15
marzo

QUI RADIO LONDRA, GIULIANO FERRARA SPIAZZA TUTTI E FA IL FILOSOSO. ESORDIO SULL’ENERGIA NUCLEARE

Giuliano Ferrara, Qui Radio Londra

Un bello scherzo da prete, anzi da ateo devoto. In fondo tutti si aspettavano che cominciasse col botto, magari sparando a zero contro i magistrati politicizzati o sfoderando la sua tagliente spada dialettica in difesa di Silvio Berlusconi. Invece no. Ieri sera Giuliano Ferrara ha spiazzato tutti, detrattori in primis, e ha riservato un esordio senza polemiche alla sua nuova trasmissione Qui Radio Londra. L’Elefantino, in diretta su Rai1 dopo il notiziario delle 20, ha inaugurato il suo ritorno in tv preferendo la riflessione colta ed equilibrata all’impetuosa invettiva. Un colpo di scena degno di un comunicatore ‘di peso’ quale è. Il giornalista, in particolare, ha commentato il dramma del sisma in Giappone, soffermandosi sulla questione dei pericoli legati all’energia nucleare.

Buonasera, io ho paura. Mi vergongno un pò di dirlo. Non dovrei dirlo, ma ho paura. Tutti hanno paura. Ma non tutti hanno paura nello stesso modo“. Giuliano Ferrara ha aperto così la prima puntata del suo spazio d’approfondimento quotidiano, seduto dietro a una scrivania girevole che ricorda quella che lui stesso utilizzò negli anni ‘90 in un programma sulle reti Fininvest. Un inizio in medias res, privo di convenevoli e diretto al tema della serata. Il giornalista ha poi mostrato un filmato della tv giapponese, soffermandosi sul timbro di voce pacato e ”musicale” con cui l’anchorwoman nipponica commentava la tragedia dello tsunami. “Gli orientali hanno paura in modo più calmo, riflessivo (…) riescono a trovare quella calma, quella pace della ragione e del cuore che è così difficile trovare da noi” ha detto.

L’Elefantino si fa filosofo e spiega che i giapponesi, nonostante vivano in una società civilizzata, “riescono a riafferrare da qualche parte un senso della realtà così diverso dal nostro“. Sono messi in ginocchio da un’apocalisse, ma dimostrano comunque estrema dignità umana e compostezza.  ”Anche noi dovremo avere la stessa calma per il futuro nostro, dei nostri figli e dei nostri nipoti, quando discuteremo del nucleare” sostiene Ferrara, riportando così l’attenzione su un tema caldo di dibattito. Una riflessione di buon senso, col richiamo a giudicare l’eventuale produzione di energia atomica in Italia non sulla scia emotiva di eventi catastrofici come quello che ha colpito il Giappone ma piuttosto concentrando l’attenzione sulla risolvibilità dei problemi intorno al nucleare, sorti con il terremoto degli ultimi giorni. Perchè se anche in situazioni estreme come questa si dovesse far fronte alle emergenze, non ci sarebbe davvero di che preoccuparsi. In caso  contrario, invece, una riflessione in più sarebbe opportuna.

Dobbiamo controllare la nostra paura, senza negarla, ma mettendola al guinzaglio” barrisce pacato l’Elefantino, e conclude citando: “Better safe than sorry. Meglio pensarci adesso, fare attenzione adesso che compiangersi domani“. Buonasera e a domani. La prima puntata di Qui Radio Londra parla di terremoto ma non emana scosse, sceglie un approccio garbato e per questo apprezzabile. In uno studio arredato in modo essenziale e suggestivo, Ferrara torna ad offrire la sua interessante lettura dei fatti. Gli bastano cinque minuti per lanciare la provocazione, riservando alla forza della parola gli unici effetti speciali del suo programma.

Ovviamente ogni giudizio definitivo sulla trasmissione è sospeso, visto che ieri sera il giornalista non ha nominato Berlusconi nè fatto riferimento a quelle vicende d’attualità politica che danno fuoco alle polveri. Niente magistrati inquisitori, niente golpe moralistici, bunga bunga o riforme costituzionali. Di quelli Ferrara potrà iniziare a parlare da stasera. E forse Radio Londra inizierà a trasmettere anche musica pesante.



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8 Commenti dei lettori »

1. aaabbb ha scritto:

15 marzo 2011 alle 15:12

Perchè, non si è trattato comunque di una propaganda a favore del nucleare? Minzolini e Ferrara affosseranno pian piano anche il pt di rai1



2. Serena ha scritto:

15 marzo 2011 alle 16:38

allora scusiamoci tutti in coro! siamo noi ad esser partiti prevenuti! ahah ma per favore!



3. Davide Maggio ha scritto:

15 marzo 2011 alle 16:48

aaaabbb: io l’ho letta in tutt’altra maniera. Ovvero: se il problema nucleare anche in condizioni estreme come quelle Giapponesi riesce ad essere governato, allora che si proceda con il nucleare anche in Italia. In caso contrario no. Ma anche se fosse stata una propaganda a favore del nucleare, il problema quale sarebbe? Tu magari non lo sei, altre persone si.



4. Franco2 ha scritto:

15 marzo 2011 alle 18:09

Ieri Ferrara ha reso felici tutte le personcine devote al culto dell’Elefantino, che attendevano in ginocchio, davanti ai teleschermi, il Suo avvento sulla prima rete nazionale.



5. Marco Leardi ha scritto:

15 marzo 2011 alle 18:27

@ Franco2. Capisco l’ironia.. ma Ferrara non è un personaggio che pretende devozione, a differenza di altri che ormai vivono di quello. E’ una voce autorevole e colta che torna in tv. La si ascolta, la si condivide o critica a seconda di quello che dice. Le personcine per bene, però, lo snobbano a prescindere: nel loro mondo fatto di Buoni e Cattivi l’Elefantino è troppo ingombrante.



6. ANTONIO1972 ha scritto:

15 marzo 2011 alle 19:10

@davide,direi che è molto presto per poter dire che i giapponesi sono riusciti a governare il problema nucleare….



7. Davide Maggio ha scritto:

15 marzo 2011 alle 19:11

ANTONIO: infatti hai letto cosa ho scritto?



8. Franco2 ha scritto:

15 marzo 2011 alle 19:58

@Marco Leandri: guarda che nessuno pretende devozione. Spesso il peccato è nell’occhio di chi guarda.



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