L’Eurovision Song Contest 2011 rappresenta il ritorno della Rai in Europa dopo ben 13 anni di inspiegabile assenza, ma in Italia siamo talmente impegnati a sparlottare su tutt’altro da far passare anche un evento del genere in secondo piano. Non poteva essere altrimenti d’altronde: mentre altrove si stanno prodigando in tutti i modi per pubblicizzare il proprio rappresentante ed ottenere il sostegno del pubblico europeo, in Italia non s’è visto pressoché nulla se non due speciali di Top of the Pops e qualche sporadico promo.
Il caos regna sovrano. Sotto lo sguardo stizzito di un giornalista dell’ARD, la tv pubblica tedesca che ha in carico l’organizzazione dell’ESC, ad una settimana dalla prima messa in onda italiana Raffaella Carrà non ha avuto ancora l’occasione di ascoltare la canzone di Lena, l’artista che gareggerà per la Germania (e vincitrice della scorsa edizione ad Oslo). Curioso per una professionista che si è più volte vantata di aver dato molto a questo evento.
Pensate un po’, l’ESC è addirittura il “più appetitoso dei piatti” per Pasquale D’Alessandro, ma la seconda semifinale in onda su Rai5 rischia di non dare la giusta visibilità all’evento in vista della finale sulla seconda rete pubblica. A questo punto non ci spieghiamo perché la Rai non trasmetterà la prima semifinale, dove parteciperanno i cugini di San Marino (la cui tv pubblica è al 50% della Rai), visto “il piatto” che l’azienda pubblica si sta preparando ad assaporare. Ma d’altronde con una padrona di casa che ancora non ha avuto l’occasione di ascoltare le canzoni in gara…
La scelta di Raphael Gualazzi è esemplare. Il cantautore della Sugar di Caterina Caselli è certamente un eccellente artista e siamo ben felici del successo in Italia e Francia. Ma la fredda accoglienza ricevuta nella restante Europa, dopo i calorosi festeggiamenti per il grande ritorno, fanno pensare ad una scelta “fuori dal mondo” operata dalla Commissione interna dell’azienda. Anche perché la dance e il pop regnano sovrani nella competizione europea, e una Nathalie o un Marco Mengoni sarebbero stati ben più adatti. La speranza è che la Carrà porti fortuna come nel 2001, quando a Sanremo vinse un’altra artista Sugar: Elisa.
Un plauso va comunque a Marco Simeon e tutta la Direzione Grandi Eventi di Rai2, a partire dal vice capo delegazione Nicola Caligiore. La Rai ha proprio bisogno di questi giovani dirigenti, gli unici che hanno intuìto le potenzialità dell’ESC e stanno dando anima e corpo affinché la Rai e l’Italia facciano – tra il silenzio generale della stampa – una bella figura. L’Italia è tornata per rimanere – dichiarano, ma considerando le malsane logiche che governano l’azienda pubblica nutriamo qualche dubbio.
Nell’ignoranza generale, nel nostro piccolo abbiamo fatto di tutto per sostenere il ritorno dell’Italia alla “Champions della musica”.
1. Franco2 ha scritto:
5 maggio 2011 alle 13:51