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maggio

CONCERTO DEL PRIMO MAGGIO TRA PAR CONDICIO, SATIRA E SPETTACOLO. NERI MARCORE’ E LUCA BARBAROSSA CANTANO “IMMUNITA’” (VIDEO)

Luca Barbarossa, Neri Marcorè

Sul palco arrivano Albano e Romina, e al Concerto del Primo Maggio si cambia registro. Il ritmo lento della par condicio lascia spazio a quello rock dell’ironia. Ovviamente il duetto canoro non è mica quello originale (ussignur, ci mancava solo), ma quello parodistico realizzato dalle imitazioni di Neri Marcorè e Luca Barbarossa. Ieri pomeriggio il conduttore dell’evento musicale di Piazza San Giovanni e il cantautore hanno rispettato le promesse della vigilia, offrendo al pubblico un momento di satira pungente, ad personam. Durante un’esibizione hanno infatti proposto il brano “Immunità“, remake di “Felicità”, successo del 1982 cantato da Albano e Romina.

L’anno prossimo a Sanremo si sa già chi vince. C’è un duo, Alfano e Romina“. Luca Barbarossa imbraccia la chitarra e, nel bel mezzo del Concertone, provoca Neri Marcorè. Il bravo conduttore si trasforma in comico, camuffa la voce ed inizia la gag: musica. “Immunità è votare una legge che ti progegge, immunità, ti cancella un reato con un decreto, immunità (…) l’evasione fiscale diventa legale con l’immunità“. La canzoncina scalda subito la grande piazza, strappa sorrisi perchè è evidente che si riferisca a qualcuno che la par condicio impedisce di nominare: Silvio Berlusconi. Barbarossa e Marcorè stanno al gioco, e rincarano la dose : “Immunità, è abbreviare il processo e buttarlo nel cesso (…) senti che bello che è varare una legge che è solo per me, ed in galerà ci va chi protesterà“.

Uno dei momenti più frizzanti della lunga diretta trasmessa ieri da Rai3, efficace soprattutto perchè giocato sul filo del rasoio della par condicio. In seguito Marcorè ha anche ironizzato sulle incoerenze di un personaggio politico d’opposizione rimasto senza nome, ma con la voce identica a quella di Antonio Di Pietro. Per un anno al Concerto del primo maggio non tira aria di comizio, non c’è la solita propaganda militante, e lo si nota subito. L’evento torna ad essere innanzitutto uno spettacolo televisivo e di piazza, impreziosito dalla partecipazione straordinaria di artisti del calibro di Lucio Dalla, Francesco De Gregori ed Ennio Morricone.

In un momento politico acceso come quello attuale il merito di questa scelta artistica spetta anche a  Neri Marcorè, che ha saputo adattare i toni dello show alle limitazioni elettorali, pur conservando l’identità culturale del Concertone patrocinato da Cgil Cisl e Uil. La gag di “Alfano e Romina” con la loro Immunità ne è la dimostrazione. Gli interventi sul palco di Gherardo Colombo e Ascanio Celestini, pure.

Perciò è stata eccessivamente polemica  la definizione di “censura” che alcuni cantautori hanno attribuito alla liberatoria sulla par condicio che è stata fatta firmare loro prima dell’esibizione. ”Gli artisti che protestano sono persone che usano questo palco per i loro interessi e per farsi pubblicità” hanno replicato, a riguardo, gli organizzatori. Come si è visto dalle immagini televisive, tra il pubblico sventolavano invece alcune (poche) bandiere rosse e di partito, ma anche striscioni antinuclearisti.

In fondo giusto così, e guai a pretendere diversamente. Quello era pur sempre il tradizionale Primo Maggio di piazza San Giovanni. Mica di piazza dei ‘miracoli’.

Di seguito il video di Immunità:



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