La ricetta per un reality di successo? Un cast variegato pronto ad azzuffarsi a favore di telecamere, una brava conduttrice nelle vesti di padrona di casa e una giusta collocazione in palinsesto. A questi ingredienti si potrebbe aggiungere la presenza di un inviato sul posto, anello di congiunzione tra studio e location, pronto a raccontare curiosità e retroscena del reality in corso. Il ruolo di quest’ultimo sembra però aver perso nel corso degli anni lo smalto di un tempo. Basti pensare all’impeccabile Marco Liorni, inviato delle prime 7 edizioni del Grande Fratello, in seguito sostituito da un maxi schermo nel quale Alessia Marcuzzi ha modo di comunicare direttamente con i concorrenti, senza alcun bisogno di intermediari.
Del resto in una tv dai ritmi sempre più veloci e incalzanti, la figura dell’inviato potrebbe sembrare del tutto superflua, ancor più se non si ha la capacità di bucare lo schermo e tenere testa alla conduttrice di turno. E’ il caso degli inviati de L’Isola dei Famosi, ormai ridotti a semplici orpelli, il cui valore aggiunto alla riuscita del programma è pressoché nullo. Il reality di Rai 2 si regge tutto sulle spalle di Simona Ventura e della sua conduzione spesso urlata, esagerata, ma di sicura presa. Per i malcapitati inviati è difficile tenere testa all’energia e alla grinta che da sempre contraddistinguono la conduttrice. Sarà stato forse per questo motivo che in 8 edizioni sono stati ben 7 gli inviati alternatisi alla corte della Ventura, tutti più o meno accomunati da una prova sul campo poco esaltante.
In principio fu Marco Mazzocchi, giornalista di Rai Sport, unico in grado di fronteggiare il ciclone Ventura nella prima fortunata edizione del 2003. Più calmo e accondiscendente il collega Massimo Caputi, rimasto in carica per ben due edizioni nel 2004 e 2005. Nel suo caso, i problemi più che con la conduttrice, furono con la presunta pubblicità occulta di alcune t-shirt indossate durante i numerosi collegamenti dall’isola. La vera debacle in materia d’inviati avviene però nella quarta edizione con l’arruolamento nel cast di Paolo Brosio.
L’ex giornalista del Tg4, reduce dalla conduzione di Linea Verde, si rivela inadatto ed estraneo alle dinamiche del gioco, in alcuni casi del tutto assente. Circostanza che porta Simona Ventura ad avere un maggiore filo diretto con i naufraghi, riducendo d’ora in avanti sempre più il ruolo e la visibilità degli inviati di turno. I naufraghi diventano i veri protagonisti dei collegamenti e poco o nulla può fare l’anno successivo l’ex naufrago promosso inviato Francesco Facchinetti.
La situazione precipita con l’arrivo nella sesta edizione del campione di nuoto Filippo Magnini, la cui presenza nel reality è ricordata solo ed esclusivamente per i pettorali in mostra e i puntuali tuffi a fine collegamento. Da naufrago a inviato, il passo è breve anche per Rossano Rubicondi, la cui permanenza sull’isola rischia addirittura di terminare prima del previsto. Alcuni sfoghi legati alla mancata sicurezza sull’isola, in seguito ad un incidente che lo videro coinvolto, portarono la Ventura, senza troppi problemi, ad invitare l’ex fidanzato di Ivana Trump a lasciare il reality laddove non fosse stato interessato a proseguire.
Anche in questa ottava edizione, la situazione non sembra migliorare. L’arruolamento di Daniele Battaglia, nuovo pupillo della Ventura, nonché trionfatore della passata edizione del reality, non lascia alcuna traccia. Spesso distratto e privo dei tempi televisivi fondamentali in una diretta tv, il “figlio dei Pooh” somiglia sempre più ad una marionetta nelle mani di Simona Ventura. Nessun brio, alcuna iniziativa o intervento degno di nota. Nulla che possa far emergere un minimo di personalità e dare maggior ritmo ai collegamenti. Cercheremo di ‘raggiungerlo’ in Honduras per scoprirne il perchè!
1. Federica ha scritto:
10 marzo 2011 alle 18:38