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febbraio

MENTANA TORNA IL DIVO DEL TALK. INFORMAZIONE E CONTENUTI: IL MITRAGLIETTA DI LA7 FA SCORDARE I ‘POSTRIBOLI’ DELLA TV

Enrico Mentana - Il Divo

Il Mitraglia è come il potere nell’aforisma andreottiano: logora chi non ce l’ha. In un’epoca di “uomini medi” (copyright Zio Giulio), Enrico Mentana si distingue dalla massa, suscita invidie ed attenzioni, diventa un gigante dell’informazione televisiva. Forte dei successi ottenuti dal Tg La7 che dirige, ieri sera il giornalista è tornato a condurre un dibattito d’approfondimento in diretta, come ai tempi del suo Matrix. L’occasione è stata la messa in onda de Il Divo di Paolo Sorrentino, trasmesso per la prima volta in chiaro dalla rete cenerentola delle generaliste. Al termine del film, Mentana ha presentato un talk sul tema del Potere in Italia, ieri e oggi. Un appuntamento di raffinata fattura giornalistica, di quelli che non vedevamo da tempo, abituati come siamo ai postriboli televisivi vari ed eventuali del prime time.

Nell’approfondimento di Chicco Mitraglia ci si confronta senza azzuffarsi, si ricorre il concetto, c’è la sana presunzione di voler informare il pubblico in modo lineare e completo. Una sfida non da poco, che ieri sera – dopo qualche anno - il direttore del Tg La7 ha intrapreso assieme ad un parterre di ospiti scelto con cura. Ad animare il dibattito c’erano infatti Gad Lerner, Nicola Porro, Paolo Mieli, Marco Ferrante e Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio, il liquidatore della Banca privata italiana che pagò con la vita l’aver indagato sugli affari del banchiere Michele Sindona. Niente politici, troppo abituati a recitare il solito copione e a far gazzarra davanti alla lucina rossa delle telecamere.

Da parte sua, Mentana ha retto con abilità le redini del dibattito, dando spazio al confronto delle opinioni ma interrompendo prontamente la fastidiosa sovrapposizioni delle voci. Così, ad un Gad Lerner che paragonava l’intricatissimo sistema del potere andreottiano al berlusconismo e alle “cricche” dei nostri giorni, si alternavano Mieli e Porro, convinti invece che la situazione sia diversa, perchè “alcuni poteri forti, oggi sono più deboli“. Politica, magistratura, banche, finanza: nel dibattito di La7 si passano in rassegna i poli di comando della società, quelli di cui spesso la tv non parla nemmeno per autocensura. Il Mitraglietta mira ai punti nevralgici del sistema e poi, per quanto si possa fare nei tempi di una trasmissione tv, prova a tracciare il filo rosso che li unisce.

Un esercizio poco praticato nell’informazione italica (come rimprovera Mieli) ma molto utile, perchè permette di collegare tra loro i fatti che influenzano le sorti del Paese. Da riconoscere a Mentana, anche la capacità di aver organizzato un dibattito vivace e polifonico nonostante non ci fossero ulteriori contributi video (oltre a quelli del film di Sorrentino) a sollecitare gli interventi degli ospiti. Come dire: quando i contenuti del confronto sono sostanziosi, possono venir meno tutti quegli orpelli utilizzati ad arte da molti talk, anche di successo.

Sull’onda di pubblico che ha seguito Il Divo, la seconda serata di approfondimento condotta dal Chicco del giornalismo ha totalizzato un ottimo 5.72% di share. A maggior ragione, pare che l’esperimento di La7 possa ripetersi presto con altri appuntamenti analoghi. Dall’impressione che abbiamo avuto ieri sera nell’ascoltare l’entusiamo di Mentana, il giornalista è pronto a concedere il bis da un momento all’altro. Il Mitraglietta è carico: non vede l’ora di sparare.



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5 Commenti dei lettori »

1. fabio maressa ha scritto:

3 febbraio 2011 alle 17:46

Mi pare strano infatti che abbiano approntato uno studio per farci un programma di un’ora e basta.
Secondo me avrà una seguito con una serie di appuntamenti.
In contemporane c’era Vinci su Canale 5 con Matrix.
Che differenza !



2. ANTONIO1972 ha scritto:

3 febbraio 2011 alle 18:31

contntissimo del successo di la7,fondato sui contenuti,una chimera sulle altre reti generaliste. vogliamo parlare infatti della assurda puntata di matrix di ieri? ne ho visto circa 45 minuti e di vinci neanche l’ombra,andava in onda un best di drive in,col logo matrix in alto,fate voi…



3. luke ha scritto:

3 febbraio 2011 alle 18:41

Sarà sicuramente un programma turpe e ripugnante! HAHA!



4. francesco genovese ha scritto:

3 febbraio 2011 alle 19:07

Da quali studi andava in onda lo speciale di Mentana?
Quelli de la7 di via novaro a roma? Non credo, già saturi e piccoli



5. Euforione ha scritto:

3 febbraio 2011 alle 19:12

Mentana ha il senso della misura e ad Annozero pur non essendo di destra, ci si siede.
Credo che questo sia un segnale della sua libertà intellettuale.



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