Componendo il tasto 140 del telecomando Sky gli abbonati alla piattaforma satellitare trovano quell’inquietante sovrimpressione rossa con la scritta “canale non disponibile”. Canal Jimmy (semplicemente “Jimmy” dopo l’approdo dell’emittente alla corte di Murdoch) è stato chiuso il 1° gennaio 2011, a partire dal quale – per qualche giorno – sugli schermi del canale è stato possibile leggere l’ironico “necrologio” che vi proponiamo nell’immagine qui sopra.
E’ un peccato assistere al funerale di una rete storica: Jimmy esisteva dai tempi di Tele+, dal lontano 1997, ed è stato per lungo tempo l’unico canale di intrattenimento della pay tv, progenitore degli attuali Fox, Axn, Fantasy grazie ad una programmazione ricca di telefilm di successo. Californication, Nip/Tuck e Skins, solo per fare alcuni esempi, hanno debuttato proprio sul 140 prima di sbarcare - con successo – sulla tv free.
La dipartita di Jimmy è l’inevitabile esito di un processo di declino irreversibile che ha colpito il canale: da punto di riferimento degli amanti del genere sci-fi, grazie alla programmazione di cult made in England come Primeval, Torchwood e Life on Mars a coagulo di repliche e produzioni di Serie B. Una parabola discendente che è iniziata già da qualche anno con un mancato rispetto del palinsesto, lo spostamento di diverse serie televisive in orari notturni e l’abbandono del sito internet ufficiale che non conteneva più nemmeno la guida tv.
In molti attribuiscono la parabola discendente al cambio di proprietà che nel 2006 ha portato l’emittente a far parte del gruppo Digicast-RCS, accusato di voler investire la pecunia a disposizione esclusivamente sul canale al femminile Lei. Secondo i rumors più accreditati il posto di Jimmy, però, dovrebbe essere preso da una nuova emittente che si rivolgerà ad un target prettamente maschile. Speriamo, almeno, che non intendano chiamarlo “Lui”.