Raimondo Vianello a metà degli anni 90 si affidò al giudizio del pubblico sovrano proponendo l’ironico sondaggio “Ci è o ci fa?”. A distanza di anni una risposta certa non l’abbiamo ancora avuta. Fatto sta che Antonella Elia smessi i panni di opinionista ad “Extra factor” ed accantonata la possibilità, per la verità piuttosto remota, di ricoprire il ruolo d’inviata nella prossima edizione de “L’isola dei famosi”, è tornata qualche sera fa in tv sul palco de “La Corrida”.
Un ritorno alle origini, una retrocessione al ruolo di valletta, in grado di far perdere ad Ana Laura Ribas il titolo di ‘decana delle perenni collaboratrici’ e lasciar delusi i tanti estimatori che avrebbero preferito vederla, se non come co-conduttrice, quantomeno nelle vesti di spalla dell’ottimo Flavio Insinna. Sul palco ormai orfano di Corrado e del maestro Pregadio per la Elia, invece, nessuna occasione di riscatto. Un ruolo di valletta in piena regola, tra aste e microfoni da portare al centro dello studio e concorrenti da accompagnare al termine dell’esibizione. Per il resto, qualche timido intervento e scambio di battute che nulla hanno potuto fare nel confronto con il lanciatissimo padrone di casa.
A quanto pare, a 47 anni, per la Elia non è ancora arrivato il momento di fare il grande salto. Un curriculum il suo, fatto di importanti e storiche collaborazioni con grandi personaggi della tv come Bongiorno, Vianello e Corrado, e ricco di occasioni mancate o poco sfruttate. Dalla partecipazione nel 1997 al fianco di Claudio Bisio a Zelig – Facciamo Cabaret, programma che segnerà in seguito la fortuna di Michelle Hunziker e Vanessa Incontrada, al naufragio nel 2004 sull’Isola dei Famosi, vetrina in grado di regalare grande popolarità tra le altre a Nina Senicar, Belen Rodriguez e Elena Santarelli. Neppure il ritorno a La Corrida, salvo cambiamenti e sviluppi in corso d’opera, riesce per ora a liberare la Elia dal ruolo di oca giuliva e svampita di turno che l’accompagna sin dagli esordi. Chissà che il recente ingresso nella scuderia di Lucio Presta non riesca a dare una spinta in avanti ad una carriera in affanno da oltre vent’anni.
1. mats ha scritto:
12 gennaio 2011 alle 15:56