La tv generalista è morta, si è letto più volte su giornali e blog. La nascita del digitale terrestre, la moltiplicazione dell’offerta dei canali e i modesti risultati di alcuni programmi, un tempo di successo, lo hanno fatto pensare a più di qualcuno. Ma ci sono serate in cui tutto questo passa in secondo piano, quando gli ascolti prendono il volo e l’asticella della qualità torna a livelli più che buoni.
I risultati delle ultime settimane ci fanno capire come il pubblico abbia ancora voglia di riunirsi davanti alla tv e il fatto di considerare il 18-20% di share come un grande successo è una scusa che non regge più di tanto di fronte a errori di produzione, conduzione o programmazione. E’ un esempio lampante lo straordinario successo della miniserie Atelier Fontana – Le sorelle della moda, arrivata lunedì sera a sfiorare i 9 milioni di spettatori (8.894.000 – 29.92%), con una media delle due puntate pari a 7.973.000 spettatori con il 28% di share. Una fiction di qualità con ottimi interpeti (su tutti una bravissima Alessandra Mastronardi) e una storia familiare in grado di coinvolgere gli animi dei telespettatori, soprattutto donne (lo share tra il pubblico femminile è volato al 35.5%), che ha portato Rai1 a livelli record.
Rimanendo sulle reti Rai, in tutta la stagione non si erano visti 6 milioni di telespettatori al sabato sera. La prima puntata di Ballando con le stelle è riuscita a catalizzare l’attenzione di 5.994.000 spettatori e il 27.6% di share (profilo donne al 33.9%), battendo nettamente la concorrenza. Milly Carlucci e i suoi ballerini fanno rivivere il sapore del varietà di un tempo, quando tutta la famiglia si riuniva davanti al televisore. Ballando è un esempio di show elegante e appassionante, che si è saputo adattare ai ritmi dei talent show senza sfociare in risse da reality o distriscarsi in pruriginose indagini nel privato dei concorrenti.
Che le campane da morto aspettino a suonare: questi dati confortano la tesi che la tv generalista non è ancora defunta. A Cologno Monzese si starà brindando agli ascolti della prima parte della miniserie Come un delfino con protagonista Raoul Bova, seguita ieri sera da 6.046.000 spettatori e il 22.89% di share. Una fiction di qualità con un buon cast e una tematica orginale e attuale possono fare la differenza anche in un periodo non proprio florido per le fiction Mediaset.
E se ci fosse il bisogno di ulteriore conferma, prendete come esempio l’ultimo Festival di Sanremo: ottimi ascolti, pubblico ringiovanito e buon livello delle canzoni in gara hanno sfatato ancora una volta il mito dell’evento morto e sepolto, come in molti vanno in giro a dire da anni.
Lunga vita alla televisione generalista, se di qualità e con un pizzico di originalità.
1. Nicola ha scritto:
2 marzo 2011 alle 15:13