In Rai gira un dossier “zeppo di accuse maleodoranti“, una velina anonima per delegittimare Bianca Berlinguer. Forse qualcuno sta giocando sporco contro la ‘Zarina’. A lanciare l’allarme rosso è stata la stessa direttrice del Tg3 che in una nota ha denunciato l’esistenza di un documento contenente informazioni false e diffamanti nei suoi confronti. Il carteggio senza autore – sostiene la responsabile del notiziario di Rai3 – è stato “raccattato” da un giornalista del Tg1, che lo ha a sua volta inviato a dirigenti, delegati sindacali e operatori dell’informazione di Viale Mazzini. Il direttore generale della Rai Lorenza Lei è stata immediatamente informata della vicenda.
In un dispaccio dai toni infuocati diffuso nella giornata di ieri, la Berlinguer ha dichiarato che il testo del documento “si qualifica da solo, tanto è zeppo di accuse maleodoranti nei miei confronti costruite su informazioni totalmente false, scambi di persona e attacchi infamanti a me e alla mia direzione”. Secondo le prime informazioni, sarebbe stato l’anchorman del Tg1 Stefano Campagna a venire in possesso delle carte sulla giornalista di Rai3 e poi a girarle ai vertici aziendali e sindacali della tv pubblica.
Un’ iniziativa ambigua, che però sarebbe stata giustificata dall’intenzione di tutelare l’integrità professionale della redazione del Tg3. Tuttavia – ha rivendicato la Berlinguer nella sua nota – questo è un compito che spetta solo “al comitato di redazione e nessuno può fare le sue veci“. “Mi limito a far notare che mai nella storia di questa azienda nella quale lavoro da più di vent’anni era capitato di assistere ad una tale degenerazione interna del clima tanto più tra chi ha responsabilità di direzione” ha proseguito la giornalista.
Oltre ad aver riferito dell’accaduto al DG Lorenza Lei, la Berlinguer ha anche affidato ai suoi legali il mandato di difendere la sua immagine “in ogni sede giudiziaria opportuna nei confronti della fonte anonima, se individuata, e di chiunque abbia concorso o concorrerà alla circolazione di un simile scritto falso e diffamatorio“. L’episodio sta suscitando accese reazioni tra i corridoi di Viale Mazzini.
C’è già chi ha rispolverato il teorema della “macchina del fango“, parlando di un’estensione del “metodo Boffo“ anche al terreno dell’informazione tv. In verità, prima di sentenziare e azzardare paragoni, bisognerebbe far chiarezza sul contenuto del presunto “dossier Berlinguer”, sulla sua autenticità e la sua misteriosa origine.
Dopo sì, potremo esprimere un giudizio su questa spiacevole pagina di giornalismo televisivo.
1. xabaras ha scritto:
8 maggio 2011 alle 03:06