Non è la prima volta che una serie di grande successo negli Stati Uniti e con un discreto seguito nel nostro Paese grazie alle modalità di visione “alternative” (streaming, versioni sottotitolate sul web, digitale terrestre) stenti ad imporsi sulla tv generalista (vedi The Big Bang Theory). Analogo fenomeno è capitato a How I met your mother – titolo italiano “E alla fine arriva mamma” – la sit com che alcuni addetti ai lavori è stata definita addirittura l’“erede di Friends”.
Più volte vittima dei bassi ascolti e pedina dello scacchiere di Italia1, inizialmente collocata nel preserale e poi spostata al sabato mattina, How I met your mother prova ad affermarsi ora nel primo pomeriggio, alle 14.45, nello slot lasciato libero da My name is Earl, sperando che sia la volta buona e che venga dato al telefilm il tempo di carburare e fidelizzare lo spettatore. D’altronde i cinque Emmy conquistati tra il 2006 e il 2009 e il fatto che negli Stati Uniti siano state prodotte ben sei stagioni sono una garanzia della qualità del prodotto.
La trama della serie si declina su due diversi piani temporali: l’anno 2030 in cui il protagonista Ted, architetto felicemente sposato, racconta ai figli come sia riuscito a conoscere e conquistare loro madre (la cui identità non è mai rivelata) e il 2005, l’epoca della giovinezza in cui condivideva un appartamento con i fidanzati e futuri sposi Marshall, il miglior amico di Ted, e Lily. Il gruppo è completato dalla giornalista in difficoltà Robin e Barney, il personaggio più brillante della serie, la cui vita ruota intorno a due chiodi fissi: conquistare belle ragazze e far indossare la giacca agli amici.
La buona riuscita di una situation comedy sta nella caratterizzazione dei personaggi e nelle situazioni divertenti che l’interazione tra essi favorisce. Senza timor di smentita possiamo affermare che entrambi i punti sono stati centrati: il personaggio di Barney, in particolare, è la vera colonna portante del telefilm, capace di regalare spunti umoristici sensazionali. Proprio come in Friends ci troviamo di fronte a un gruppo di amici affiatato, con i tormentoni e le battute tipiche di chi capisce il compagno con uno sguardo, il pub abituale dove si riuniscono la sera a prendere una birra e raccontare le proprie giornate.
Nel corso della prima messa in onda sono stati criticati l’adattamento di alcuni dialoghi e, soprattutto, il doppiaggio italiano, pensate che c’è persino un gruppo su Facebook “Odio i doppiatori di HIMYM” che lamentano come siano stati Robin e Barney ad essere stati penalizzati da una voce italiana poco credibile rispetto alle caratteristiche dei personaggi che interpretano.