che i lettori dell’articolo facciano un’ipotesi del genere…
Per quanto riguarda “la definizione “macchina del fango” è stata connotata, cucita addosso ad una forma giornalismo che quando si fa a destra è dossieraggio, se invece si fa sinistra diventa legittimo “dovere d’inchiesta””: credo che questa distinzione sia in parte vera, nel senso che la macchina del fango di sinistra è a carattere “giudiziario”, cioè punta sul far emergere un reato; mentre quella di destra è “sputtanamento” allo stato puro. Esempi: le preferenze sessuali di Marrazzo e Boffo vengono criticate dalla stampa di destra perchè “”"”"”"”"”contro natura”"”"”"”"”", quelle di B. vengono criticate dalla stampa di sinistra perchè innanzi tutto è stato ipotizzato un reato grave (prostituzione minorile) e poi perchè sono sfacciatamente in contraddizione con i valori di cui B. stesso si è sempre detto sostenitore (i valori cattolici, la famiglia “tradizionale”, ecc.). Questa è la mia posizione, poi chiaramente sono di parte e potrei inconsciamente essere non molto obiettiva…



17. ciaociao ha scritto:

8 maggio 2011 alle 19:29

nel caso del premier non si parla solo di prostituzione minorile ma anche concussione(cioè uso per così dire improprio del potere),inoltre marrazzo si è dimesso come clinton ai tempi della lewinsky,mentre B. è sempre lì a definire i magistrati che indagano cancro e questo è gravissmo come l’uso disinvolto dei media e i messaggi subliminali filogovernativi lanciati in ogni programma(vedi forum e la scandalosa d’urso…)



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