Ai demistificatori della televisione di massa è andata male anche questa volta. Prima per l’avvento di Internet, poi l’esplosione del video sharing e infine il passaggio al digitale: la televisione, quella generalista in particolare, era destinata secondo qualcuno a tornare sugli scaffali. Niente di più falso. Pur con qualche acciacco, la scatola magica funziona ancora e nell’ultima settimana ha dimostrato di continuare ad essere un punto di riferimento per milioni di persone in tutto il mondo.
Tre eventi, due previsti e uno decisamente meno atteso, hanno fatto sobbalzare i dati d’ascolto in tutto il mondo. A cominciare dal Matrimonio Reale che ha mobilitato l’intero popolo d’Oltremanica: la cerimonia è stata seguita in diretta per quasi sei ore da una media di 19 milioni di telespettatori (circa l’85% di share), con picchi di oltre 26 milioni (92.4% di share). BBC 1 e Itv 1, le due principali reti generaliste, da sole hanno raccolto 18.45 milioni di spettatori e l’82%.
Ma il Royal Wedding ha catturato l’attenzione di molti altri Paesi: in Germania a seguire il matrimonio in diretta sono stati quasi 10 milioni di spettatori (68% di share), circa 4 milioni in Spagna (54%), 8.6 in Italia (68,3%), 9.3 milioni in Francia (75.6%), 2.2 in Olanda (76%), 42 milioni in India, 23 milioni negli Stati Uniti. La tv si conferma il mezzo preferito per seguire i grandi eventi di massa come il Royal Wedding.
A riunire i telespettatori d’Italia è stata invece la Beatificazione di Giovanni Paolo II: la cerimonia di quattro ore trasmessa in diretta da Rai 1 è stata seguita da quasi 6 milioni di telespettatori con il 47.92% di share con picchi di 7.5 milioni e del 53%. Negli Stai Uniti, infine, l’annuncio di Barack Obama sulla morte di Osama Bin Laden, giunto alle 11.35 della sera del 1 Maggio, ha raggiunto grazie alla televisione ben 56.5 milioni di telespettatori.
A tenere banco in Spagna è invece il calcio con la sfida mai così tesa tra Real Madrid e Barcellona. La semifinale di ritorno di Champions League giocata il 3 Maggio è stata seguita su La 1 da 14.114.000 telespettatori con il 66,9% di share, classificandosi come la seconda partita più vista nella storia della tv spagnola dopo la finale degli Europei del 2008 tra Spagna e Germania e prima della finale dei Mondiali 2010 che ha visto trionfare la nazionale iberica.
Anche con il passaggio al digitale, la tv cambia ma non scompare. I canali si moltiplicano, l’offerta diventa più completa e l’ascolto si frammenta. Ma per chi vuole parlare al grande pubblico non c’è web o satellite che tenga, deve tornare dalla cara vecchia generalista. D’altra parte chi rinuncerebbe a una serata “pizza e birra” davanti alla tv?
1. sirgeorgebest83 ha scritto:
6 maggio 2011 alle 16:19