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dicembre

LA NARCOTICI E IL CLAN DEI CASALESI: SULLA SCIA DI ROMANZO CRIMINALE, LA FICTION ITALIANA PUNTA SUL GENERE CRIME.

Ricky Memphis nel cast de La Narcotici

Lo avevamo scritto qualche settimana fa: Romanzo Criminale ha dato uno scossone al modo di intendere la fiction nel Belpaese. Troppo evidente la marcia in più rispetto agli altri prodotti seriali – a base di buonismo, personaggi edulcorati, nonni modello e amori travolgenti – per non essere preso come modello da seguire nella realizzazione di nuove storie. Sin troppo facile prevedere che, sulla scia della serie diretta da Stefano Sollima, il genere crime sarebbe stato la nuova gallina dalle uova d’oro.

In effetti si tratta di un genere che appassiona il pubblico italiano, come dimostrano l’alto riscontro ottenuto dai vari Ncis, Criminal Minds e C.S.I. ed i notevoli ascolti del canale tematico Fox Crime (il più visto tra quelli del gruppo Fox): argomentazioni che non potevano essere ignorate da colossi come Rai Fiction e Taodue, finalmente decise a cimentarsi nella realizzazione di produzioni autoctone di questo tipo.

Il progetto Rai è estremamente concreto: si tratta di La narcotici, una serie in quattro puntate (probabilmente in onda già a partire da gennaio 2011) che racconta le vicende di una banda di narcotrafficanti senza scrupoli, pronti a seminare sangue e terrore per le strade della Capitale. Presentata al Roma Fiction 2010, la serie presenta diversi punti in comune con Romanzo Criminale: dall’ambientazione al gergo (come in Romanzo Criminale anche il personaggio principale di questa banda, interpretato da Stefano Dionisi, si fa chiamare l’ottavo Re di Roma) alla cura nella sceneggiatura e la caratterizzazione dei personaggi. Il nome forte del cast è quello di Ricky Memphis, che dopo una vita da ispettore di polizia passa sull’altro lato della barricata.

Allo stato embrionale, invece, il prodotto che la Taodue ha annunciato di voler realizzare per Canale5 sul clan dei Casalesi: ad uscire allo scoperto è stato il patron Pietro Valsecchi che, ha anticipato la durata della serie (sei puntate da 100 minuti), corteggiato Claudio Santamaria: “spero tanto che faccia parte della squadra impegnata in questo progetto“ e ha annunciato che, sul modello de Il capo dei capi, la trama dovrebbe ruotare intorno ad un personaggio principale, identificato nel capomafia Francesco Schiavone.

Le due produzioni si affiancheranno a Gomorra, pronta ad essere realizzata da Cattleya per Sky Cinema (per maggiori info clicca qui), a conferma di come il “genere criminale”, ancor meglio se descrittivo delle vicende di cronaca nera realmente accadute in Italia, possa diventare la nuova “mucca da mungere” per sceneggiatori e produttori. Naturalmente, bisogna distinguere tra potenza e atto: non bastano infatti le intenzioni per dar vita a fiction di qualità; e prima di “gridare all’erede” di Romanzo Criminale è bene aspettarne la messa in onda.



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1 Commento dei lettori »

1. antonio1972 ha scritto:

15 dicembre 2010 alle 18:48

vedo che la rai,nonostante abbia zero problemi in campo fiction,tenti di allargare gli orizzonti a prodotti più ‘alti’ e dal target più giovane. questo dovrebbe farlo anche mediaset,che col crollo dei cesaroni,in campo di fiction,brancola nel buio (di ascolti e soprattutto di idee) e deve accontentarsi solo delle squallide robette con garko e arcuri



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