Piaccia o no, lo ‘tsunami’ col ciuffo sta arrivando: manca poco più di un mese al ritorno in tv di Vittorio Sgarbi. Intanto lui mette a punto, analizza, fa polemica, scalpita come un purosangue in attesa di galoppare nelle vaste praterie del prime time. Dal prossimo 27 aprile il critico d’arte più “indomabile” d’Italia presenterà su Rai1 un nuovo programma in cui si parlerà “di arte, religione, cultura, valori e dee…“. Forse lo show si intitolerà “Al di qua del bene e del male” (o qualcosa di simile) e certamente farà discutere. Tra genio e sregolatezza, il sindaco di Salemi ha raccontato della sua futura trasmissione anche ieri sera, nel corso di un’intervista a tutto campo rilasciata alle Invasioni Barbariche di Daria Bignardi.
“Parlerò di tante cose, di principi alti. La prima puntata sarà su Dio” ha anticipato Sgarbi, rivelando anche un retroscena sul suo ritorno nella tv pubblica. Il critico d’arte ha infatti spiegato di essere stato tra coloro che, qualche tempo fa, suggerirono al DG Rai Mauro Masi di affidare uno spazio a Giuliano Ferrara. Da quella iniziale ispirazione, le trattative e i progetti dei piani alti di Viale Mazzini presero forma (“però Masi ha scelto in piena autonomia“) e infine all’Elefantino è stata offerta una trasmissione che forse sarebbe stata adatta anche alle corde del ‘retore Vittorio‘. Sgarbi, infatti, ha ammesso che avrebbe indossato con piacere i panni del pungente commentatore serale, in stile Qui Radio Londra. “Vado, colpisco e torno: sarebbe stato sublime, adatto a me” ha spiegato alla Bignardi, dichiarando un pizzico di invidia nei confronti del direttore del Foglio.
Tornando a parlare del suo programma, il sindaco di Salemi ha poi confermato di volersi ispirare alla formula rivoluzionaria di Vieni via con me, meritevole di aver fatto affezionare il pubblico anche ai tempi non-televisivi del monologo. “Per questo ho ammirato Saviano” ha detto Sgarbi, riferendosi anche all’importante ruolo di presentatore svolto da Fabio Fazio. E a proposito dell’efficacia di una conduzione a due, secondo indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi, i capistruttura Rai ora vorrebbero affiancare al critico d’arte una spalla che lo aiuti a gestire adeguatamente la scaletta e gli snodi del suo nuovo programma. Il Giornale ha fatto i nomi di Lamberto Sposini e Massimo Giletti, ma pare che Vittorio ghe pensi mi Sgarbi non ne voglia sapere: la sua prima serata dovrà infatti sparigliare le consuete liturgie della tv generalista, almeno nelle intenzioni.
In realtà il critico d’arte è consapevole di non essere un conduttore a tutti gli effetti, e proprio ieri sera su La7 ha lasciato intendere che organizzare uno show di prime time da 2 ore e mezza non sarà certo un’impresa semplice. Tempo fa lui stesso aveva proposto la consigliere Regionale Nicole Minetti come possibile volto femminile della suo programma, ma si trattò solo di una battuta, di una provocazione delle sue.
Alle Invasioni Barbariche Sgarbi ha anche difeso la soubrette Francesca Cipriani, che gli aveva telefonato dopo essere stata paragonata ad una prostituta per la sua presenza alle vivaci feste del premier. “Mi ha chiesto: cosa devo fare? Essere andata da Berlusconi l’ha fatta diventare, su certi giornali, una prostituta… Non ha fatto niente e viene sputtanata. E’ una cosa vergognosa, ributtante!” ha tuonato il sindaco di Salemi, ormai partito a ruota libera.
Tra invettive polemiche e spunti geniali, Sgarbi si prepara così al ritorno in tv. Al di qua del bene e del male, tra un mese mamma Rai darà voce anche a lui.
1. zia-assunta ha scritto:
19 marzo 2011 alle 11:52