Quale donna italiana non è attraversata spesso dal pensiero che valga la pena sposarsi solo per tutta quella serie di preparativi infiniti che rendono il giorno delle nozze indimenticabile? La magia del vestito bianco con balza e coda, come le principesse dei cartoni e le dame dei film, le bomboniere, la torta, la marcia. Enzo Miccio e Angelo Garini, i grandi esperti di stile che Real Time ha scelto come consulenti per l’amatissima trasmissione Wedding Planners portano dunque nelle case dei telespettatori il sogno del matrimonio, dando lezioni di chic con garbo e professionalità, senza mai scadere nel macchiettismo e nella grossolanità.
Nella puntata di oggi i due maestri sbarcano a Milano per organizzare una festa provenzale per le nozze di una pallavolista e di un allenatore che vivono all’ombra della Madonnina. Un’idea molto particolare che richiede uno sforzo immane per l’organizzazione ma che è presto risolta dai due poeti degli sposalizi, che per ogni evenienza sanno dove cercare e dove trovare gli ingredienti giusti. Quello che più colpisce della loro ricerca è innanzitutto l’emancipazione dell’estetica da intrattenimento per pettegole ad arte vera e propria. E per l’appunto come arte vuole il risultato finale richiede sacrificio, ma soprattutto studio storico, tecnico e artistico.
Nel caso specifico la ricreazione dell’atmosfera campestre provenzale richiede una documentazione e tutta una serie di oggetti, colori, tessuti e forme. Ecco allora le porcellane francesi al mercato dell’antiquariato per il bouffet, le enormi distese di lavanda per gli addobbi dei tavoli, le ceste di vimini con particolare scala di volumi, 150 chili di confetti, di colore bianco, avorio e beige. Una fucina di idee che ha il merito di diffondere la nozione di bello e di armonia e una curiosità proficua nello spettatore.
Cade con questa trasmissione anche lo stereotipo dello sposo indifferente ai preparativi, quella idea di genere legata forse a un’immagine non aggiornata da parecchio tempo, se è vero che negli ultimi anni il narcisismo maschile è cresciuto a livelli esponenziali e i problemi di gusto diventano sempre più una questione trasversale.
La tv generalista dovrebbe tuffarsi un po’ in questa semplicità creativa e in questa sobrietà propositiva tralasciando quel percorso che finora ha scommesso quasi sempre sul lato sentimentale dello sposalizio e poco sul lato più pratico, forse giudicato troppo frivolo e poco appassionante in ottica seriale. A breve raggio non vengono in mente veri e propri tentativi di dare spazio ai preparativi del matrimonio sulle reti tradizionali, a parte una rubrica di Verissimo di qualche tempo fa o il cammino di preparazione per la festa di fidanzamento di una storica tronista di Uomini e donne come Giada Toffano. Una buona idea da cavalcare per la sua piacevolezza anche su una tv generalista e che proviene da una rete che col passaggio al digitale ha esponenzialmente aumentato i sostenitori registrando ottimi ascolti e consensi.
1. ANTONIO1972 ha scritto:
2 febbraio 2011 alle 18:32