Buon riscontro di pubblico per Un medico in famiglia che tornato sugli schermi di Rai 1 con la settima stagione è stato seguito da 6.387.000 spettatori e il 22,14% di share nel primo episodio e da 5.947.000 e il 26,24% di share nel secondo. Un’accoglienza di tutto rispetto per l’amatissima famiglia Martini che a distanza di 13 anni spinge ancora tanti telespettatori a seguire le vicende della famiglia più allargata d’Italia.
Una delle ragioni potrebbe risiedere nel target di pubblico intergenerazionale al quale la fiction si rivolge riuscendo a catturare, dunque, l’attenzione dei bambini, dei ragazzi, ma anche degli adulti e degli anziani. Un medico in famiglia è a tutti gli effetti, nella tv di oggi, uno dei pochi prodotti in grado di riunire davanti al piccolo schermo l’intero nucleo familiare.
Un altro elemento di successo è sicuramente dovuto all’ atmosfera positiva che aleggia nella fiction dando vita, per finzione, ad una realtà più che rassicurante, perfetta per un pubblico alla ricerca di distensione e svago davanti alla tv. Alzi la mano chi non ha mai pensato almeno una volta di andare a vivere a casa dei Martini in quella villetta in cui tutto invita alla tranquillità e alla leggerezza, dove anche nei momenti più difficili si respira un’atmosfera confortante. Basta un po’ di buona volontà e tutti i problemi si risolvono senza fatica alcuna.
Il vero punto di forza, però, è rappresentato dai protagonisti. La comunità di personaggi, con le sue caratterizzazioni e le mille sfaccettature, sin dalla prima serie è riuscita a far breccia nel cuore degli italiani. Dagli ormai rimpianti Nonno Libero e Cettina, storiche e per anni fondamentali presenze, a Lele, Bianca, nonna Enrica, passando per Maria, Ciccio e Annuccia cresciuti di pari passo con la fiction e con i telespettatori che in queste stagioni li hanno seguiti. Personaggi amatissimi con i quali si è creato un rapporto di vero e proprio affetto, al punto da far sembrare il ritorno televisivo di ieri sera, una visita fatta a parenti che non si vedevano da qualche tempo.
Il pubblico, una volta entrato in casa Martini non è più uscito, continuando dal quel 1998 a seguire tutte le avventure che vedono protagonista la numerosissima famiglia. Un’affezione talmente forte da far chiudere un occhio o forse entrambi, sulle tante lacune legate alla sceneggiatura, sempre più surreale, ma anche sulle pecche scenografiche e su dialoghi a volte sin troppo banali e scontati.
1. AnTo ha scritto:
28 marzo 2011 alle 17:03