Doveva essere il non plus ultra dello sperimentale, l’avanguardia della fase di superamento del reality tradizionale, in realtà nella premiere di Uman- Take control di estremo c’è stato un meccanismo che è risultato eccessivamente ingarbugliato per gli schemi della tv di oggi, e forse troppo banalmente frivolo. In tv non si vedevano tanti giochi scanzonati dall’epoca di Buona Domenica targata Columbro-Cuccarini, tanto da impensierire seriamente una regia che non ha brillato per tempismo, misura e ritmo. Il concept del programma, tuttavia, qualcosa di accattivante sembra avercelo e lo spirito autoparodico della conduzione lascia intravedere buone prospettive.
Rossella Brescia nonostante tutto se la cava bene facendo una buona fusione della reality tv con simpatia e disinvoltura apprezzabili. Anche un esperto condottiero avrebbe avuto stasera difficoltà a gestire il grande numero di imprevisti e accavallamenti. Apre quasi più televoti della mecenate De Filippi al serale, media tra lo stile entusiasta della Marcuzzi e la conduzione peperina della Ventura (sembrerebbe voler fare della Morali la sua Fico e la sua Fogar).
I personaggi rischiano più che ritornare alla condizione di innocenza pre-televisiva di restare ingabbiati fatalmente nel loro personaggio catodico, con tutti i pregi e i difetti che questo comporta. Per un Tassinari ed un Maicol, (molto) casualmente colorati di fucsia e verde pisello, che il pubblico già spiattella a tutto spiano nelle prove, per un George che come sempre è il bersaglio più forte per le polemiche compensano un’impalpabile Siria (la donna meno arrembante) e un Sergio Volpini che porta così tanto i segni di capostipite da reality da non riuscire ad essere interessante nel circo di Uman.
L’alibi della grande terapia di gruppo dura il tempo del rituale saluto di benvenuto. La buona novella, predicata sulla scia della rinascita della normalità nei reality conclusisi nel segno di Cocco e Palmas, lascia presto lo spazio ai soliti difetti da reality, compresa una lunghezza davvero eccessiva (chiusura alle 1.10). C’è stato tempo anche per delle docce in stile ‘Buona Domenica’ sulle quali il Mago Forest, tra il serio e il faceto, tra uno zoom sugli slip messi in evidenza dalle tutine e un altro, sentenzia: ”una mostra di intimo senza motivo”. Si è corso anche, tra i vari imprevisti, il pericolo di emulare il folle volo che all’epoca costò parecchi grattacapi alla Ventura soprattutto con Luca Ward: stavolta a naufragare dall’alto facendosi male è stata la gieffina Siria, portata in ospedale per ulteriori accertamenti.
Gli opinionisti, tra i quali c’era La Pina che già a metà serata aveva tentato di fuggire dal laboratorio (con tanto di Mago che ironizza sui bisognini dell’opinionista ‘redenta’), hanno ricoperto un ruolo marginale, considerata forse l’impopolarità e l’inefficacia delle loro voci, adatte però a riempire i momenti in cui sulla ribalta c’erano gli operai a smontare e rimontare. Troppe prove e troppe persone da far salire e scendere, tra capsule, nastri rotatori (ispirazione spagnola per questo modo di entrare in scena?), bussole e percorsi. Il bisogno di giochi senza frontiere ha portato stavolta a un’overdose ludica.
Più che un laboratorio un porto di mare. Si fa fatica a riassumere in breve tutto quello che è successo ai concorrenti. Temporaneamente fuori Zequila e Pietrantonio, al televoto per sostituire Nora Amile (sonoramente buttata fuori dal pubblico nel ballottaggio con il secchione Tassinari) la Mallman e Bambola Ramona, entrata temporaneamente a sostituire l’infortunata Siria. Un casotto vero e proprio…ed è solo l’inizio dell’esperimento.
Aspettiamo l’evoluzione dei day time per un giudizio completo, per ora non possiamo elargire più di un si presenti al prossimo appello della sessione.
1. mats ha scritto:
3 maggio 2011 alle 03:02