Ore 21.18 parte la seconda attesa puntata del Grande Fratello con una Marcuzzi agghindata con gli scarti del guardaroba dei Centocelle nightmare. Accolto da un’ovazione fa il suo ingresso in studio Gerry, il primo concorrente portatore di handicap a entrare nella casa italiana del GF, accompagnato dall’inseparabile bastone e dall’altrettanto indispensabile “gnoccometro”. Con il solito detestabile entusiasmo e con ridicoli coretti, stile asilo Mariuccia, gli inquilini salutano la bella conduttrice. Ma si passa a cose serie! Le lacrime di Ferdi? No. Le farneticazioni omofobiche di Federica? Macchè!
Naturalmente si parte con Cristina e con la “teoria tettocentrica” che sembra aver dominato i discorsi dentro (ma anche fuori) la casa del GF durante questa settimana. Si è scomodato persino il tal professor Terlizzi per mettere in guardia la bella lombarda dal rischio d’esplosione delle sue armi di “seduzione” di massa. Speriamo solo che la notizia non giunga alle orecchie del Presidente Bush che, verosimilmente, smetterebbe, immediatamente, di preparare le valigie per convocare una conferenza stampa e dare la notizia del ritrovamento delle armi nascoste da Saddam. Non prima, certo, di aver dato l’ordine di radere al suolo Cinecittà! Peccato, però, che si tratti dell’ennesima burla del Grande Fratello, così ben riuscita, che persino gli inquilini della casa (emblematiche incarnazioni del drammatico problema italiano della “fuga dei cervelli”, cervelli, evidentemente, fuggiti, da anni, dalle loro teste) riescono a smascherarla.
Ecco, finalmente, un bel rvm riassuntivo delle ridicole e gravemente discriminatorie esternazioni sull’omosessualità (“una tragedia colossale”, secondo le sue parole) della nostra Federica, alias citofono guasto. Per la serie “la coerenza è il mio forte” l’ossigenata agente di moda si rimangia tutto, peccato, però, che lo faccia attraverso puerili monosillabi dal significato incomprensibile e criptici fonemi, e non già attraverso una doverosa, e più volte sollecitata dalla Marcuzzi, dichiarazione di colpa con annesse scuse. Frattanto Gerry è pronto a varcare la porta rossa non prima di aver ricevuto un po’ di domande dai suoi futuri coinquilini, “un bello scambio di vedute”, sentenzia lui, peccato che Alessiona non colga e lasci, ingiustamente, cadere nel vuoto la battuta più intelligente della serata. Entra, finalmente, Gerry. Cala, com’era prevedibile, il gelo nella casa. Disgustosamente fastidioso Nicola che s’avvinghia al nuovo entrato scrutando, insistentemente, i suoi occhi, (fagli assaggiare il tuo bastone, ti supplichiamo Gerry!) così come la farmacista partenopea che ne approfitta per tenere, scaltramente, in allenamento i suoi sacchi lacrimali.
Arriva, poi, la sorpresa per Ferdi e queste sì che sono lacrime motivate e tragicamente genuine. Per il suo compleanno il cuoco montenegrino, con la passione per l’astronomia, riceve un telescopio e un biglietto che recita la suggestiva frase che egli ha eletto a motto della sua vita: “Viviamo per qualcosa di più grande”. Esorcizziamo l’emozione che, ancora una volta, il buon Ferdi ci regala sperando che tali parole non giungano all’orecchio di Cristina che, incautamente, potrebbe travisarne il senso più profondo e correre dal chirurgo a farsi dare un’altra “aggiustatina”. Giustamente e sadicamente viene messo alla berlina quel playboy tronfio di Gianluca il cui irritante sorriso appare persino più detestabile delle sue drammatiche difficoltà d’espressione verbale. La giunonica Natalia Bush, arrivata, come sembra inequivocabilmente suggerire il suo abbigliamento, da un incontro bollente con l’amico Trentalance, versa sul viso e sugli invidiabili addominali del sedicente sciupafemmine ghiaccio, miele e piume d’oca. Quando già milioni di italiani stavano, spietatamente, per esultare per una provvidenziale crisi respiratoria prodotta dalle piume, il bel napoletano viene graziato dalla prorompente Natalia.
Grazie all’insindacabile, e sotto taluni aspetti, incomprensibile giudizio del pubblico i cinque concorrenti a rischio nomination sono: Vanessa, Fabrizio, Vittorio, Siria e Annachiara, mentre Alberto, il preferito della settimana, decide di salvare (come noi, fortemente, speravamo) il simpatico Vittorio. Il mitico surfista, al cui confronto persino la chioma di Lory Del Santo e quella del maestro Mazza sembrano scoppiare di salute, si guadagna, così, un’altra settimana in casa. Frattanto arriva, sana e salva, (non è stato dirottato il suo aereo, né è franata in una rovinosa caduta sulla soglia della casa) anche la bella Leonia, nonostante lo sguardo luciferino della sua ex coinquilina Doroti che, in studio, sembra nascondere, sotto la poltrona, una bamboletta vodoo che continua, al riparo dalle telecamere, a infilzare con sadica soddisfazione.
Una valle di lacrime anche Marcello a cui il Grande Fratello, succursale ufficiale di C’è posta per te, sicuramente regalerà, nelle prossime puntate, una mediatica e straziante riconciliazione con il padre “desaparecido”. Dopo una lunghissima processione destinazione confessionale (a proposito Gianluca non è in grado neppure di aprire autonomamente la porta del confessionale. Che siano, forse, quei ridicoli berretti che, perennemente, indossa a ostacolare le sue già scarse capacità di ragionamento?) viene emesso il verdetto: Fabrizio e Annachiara in nomination. Mentre sul primo deve aver pesato lo spettacolo indecoroso del suo flaccido addome così insistentemente ostentato nel corso di tutta la settimana, sulla seconda la lista degli atteggiamenti che potrebbero aver determinato la sua nomination è così lunga e imbarazzante che, forse, data anche l’ora tarda, appare più saggio soprassedere.
Ma noi non soprassiederemo nel continuare a seguire il Grande Fratello 9 per i lettori di davidemaggio.it
FOTOGALLERY DELLA SETTIMANA N.1
[Foto | US Endemol Italia]
19 gennaio 2009, Alberto Scrivano, Alessia Marcuzzi, Cristina Del Basso, doroti polito, fabrizio cimmino, Federica Rosatelli, Ferdi Berisa, gerry longo, gf, gf9, gianluca zito, Grande Fratello, leonia coccia, Marcello Torre Calabria, Seconda Puntata, Siria De Fazio, Vanessa Ravizza, Vittorio Marcelli
1. STE ha scritto:
20 gennaio 2009 alle 09:43