I volti del piccolo schermo son sempre quelli, i sederi attaccati alle poltrone pure: ormai il problema del ricambio generazionale interessa tutti i settori della società, tv inclusa. Passano i lusti, arriva il digitale, ma ad animare i palinsesti ci sono sempre gli stessi showmen, le medesime idee. Una Gerontocrazia. Le novità arrivano dagli Usa: Larry King, il decano degli intervistatori americani, ha scelto di ritirarsi dopo 25 anni di carriera. A 77 anni il mitico conduttore del programma serale della Cnn ha deciso di cedere il testimone al giovane collega Piers Morgan. E in Italì? Qualcuno è convinto che pure l’immarcescibile Pippo Baudo debba fare altrettanto.
“L’esempio di Larry King, che è andato in pensione ritirandosi dalle scene e lasciando il posto ai giovani, lo dovrebbe seguire in Italia Pippo Baudo, per una questione di età“. A parlare è Maurizio Gasparri, membro della commissione di Vigilanza Rai. Secondo il senatore del Pdl, anche il più rappresentativo dei conduttori italici dovrebbe ora salutare il suo pubblico e accomodarsi su una panchina dei giardinetti. Il diretto interessato – che pare non abbia mai considerato questa eventualità, nemmeno per sbaglio – gli ha sùbito replicato.
“Il problema della tv italiana è molto serio, e più che i volti, riguarda soprattutto la creatività e la sua efficacia. Quelle si che stanno velocemente invecchiando. In merito a Gasparri, viste le tante legislature che ha alle spalle, forse in pensione ci dovrebbe andare anche lui“. Una risposta piccata e sarcastica quella del Pippone nazionale, del cui pensionamento si discute e si ironizza già da qualche tempo. Anche in Rai. La stoccata del conduttore ha colpito Gasparri (arrivato ormai alla sua XVI legistatura ndDm) in un punto sensibile, costringendo il senatore a controbattere: “Stia tranquillo, quando raggiungerò la sua età sarò già in pensione”.
A stemperare la contesa, la battuta di un altro gran cerimoniere dell’infotainment, Maurizio Costanzo: “Io il mio posto l’ho lasciato a Vespa”. Il conduttore, attento conoscitore del fenomeno televisivo, ha inoltre commentato: “l’Italia e’ un paese stretto e lungo e quando uno comincia a fare una cosa poi il suo posto non lo vuole piu’ lasciare“. Poi una considerazione saggia: ”bisogna dire che si fa presto a dire ‘lasciamo il posto ai giovani’, poi questi però ci devono essere…“.
In effetti è così, vogliamo un ricambio generazionale nella tv ma spesso e volentieri mancano le materie prime per farlo: talenti e nuove idee. Finchè ne saremo a corto, con che coraggio spediremo Pippo Baudo alla Bagina?
1. lauretta ha scritto:
19 dicembre 2010 alle 18:23