Insolitamente irregularis Alessia Marcuzzi, e non parliamo del suo bifidus. In una puntata eclatante come poche la padrona di casa si smarca dal solito stile di conduzione e trova il coraggio per tentare di metterci una buona volta la faccia in questo festival degli scandali chiamato Grande Fratello. Che questo sia però sufficiente per promuoverla come conduttrice all’altezza dello spettacolo che le è affidato non si può proprio dire. Basta concentrarci su qualche passaggio fondamentale.
Nel momento di massima tensione della puntata, ovvero lo shock emotivo causato dall’eliminazione di Guendalina, è Alfonso Signorini a doverla imboccare per sfruculiare per bene l’istante pregnante. Davanti a Giordana che esulta in faccia a Guenda, la Marcuzzi tace e quando arriva sull’incendio le fiamme dell’ardore sono ormai quasi spente. Simona Ventura probabilmente ci avrebbe costruito tutto il resto della puntata sgomitando come una matta tra le frecciatine istintive dei duellanti del momento. Alessia invece raccoglie mestamente le briciole.
Ma non finisce qui. Tocca a lei l’ingrato compito di tappare con le sue mani i buchi che gli autori aprono a raffica con i personaggi del programma. Se qualche settimana fa era stato Robeota a rivelare che le sue indiscrezioni erano un po’ telecomandate (aveva confessato in buona sostanza che era stato buttato nella mischia solo per spifferare delle corna di Cocco), stavolta tocca a Remo, o Sperminator come lo chiama la sua dolce ex Guenda, a sganciare un’altra bomba dicendo che sono stati gli autori a motivarlo più volte ad esporsi, diciamo così. La Marcuzzi deve fare l’indignata, smorzando la sua ira non si sa per quale motivo, inalberandosi per quelle che definirebbe inesattezze. Per noi maliziosetti del tubo catodico due indizi sono quasi una prova.
Per non parlare della meraviglia infantile di fronte al verdetto del pubblico su Guendalina, manco se gli italiani avessero detto no alla santificazione di Madre Teresa. Abbiamo capito cara Marcuzzi che colui che ti sta più sulle scatole è il cartonato Biagio ma non essendo in nomination stavolta era difficile che lo si potesse buttare fuori. Hai voglia a dire che fa dichiarazioni sconnesse e risibili, con quel suo stile da doppiatore di film americani western, e che il suo amore per Simona Salvemini è una pantomima di bassissimo livello: il pubblico agisce in realtà naturalmente, solo alla conduttrice appare tutto oscuro, rombolesco o addirittura incredibile.
1. mats ha scritto:
15 marzo 2011 alle 17:03