Tornano questa sera con due nuovi episodi le avventure della famiglia Martini, partite lo scorso 27 marzo nella prima serata della domenica e in seguito trasferite al prime time del giovedì. Una scelta azzardata da parte dei vertici di Rai 1 che nella serata domenicale hanno preferito puntare sulla nuova fiction Un passo dal cielo con protagonista Terence Hill. Se da una parte la serie tv, ambientata in Alta Val Pusteria, ha pienamente raggiunto le aspettative portando a casa oltre 6 milioni di spettatori, dall’altra Un medico in famiglia sembra aver sofferto lo spostamento alla giornata infrasettimanale.
I due episodi della scorsa settimana sono stati rispettivamente seguiti da 5.322.000 spettatori (18,62% di share) e 4.697.000 spettatori (18,81% di share). Ascolti in linea con molte altre fiction trasmesse dalla stessa Rai1 ma decisamente inferiori ai risultati delle precedenti edizioni, per una serie considerata da sempre fiore all’occhiello della tv pubblica. Già nel 2007, la quinta stagione abbandonò la storica collocazione domenicale per la serata del giovedì. Gli ascolti calarono, ma all’epoca si preferì attribuire le colpe del mancato interesse alla svolta indiana presa dalla sceneggiatura. La nuova famiglia capitana da Kabir Bedi, in effetti, ben poca attrattiva suscitò nel pubblico, al punto da sparire nel nulla nella stagione successiva.
Nel 2009, invece, la messa in onda della fiction al martedì non sembrò risentire del cambiamento portando a casa ascolti record che, negli episodi finali, riuscirono ad abbattere persino il muro degli 8 milioni. Il passaggio dal giorno festivo a quello feriale, in realtà, non sembrerebbe l’unica causa del calo d’ascolti che andrebbe ricercato altrove. Un grande handicap è indubbiamente rappresentato dall’assenza di una figura storica come quella di Nonno Libero, vera colonna portante della serie: un’assenza pesante, quella del personaggio interpretato da Lino Banfi, che non può essere in alcun modo sostituita dal neo-nonno Lele, ancora troppo legato al ruolo di padre e soprattutto di fidanzato.
L’uscita di scena del capofamiglia ha spinto la fiction verso una struttura più corale dove non tutti gli attori sembrano riuscire a reggere il proprio ruolo. Fatta eccezione per l’ottima Emanuela Grimalda nei panni di Ave Battiston, di Milena Vukotic in quelli di Nonna Enrica e di pochi altri, la fiction deve fare i conti con attori per caso: su tutti, i fratelli Michael e Eleonora Cadeddu, tanto apprezzabili nelle interpretazioni da bambini, quanto imbarazzanti nelle performance attuali. Del resto, se le carriere di Ciccio e Annuccia sono quasi esclusivamente legate alla serie che li ha visti crescere, un motivo ci sarà. Non aiuta di certo la sceneggiatura, ormai ai limiti della “fantascienza”, con una casa Martini trasformata sempre più in un porto di mare. Trame e intrecci improbabili, almeno quanto la villetta in cartongesso in grado di ospitare neppure la metà dei numerosi inquilini che vi abitano.
Sarà forse arrivata per i Martini la crisi del settimo anno?
1. marcello walker ha scritto:
14 aprile 2011 alle 11:37